Wild card per il 3 volte campione slam, Andy Murray, pronto al rientro in campo dopo l’infortunio subito durante il terzo turno perso con Machac all’Open di Miami. Lo scozzese, vittima di una rottura dei legamenti della caviglia, sembra aver rifiutato l’intervento chirurgico che avrebbe allungato i tempi di recupero. L’obiettivo? Roland Garros, WImbledon e, ovviamente, le olimpiadi, in quello che molto probabilmente sarà l’ultimo anno della sua carriera. Andy, ora, vuole solo giocare: godersi il più possibile gli ultimi impegni più importanti, pronto al remake del suo addio.
Dal ritorno dopo il primo ritiro, Murray ha giocato a Parigi una sola volta: nel 2020, sconfitto al primo turno da un certo Stan Wawrinka.
Il due volte campione di Wimbledon è iscritto al torneo di Stoccarda per inaugurare la stagione su erba, poi Londra e Olimpiadi. Calendario fitto, ma Murray ha spiegato come non voglia sovraccaricare la propria estate. L’aria romantica della competizione olimpica è l’ultima che Andy vuole respirare a tutti i costi.
Il 18 maggio, sulla terra svizzera dell’Open di Ginvera, Murray è pronto a tornare in campo per preparare il secondo torneo slam della stagione, grazie ad una wildcard assegnategli dall’organizzazione.
L’entry list dell’evento sembra promettere grande spettacolo: con l’ex numero 3 del mondo, Casper Ruud, gli americani Fritz, Shelton e Paul, Sebastian Baez, Jarry… Tanti, tantissimi, grandi nomi, ma nessun italiano al momento iscritto al tabellone principale. Presenti solamente Berrettini e Nardi come alternates.
Servirà testare le condizioni di Sir. Andy Murray su quella che è sempre stata la superficie a lui meno congeniale, verso l’impegno più importante: il Roland Garros, dove ha giocato una sola finale nel 2016, sconfitto da Novak Djokovic.
Godiamocelo, godiamoci Andy, negli ultimi mesi d’una carriera di trionfi indimenticabili.