Ottima vittoria in rimonta per Daniil Medvedev sull’italiano Matteo Arnaldi capace di dominare nel primo set, ma spentosi a metà secondo. A risultato ormai compromesso, a fine terzo set, l’azzurro sembra aver manifestato un qualche fastidio e dolore alla caviglia destra. Nulla di grave o che possa aver influenzato l’andamento della partita, sembrerebbe.
Il russo, molto nervoso nei primi giochi, è stato bravo a sfruttare le prime chance offertegli dal proprio avversario, dimostrando ancora una volta di poter dire la sua anche sulla superficie che a lungo è stata la sua più grande croce. A Roma deve difendere il trofeo, e lo sa.
Ecco le parole di Medvedev nel post partita.
D: Come adatti il tuo gioco su questa superficie rispetto a quello che ti ha permesso di vincere ovunque?
Daniil Medvedev: “Sul cemento quando non gioco bene, come oggi nel primo set, riesco ad ottenere più punti al servizio. Sul veloce si riesce a spingere meglio da fondo, cosa che so fare. Posso semplicemente mandare in campo la palla e vincere i giochi salvandomi col servizio, potendo riprendere ritmo. Su terra, se ti limiti a spingere, non ottieni nulla. L’avversario potrà girarsi sul dritto e comincerà a farti muovere da destra a sinistra. A volte per me è come una sfida. Anche quando non mi sento bene, come oggi, devo continuare a colpire cercando ritmo, anche se non è il mio stile. Quindi sono felice di esser riuscito a farcela oggi. Per me è sempre una grande sfida. Nel primo set mi sentivo scivolare. Era tutto un po’ fuori posto, ma non troppo. Sono riuscito a riprendermi e a giocare meglio“.
Giovanni Pelazzo, Ubitennis: E’ la terza volta che giochi contro Matteo, hai visto qualcosa di diverso rispetto alle vostre scorse due partite?
Daniil Medvedev: “Si, prima di tutto, sta migliorando. È molto difficile paragonare quando arrivi dai campi in cemento a quelli in terra. Ha giocato molto bene, solo un brutto gioco nel secondo set. Può succedere, come a me nel primo. Così sono riuscito a vincere il secondo set. E secondo me nel terzo ho giocato veramente molto bene. Ho sprecato due palle break in due game, ma ho messo pressione. Penso sia giovane, sta migliorando. Sembra un professionista molto serio, quindi direi che per ora va tutto bene per lui. Ma non sappiamo mai se arriverà in top 10, top 1, se vincerà 5, 10 o 0 slam. Vedremo. Ma è un bravo ragazzo” .
D: Hai conquistato ottimi successi l’anno scorso sulla terra rossa. Questi primi risultati li attribuisci al caso, un anno va cosi e l’altro diversamente, o mantieni le speranza che con l’arrivo dei grandi tornei le cose cambino?
Daniil Medvedev: “Beh, per adesso ho perso solo una partita…Ma è sempre diverso. Madrid è difficile da giocare per me. È a metà fra la terra battuta e il cemento, e la sento peggio dei campi in terra più normali. Quindi per me è sempre stato difficile giocare qui. Vediamo come va, perché nel terzo set mi sono sentito come l’anno scorso a Roma: potevo controllare il punto, non sbagliavo molto, rispondevo tanto. Erano buone sensazioni. Se sono in grado di mantenere questo livello, come l’anno scorso in cui persi presto a Montecarlo e qui, ma felice del mio livello, potrò far bene a Roma. Direi che a Montecarlo ero meno felice del mio gioco l’anno scorso, ma ero molto malato. Quindi mi sono semplicemente detto, ok, giochiamo il prossimo. Qui a Madrid per ora una partita, e sono molto contento. Sulla terra posso prendere partita per partita, sperando di poter accrescere la mia fiducia, migliorare l’adattamento a questa superficie e concentrarmi sull’obiettivo principale, il Roland Garros. Farò del mio meglio“.
D: Rafa ha battuto de Minaur in due set. Consideri già Rafa uno dei candidati, insieme a te e agli altri giocatori, uno dei migliori candidati alla vittoria di questo torneo?
Daniil Medvedev: “Ho visto che a Barcellona diceva di non essere il favorito. Penso che non importi quanto Rafa sia in forma o come si senta, quando entra in campo, soprattutto sulla terra battuta, direi che non importa se terra o cemento, ma soprattutto sul rosso, hai comunque paura. Hai ancora paura che possa vincere 80 partite e perderne una, o qualcosa del genere. E lo ha dimostrato oggi. 2 ore di gioco. Non ho visto la partita, stavo giocando in contemporanea, ma due ore di gioco ed è stato in grado di vincere. Significa che probabilmente si sente sempre meglio. Decisivamente pericoloso. Quindi vediamo come si comporterà più avanti, ma se riesce a giocare sempre meglio, penso che sia positivo. Sarà molto divertente e difficile per gli altri giocatori“.