Ci sono voluti due giorni, tre match point annullati e tre ore di nervi, ma alla fine Francesco Passaro firma l’impresa. Su un Pietrangeli meravigliosamente infuocato, il perugino vince il suo terzo match consecutivo a Roma e, dopo i due successi nelle qualificazioni, batte anche il favorito Arthur Rinderknech, che però non aveva fatto i conti col pubblico italiano. Una vera e propria bolgia, con tutti pronti a tifare per Francesco (anche chi, ogni tanto, si gira dal Centrale dove c’è Nadal per vedere i qualche punto), che finisce per ripagare gli sforzi.
Per l’italiano si tratta della quarta vittoria in carriera contro un top100, la prima in assoluto nel tabellone principale degli Internazionali BNL d’Italia e la più pesante in termini di ranking. Grazie a questo risultato, inoltre, Francesco rientra nella top200 live, guadagnando oltre 40 posizioni. Nulla da fare invece per Andrea Vavassori, sconfitto in due set da Dominik Koepfer.
[Q] F. Passaro b. A. Rinderknech 6-7(3) 7-5 7-6(7)
Una prima frazione in cui non si manifesta neppure una singola opportunità di break, con due soli game decisi ai vantaggi – uno per parte – ma alla fine tenuti da chi serviva senza concedere vere chances di strappo. Nel primo gioco dell’incontro, Passaro è bravo a rimediare dopo esseri fatto riacciuffare dal 40-15, poi tocca ad Rinderknech salvarsi nel suo terzo turno di battuta con la medesima andatura (dal 40-15 francese). Si prosegue rapidamente senza particolari sussulti e si arriva così alle soglie del tie-break, ma sul 5-6 40-15 e servizio per il perugino, arriva la prima interruzione per pioggia. Al rientro in campo la musica non sembra diversa: regna l’equilibrio e si approda al tie-break. Un mini-break in apertura consente al francese di issarsi immediatamente in vantaggio, salendo sul 3-0 e chiudendo 7-6(3) poco più tardi un set dominato dalla battuta. 76% di punti vinti al servizio per entrambi, nessuna palla break concessa, ma paga la maggior decisione al rientro del francese.
All’inizio del secondo set arriva finalmente la prima palla break, ma è in favore del francese. Qualche errore di troppo costa caro a Passaro, con il suo rivale che ne approfitta e sale rapidamente sul 4-1. L’improvviso servizio perso sembra rompere qualcosa nel rapporto fra testa e racchetta di Passaro, ora in balia del proprio avversario. L’azzurro si vede costretto a fronteggiare anche una chance del doppio break, che però Rinderknech manca. Il francese, in ogni caso, si porta sul 5-2 e si procura i primi match point, che però il n°240 del mondo riesce a cancellare. Spinto dalla meravigliosa atmosfera del Pietrangeli, Passaro allunga la partita e, un po’ a sorpresa, torna prepotentemente nel match, recuperando parità, speranza e tanto coraggio.
Dal 5-2 15-40 Rinderknech si ritrova capovolto in una situazione difficile da immaginare fino a pochi minuti prima. Tanti dubbi e alcuni doppi falli rendono ancora più impervia la montagna da scalare per il francese, che perde quattro giochi di seguito e spedisce Passaro a servire per il set. Sul più bello, però, torna la pioggia, questa volta più insistente e purtroppo incessante. Il match viene definitivamente rimandato al giorno successivo, con Passaro che però rientra alla grande, spinge forte con il dritto e viene a prendersi un paio di punti chiave a rete, pareggiando i conti con il definitivo 7-5. Si vede che l’inerzia del match è definitivamente cambiata e, anche se l’andamento del punteggio sembra rispecchiare quello del primo set, in realtà non è proprio così.
Passaro infatti domina i suoi turni di battuta, concedendo le briciole anche quando avrebbe più pressione (visto che deve servire per secondo). Dopo due ore e mezza esatte – pur spezzettate in due giorni – si arriva sul 3-3, dove Rinderknech inizia a faticare tremendamente per tenere la battuta. Il Pietrangeli è una bolgia, intona cori per l’azzurro e quasi si ammutolisce quando è il transalpino a vincere i punti. Il perugino gioca decisamente meglio, perde la miseria di tre punti in sei turni di battuta, ma non riesce mai a piazzare il colpo del KO. Si decide nuovamente tutto al tie-break, dove questa volta è Passaro a partire forte, in un clima sempre più elettrizzante. Francesco vola subito sul 5-1 e si procura due match point, ma il francese è bravissimo a cancellarli e a portarsi lui stesso ad un punto dalla partita. Passaro però non la può perdere, ribalta ancora la situazione e dopo tre ore e dieci complessive si impone 6-7(3) 7-5 7-6(7). Al secondo turno sfiderà Tallon Griekspoor, lui che non ha mai affrontato un top30 in carriera.
D. Koepfer b. [WC] A. Vavassori 6-4 6-3
I primissimi minuti di match di Dominik Koepfer sono davvero ottimi. Il tedesco mette solo prime palle nel suo turno di battuta inaugurale e parte avanti senza problemi. Anche Andrea Vavassori, tuttavia, non ha difficoltà nel suo primo game di servizio, tenendolo anche lui a 15 e passando all’attacco poco dopo. Il teutonico perde la prima e, sul 30 pari, commette due gratuiti di rovescio, che mandano Wave avanti di un break, confermato a fatica sul 3-1 al termine dello scambio più bello della partita. Koepfer è parecchio nervoso, subendo spesso l’iniziativa del suo avversario, che manovra bene con il dritto e gli toglie ritmo con ottime variazioni, tra back e palle più lavorate.
Il n°52 del mondo, tuttavia, riesce prima a risalire da 0-30 nel quinto gioco, quindi finalmente a piazzare il contro-break alla quinta chance complessiva. Dopo aver annullato davvero bene le prime quattro, Vavassori opta per un serve&volley, ma la finalizzazione finisce larga di un soffio. Dopo il passaggio a vuoto nel cuore del set Koepfer torna a martellare al servizio, non perdendo più nemmeno un punto in battuta fino a fine parziale e mettendo ancora pressione in risposta. Nel decimo game l’italiano alza bandiera bianca e, con il primo doppio fallo dell’incontro, cede 6-4 la prima frazione.
A Vavassori non basta il calore della Grandstand Arena e il tifo speciale di Simone Bolelli e Gipo Arbino nel suo box, perché l’azzurro parte male anche nel secondo parziale, raccogliendo appena quattro punti su sedici. Koepfer al contrario ritrova spinta e profondità, che invece manca terribilmente ad Andrea. Ad un certo punto il torinese sembra quasi smettere di crederci, ma una volta annullata una palla del doppio break prova a scuotersi e rientrare in partita. Nei due turni di risposta successivi si procura tre break point, ma il suo avversario sfrutta al meglio la traiettoria mancina da sinistra e trova sempre l’aiuto della prima nei momenti importanti. Dopo un’ora e mezza Koepfer chiude i conti con un ace, imponendosi 6-4 6-3 e raggiungendo Francis Tiafoe al secondo turno.