Inizia nel migliore dei modi il cammino degli italiani in campo agli Internazionali BNL d’Italia con Francesco Passaro, primo azzurro in campo a Roma nel torneo di qualificazione, che ha battuto lo statunitense Aleksandar Kovacevic in due set conquistando l’accesso al secondo turno. Il ventitreenne umbro dopo aver approfittato nelle scorse due edizioni delle wild card dovrà ora conquistare il main draw sul campo domani contro il croato Duje Ajdukovic.
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[WC] F. Passaro b. [8] A. Kovacevic 7-5 7-5
La spunta Passaro in due set equilibratissimi finiti entrambi al settimo game. L’azzurro crollato alla posizione numero 230 al mondo dopo un 2023 sottotono prende le redini della partita già a partire dal primo set costringendo il suo avversario a salvare ben due palle break sul 3-3 per poi strappare finalmente il servizio a Kovacevic sul 6-5, proprio alla soglia del tie break. Nel secondo set l’italiano si aggrappa al servizio realizzando otto ace e costringendo ancora una volta l’americano agli straordinari fino a conquistare ancora una volta il break e il match sul 6-5. Ora fra Passaro e il main draw di Roma c’è il croato Ajdukovic, uscito vittorioso oggi da un match di quasi due ore e mezza contro l’ungherese Piros.
ALTRI MATCH
Finisce alla prima partita l’avventura romana del 21enne Francesco Maestrelli e del 26enne Giovanni Oradini. Alle qualificazioni per gli Internazionali BNL di Italia gli azzurri, entrambi beneficiari di una wild card, sono stati sconfitti rispettivamente dal diciottenne cinese Juncheng Shang, finalista junior allo US Open 2021 e fra i giocatori più interessanti di questo tabellone di qualificazione, e dal brasiliano Thiago Monteiro, esperto della terra rossa nonché mattatore di Stefanos Tsitsipas al 1000 di Madrid una settimana fa. Nulla da fare dunque per i due italiani che non saranno presenti nel main draw di Roma.
J. Shang [18] b. F. Maestrelli [WC] 6-1 3-6 6-3
Ci ha provato fino all’ultimo Francesco Maestrelli in una partita iniziata subito in salita con un break da parte del cinese Shang. Un primo set proseguito nelle difficoltà per l’italiano con altri due break di fila che hanno portato ad un ingeneroso 6-1 a favore dell’asiatico. A poco sono serviti i 14 ace messi a segno da Maestrelli a cui è mancata la seconda di servizio contro l’incredibile solidità del diciottenne cinese. Nonostante infatti l’ottimo secondo set in cui il classe 2002 nativo di Pisa è riuscito a strappare due servizi a Shang grazie a degli ottimi game in risposta in un terzo set quantomai confusionario sono stati fatali gli errori di Maestrelli contro la robustezza del suo avversario.
T. Monteiro [23] b. G. Orandini [WC] 6-4 6-4
Poco ha potuto invece Giovanni Oradini contro l’ex numero 61 Thiago Monteiro, specialista della superficie con 9 Challenger conquistati sulla terra rossa e reduce da un ottimo torneo a Madrid. Il brasiliano ha archiviato la pratica in meno di due ore gestendo nel primo set il vantaggio conquistato con un break al terzo game e rimontando nel secondo set dopo l’iniziale fuga sul 3-0 dell’azzurro.
Nessuna fortuna per gli ultimi due azzurri impegnati lunedì, entrambi wild card. Samuel Vincent Ruggeri, ventunenne al best ranking (n. 269), non ha pescato benissimo con quel Richard Gasquet che certo non è più quello dei tempi migliori (e già da un po’), ma sa far valere il divario di esperienza. Bravo comunque Samuel ad annullare tre match point quando Richard ha servito sul 5-1 e a recuperarlo sul 5 pari. Ha purtroppo pagato la rincorsa e Gasquet ha finito per imporsi 6-1 7-5.
Al prossimo turno il francese affronterà il nono del seeding cadetto Maximilian Marterer, proprio colui che ha eliminato l’altro azzurro, il classe 1998 Andrea Picchione, n. 411 ATP. Grande battaglia tra i due, con il mancino tedesco che al servizio ha dovuto annullare un match point nel decimo gioco della partita finale. Più efficace negli scambi brevi nell’arco della sfida, Marterer ha poi strappato la battuta a Picchione e chiuso al game successivo. 4-6 6-3 7-5 in due ore e ventuno per Maxi che ha battuto Gasquet nel loro solo confronto, l’anno scorso ad Anversa.
Michele Larosa