Da Madrid, il nostro inviato
M. Andreeva b. [12] J. Paolini 7-6(2) 6-2
Chissà se anche quest’anno avremo il torta-gate. Ci auguriamo ovviamente di no, ma dopo quanto visto (e sentito) lo scorso anno al Mutua Madrid Open, non ci stupiremmo più di nulla. Torta o non torta, Mirra Andreeva prende la situazione in mano e si fa da sola il regalo di compleanno più bello: i primi quarti di finale in un WTA1000. È la terza volta che la giovanissima russa (oggi 17enne, auguri!) si spinge così avanti in un torneo del circuito maggiore dopo i quarti raggiunti a Brisbane e Rouen, entrambi in questa stagoine. Andreeva vince 7-6(2) 6-4 un match molto lottato contro Jasmine Paolini, che si è forse arresa troppo presto. Ora per la russa potrebbe esserci il rematch della sfida dello scorso anno contro Aryna Sabalenka, ma la bielorussa dovrà prima sconfiggere Danielle Collins, reduce da 15 vittorie consecutive.
Primo set: Paolini manca un set point, Andreeva si impone al tie-break
È un inizio di partita tentennante da parte di entrambe, con poche prime e alcuni errori evitabili. La tensione di giocarsi un posto nei quarti di un ‘1000’ si fa evidentemente sentire, tant’è che nei primi quattro giochi arrivano altrettanti break. Sul 2-2, però, Jasmine Paolini riesce a spezzare la striscia e tiene la battuta a zero, disputando un turno di servizio fantastico che ricorda la prestazione sublime di domenica contro Caroline Garcia. Mirra Andreeva non riesce ancora a trovare la quadra (e una prima efficace), soffre le risposte profonde dell’azzurra e subisce un altro break, poi confermato a fatica dalla n°1 d’Italia sul 5-2.
La russa, tuttavia, non ha alcuna intenzione di mollare, cancellando un set point nell’ottavo gioco e rimanendo in scia. Al momento di andare a servire per il set Andreeva gioca il miglior game in risposta del primo parziale, con un paio di soluzioni vincenti splendide che le regalano il contro-break. La n°43 del mondo si dimostra piuttosto nervosa, si lamenta spesso delle righe colpite da Paolini e scuote la testa, rischiando di finire nuovamente sotto. Avanti 6-5, però Jasmine manca il colpo del KO, sbagliando un dritto al volo che l’avrebbe portata a set point e crollando nel tie-break, dove va subito indietro 0-4 e cede 7-6(2).
Secondo set: Paolini ci prova troppo tardi, primi quarti in un 1000 per Andreeva
La n°12 del tabellone rimane con la testa ferma a quel paio di punti prima del tie-break del primo set e sembra uscire mentalmente dalla partita, subendo due break di fila a zero e finendo rapidamente sotto 4-0. Paolini scuote la testa e pare quasi non crederci più, mentre Andreeva si limita a fare il compitino che, tuttavia, non le riesce nemmeno troppo bene. Nel quinto gioco, infatti, la fresca 17enne russa perde uno dei due break di vantaggio, con Jasmine che prova finalmente a scuotersi e a dare segnali di vita, portandosi fino al 2-4.
Andreeva tiene la battuta nel game successivo ma non sembra più così tranquilla e infatti, poco dopo, perde anche il secondo break di margine. Paolini gioca il miglior game del suo secondo set e risale fino al 4-5, ma al momento di ricucire completamente lo strappo un paio di dettagli fanno la differenza in favore della russa, che finisce per imporsi 7-6(2) 6-4 in un match che sarebbe potuto andare diversamente. Resta un po’ di amaro in bocca per l’italiana, ma anche l’ennesimo grande torneo disputato. Con la sensazione che, di questo passo, la top10 sia solo questione di tempo.