Da Madrid, il nostro inviato
T. Seyboth Wild b. [28] L. Musetti 6-4 6-4
A differenza di giovedì, con un tre su tre perfetto per il tennis italiano maschile, la giornata di venerdì si apre con la sconfitta di Lorenzo Musetti, la terza consecutiva tanto nel circuito quanto al Mutua Madrid Open. In una cornice di pubblico elettrizzante, con tribune strapiene e tifosi in piedi che cercano spazi per dare un’occhiata, il carrarino si arrende 6-4 6-4 al brasiliano Thiago Seyboth Wild, che ha annullato tutte e quattro le palle break offerte e ha vinto i punti più importanti. Testa agli Internazionali d’Italia per Lorenzo, uscito comunque tra gli applausi del pubblico italiano, con la speranza che si possa interrompere la striscia negativa.
Primo set: Seyboth Wild sfrutta le sue chance, il brasiliano parte avanti
Parte come meglio non potrebbe il primo match a Madrid di Lorenzo Musetti. Tante prime in campo, un paio di magie per incantare subito il folto pubblico del Campo 7 e un solo punto perso in due turni di battuta. Il carrarino è molto propositivo e presto si procura la prime chance in risposta, pur non riuscendo a sfruttarle. Seyboth Wild si salva e tiene prima a trenta e poi ai vantaggi: 2-2. Nel quinto game il brasiliano è bravissimo ad approfittare di un leggero calo dell’azzurro al servizio, trovando grande profondità e portandosi sullo 0-40.
Musetti salva le prime due con altrettante prime vincenti, poi però sulla terza il n°63 del mondo trova un’altra ottima risposta e con lei il primo break della partita, confermato sul 4-2 senza problemi. Lorenzo non gioca certo male, però paga a caro prezzo il break subito nel quinto gioco: Seyboth Wild serve come un treno, perde solo un punto nei suoi ultimi tre turni di battuta e incamera 6-4 la prima frazione.
Secondo set: Seyboth Wild trova il break decisivo e aspetta Alcaraz
Musetti deve provare a dare una svolta e deve farlo subito, perché già nel primo game del secondo parziale è costretto a salvare una palla break. Lorenzo ci riesce, prova a scuotersi e parte avanti, ma il sudamericano continua a non concedere nulla in battuta. Al cambio campo del 2-1 in favore dell’azzurro partono cori e applausi dai campi vicini per Jannik Sinner, che insieme a Casper Ruud fa il suo ingresso sul Campo 13 (appena dietro a quello dove si gioca la partita) per un’ora e mezza di allenamento. Nel quinto gioco il n°2 d’Italia rischia di rivedere i fantasmi del primo set, facendosi trascinare ai vantaggi da 40-15, ma è bravo a limitare i rischi tenere la testa del set senza offrire palle break.
Il 24enne paranaense inizia ad innervosirsi, sbagliando diverse smorzate – che nel primo set erano state perfette – e iniziando (pacatamente) a protestare con l’arbitro per alcune non-chiamate. Musetti intelligentemente abbassa il ritmo della partita, sfruttando maggiormente il suo back di rovescio e costringendo il brasiliano a giocare palle più basse (“es un artista!”, esclama entusiasta un tifoso sotto di noi). Nell’ottavo gioco l’azzurro torna ad avere palla break, ma Seyboth Wild la cancella ancora con autorità e, nel game successivo, è lui ad allungare alla prima occasione, andando a servire per il match sul 5-4. La partita si decide su pochi punti chiave, vinti purtroppo tutti dal brasiliano, che in poco meno di un’ora e mezza si impone con un doppio 6-4. Al terzo turno per lui ci sarà il vincente della sfida tra Shevchenko e Alcaraz.