L’ex numero due WTA, Conchita Martinez, ha rilasciato alcune dichiarazioni piuttosto interessanti circa il percorso intrapreso (di recente) con la giovane giocatrice russa Mirra Andreeva, numero 43 del ranking femminile. Non solo. Colei che nel 1994 è divenuta la seconda tennista spagnola a trionfare in quel di Wimbledon (battendo Martina Navrátilová), ha posto la sua attenzione pure sulla prossima edizione della “Billie Jean King Cup” (di cui è direttrice delle finali), e che si terrà allo stadio La Cartuja di Siviglia dal 12 al 20 novembre, per il secondo anno consecutivo. Queste le sue dichiarazioni rilasciate a Punto de Break. “Per quanto riguarda la mia collaborazione con Mirra, so che andrò a Roma” ha sottolineato Conchita. “Ma credo che il periodo di prova stia andando abbastanza bene, ci siamo trovate bene, proprio come chimica e stiamo lavorando molto bene. Nelle prossime settimane ne parleremo.”
Andreeva grande lavoratrice
Martinez ha le idee chiare su quelle che sono le qualità della giocatrice classe 2007. “Dal punto di vista del coach, quello che mi piace di più di Mirra è che è una grande combattente, è una grande lavoratrice ed è una vera spugna. È una ragazza che ascolta molto. A parte il fatto che andiamo d’accordo, è un piacere per me scendere in campo e lavorare con lei. Ha un’ottima base di partenza, arriva con una dedizione al lavoro consolidata; quindi, ora è il momento di migliorare altri aspetti.
“C’è ancora molto margine di miglioramento, ma questo può essere fatto con il tempo. Diciamo che il futuro è dalla sua parte. Finora quello che ho visto è che è una grande lavoratrice ed è disposta a lasciarsi aiutare. Mi ascolta e mi lascia lavorare, per me la cosa più importante è che mi lascino lavorare.”
Insomma, una sorta di investitura quella di Conchita Martinez nei confronti di Mirra Andreeva, poco da dire. “È molto giovane. La vedo bene, molto bene, ma non si sa mai cosa porterà il futuro. Se continua su questa linea la vedo fare grandi cose, la vedo diventare una delle migliori tenniste al mondo. Ora quello che dobbiamo fare è lavorare con umiltà, cosa che facciamo fin dal primo giorno. Gli piace molto quello che fa, gli piace stare in campo, sembra felice, ti regala sempre un sorriso quando gioca e quando si allena. Solo con questo ha già guadagnato molto”.
Siviglia sempre più casa della Billie Jean King Cup
Per ciò che concerne la prossima edizione delle finali della Billie Jean King Cup, invece, Conchita non ha nascosto la sua vision: “Penso che a Siviglia risuciremo a fare delle buone cose, le persone sono sempre entusiaste, Siviglia è una città molto vicina ad altre città andaluse che sicuramente sono anch’esse galvanizzate dall’evento. Siamo fortunati ad avere il BJK Cup lì e la Coppa Davis a Malaga, dobbiamo apprezzare quando due grandi competizioni come queste si tengono in Spagna, dobbiamo sfruttare il momento.”
“L’anno scorso abbiamo trascorso una settimana molto bella, un enorme successo di pubblico; tutti i biglietti per le semifinali e la finale erano stati venduti – spiega la direttrice delle finali di BJK Cup. Poi durante la settimana sappiamo che ci sono giorni più difficili con i turni di qualificazione alle 10 e alle 16, quindi nel primo turno abbiamo cercato di portare alcune scuole per creare un’atmosfera, credo che abbia funzionato. In generale, sia i Paesi che i giocatori si sono congratulati con noi per come è stato organizzato tutto. Naturalmente ci saranno piccoli aggiustamenti, questa volta abbiamo più tempo, quindi possiamo organizzarlo molto meglio. Vogliamo coinvolgere tutti, creare suspance e far sapere alla gente che il BJK Cup si gioca a Siviglia”.
La chiosa finale è sulla tenuta mentale di Andreeva: “La vedo matura e allo stesso tempo bambina. Per la sua età la vedo molto matura in certe cose, ma allo stesso tempo è ancora quella ragazzina di 17 anni, qualcosa di necessario – del resto – per mantenere quella freschezza.”