[24] T. Griekspoor b. [11] H. Rune 6-4 4-6 6-3
La mattinata madrilena, sull’Arantxa Sanchez, regala subito un grande scossone nel tabellone maschile: l’olandese Tallon Griekspoor ha infatti fatto fuori la testa di serie n.°11 Holger Rune con il punteggio di 6-4 4-6 6-3 in 2h14‘ di gioco, regalandosi per prima volta un’ottavo di finale ‘Mille‘. Molto più continuo nell’arco del match, il tennista orange centra la prima vittoria su terra ai danni di un Top 20 e il primo successo in assoluto contro un primi venti in un Masters 1000. Per il danese la solita prova fatta di alti e bassi, di momenti di folgore tennistico alternati a frangenti di totale confusione tattica: al cospetto della prestazione solidissima di Tallon, nulla ha potuto il 20enne di Gentofte.
Nella prima frazione, dopo essere uscito dalla forche caudine di un sesto game in cui ha dovuto frantumare ben tre palle break, Rune ha finito comunque per cedere la battuta sul 4-5. A quel punto, al termine di un primo set dove le battute avevano fatto registrate ottime percentuali, è andato in scena un secondo parziale con molte più occasioni da ambo i lati. Tallon non ha sfruttato nessuna delle 7 possibilità avute di recuperare il break subito nel primo game del set dando così la possibilità di prolungare il match al terzo.
Dopodiché però, giunti alla frazione finale l’olandese ha ripreso in mano le redini della sfida e ha ipotecato il passaggio del turno salendo immediatamente sul 3-0 e poi sul 4-1. Proprio nel quinto game, il danese ha avuto l’ultimissima chance di riaprire il discorso ma fallita la palla per il contro-break la partita di fatto è terminata. Straordinaria la performance al servizio di Griekspoor: 62% di prime in campo, 81% di realizzazione (43/53), 63% di trasformazione con la seconda (20/32) avendo concesso solamente 3 palle break in totale di cui 2 annullate.
Buone anche le percentuali danesi, ma inferiori per resa (63% di punti sulla prima, 58% sulla seconda) che deve arrendersi nonostante abbia frantumato 10 delle 12 palle break offerte e abbia messo a referto 29 vincenti con 17 errori (25-14) per l’olandese.
[23] J-L. Struff b. [13] U. Humbert 7-5 6-4
In apertura di programma sul Stadium 3 della Caja Magica di Madrid, la testa di serie numero 23 Jan-Lennard Struff supera il mancino transalpino Ugo Humbert per 7-5 6-4 in quasi un’ora e tre quarti di partita. Per il tedesco si tratta del 50esimo successo nei Masters 1000, agli ottavi il vincente di Alcaraz-Seyboth Wild.
Il fresco campione di Monaco di Baviera, primo titolo della carriera a 34 anni, ha saputo sfruttare meglio le poche chances offerte alle ribattute. L’incontro è stato dominato dai servizi, 11 aces complessivi (6 per il tedesco), entrambi abbondantemente sopra il 70% con la resa della prima di servizio (75% di trasformazione per Ugo, 76% per il teutonico). Il 25enne di Metz ha messo in campo addirittura più prime, il 71% a fronte del “solo” 54% avversario, ma ha pagato lo scarto sulla seconda palla di servizio.
30 vincenti e solamente 8 non forzati per il n.°24 ATP, 15-8 il bilancio francese. Il dato statistico dell’intera sfida più importante dell’intera sfida è però quello relativo alle palle break concesse dal tedesco, 0 in 11 turni di battuta. Ciononostante, alcune mini-opportunità il francese le ha avute – anche a causa dei 5 doppi falli di Jan-Lennard – visto tre volte è salito ai vantaggi in risposta (sempre nel primo set) e in un’altra circostanza si è trovato 30-30. Dopo aver cancellato il primo break point dell’incontro nel settimo gioco, Ugo è capitolato nell’undicesimo game sulla seconda palla break complessiva. Pur costretto all’oltranza, sul 6-5 al secondo set point il finalista del 2023 ha chiuso il parziale. Nel secondo set, poi, il tedesco è andato via ancora più liscio nei turni di servizi indirizzando definitivamente la contesa con il break messo a segno nel primo gioco della frazione, custodito fino alla fine.
[7] A. Rublev b. [27] A. Davidovich Fokina 7-6(10) 6-4
Partita per certi versi surreale quella tra Rublev e Davidovich Fokina che ha visto il tennista russo vincere il suo secondo incontro consecutivo per la prima volta dal torneo di Dubai in febbraio. Parecchie recriminazioni per lo spagnolo, che dopo un primo parziale equilibratissimo, senza palle break da ambo le parti, si è trovato in vantaggio 5-0 nel tie-break ma non è riuscito a sfruttare il vantaggio. Rublev, perso per perso, ha lasciato andare i colpi e piano piano è riuscito a rientrare nel set, rimontanto fino al 4-5. Sono stati ben cinque i set point sfumati per Davidovich Fokina, che ha poi finito per cedere il tie-break per 12 punti a 10.
Secondo set sempre molto equilibrato, anche se non dominato dai servizi come il precedente: sei palle break per parte, con una sola conversione per ciascuno dei protagonisti, proprio nei primi due game del parziale. Ma sulla settima palla break per Rublev, arrivata sul 4-4, accadeva l’episodio decisivo del match: su una palla molto profonda di Davidovich Fokina, Rublev steccava un diritto e si preparava a usare un challenger; tuttavia la parabola alta e sghemba del colpo del russo atterrava nei pressi della riga e lo spagnolo la guardava passare indicando il segno pensando che fosse fuori. Il sistema di revisione elettronica, tuttavia, rivelava che il colpo di Rublev aveva pizzicato la riga di fondo, e quindi il punto e il break erano suoi.
Al prossimo turno Rublev troverà l’olandese Tallon Griekspoor che ha eliminato Rune. Il russo ha vinto entrambi i precedenti confronti di retti, ma i due non si sono mai affrontati sulla terra battuta.