“Non so cosa mi stia accadendo, non trovo una spiegazione logica, giuro che non so veramente che cosa mi stia succedendo”. Con queste parole l’argentino Diego Schwartzman commentava la prematura uscita dal torneo di Buenos Aires lo scorso febbraio. Parole che incombevano come nuvoloni scuri all’orizzonte de “El Peque” e che adesso, purtroppo, sono realtà. Diego Schwartzman ha annunciato il ritiro dal tennis professionistico.
Era sicuramente nell’aria da diverso tempo, come conseguenza dei recenti risultati non più all’altezza del nativo di Buenos Aires. Ma ora c’è l’ufficialità, e attraverso un lungo post sui suoi profili social il tennista argentino ha concentrato tutto il suo amore per questo sport
“Che viaggio! Quanti momenti che non avrei mai immaginato, quanti aneddoti che non avrei mai sognato. Quante persone ho incontrato che mi hanno aiutato a crescere, che mi hanno insegnato tanto, che mi hanno reso un giocatore e una persona molto migliore di quanto chiunque avesse mai creduto che avrei incluso me stesso. Ogni angolo del campo, ogni secondo allenamento, ogni punto in gara, ogni momento è stato immensamente felice. L’ho vissuto con una tale intensità che oggi mi è difficile mantenerlo. Tutti quei bellissimi momenti sono diventati qualcosa che oggi ha un peso ed è difficile per me continuare a godermeli appieno”
“Da un lato – prosegue Schwartzman – lasciare una vita che mi ha dato così tanto è una decisione molto difficile, ma dall’altro, la felicità che ho vissuto giocando a tennis mi spinge a continuare a tenere questo sorriso dentro e fuori dal campo come ho sempre fatto. Tuttavia oggi a volte faccio fatica a ritrovare quel sorriso. Dentro di me, un animale competitivo mi impedisce di divertirmi, giocare e viaggiare come prima. Voglio che i miei ultimi tornei siano una mia decisione. Che il 2024 sia così, spero di avere l’opportunità di competere nei tornei che mi piacciono di più. E nel 2025, in Argentina, potrò vivere il mio momento finale, la chiusura più bella che possa immaginare”.
Il ritiro per “El Peque” avverrà dunque nel febbraio 2025, in patria, all’ATP di Buenos Aires. Non più tardi di qualche giorno fa, dopo una brutta sconfitta subita in rimonta, Diego aveva scritto un post sibillino, “fine del viaggio”, che anticipava l’inevitabile. Una decisione fisiologica se pensiamo che negli ultimi mesi, una serie di risultati scadenti, lo hanno fatto precipitare nel ranking fuori dai primi 100 al mondo. Lui che è stato nella top10 (best ranking n.8 nell’ottobre del 2020) e per molti anni tra i migliori tennisti del mondo. Quattro i titoli in singolare per lui su quattordici finali disputate, otto titoli Challenger e sette Futures. Nelle prove del Grande Slam il suo risultato migliore resta la semifinale al Roland Garros del 2020.