Sul Campo 2 in 2 set. E’ con questa numerologia che si accompagna l’esordio di Andrea Vavassori e Simone Bolelli nel doppio all’ATP 1000 di Roma, confermando ancora una volta quanto siano una delle coppie più temibili del circuito. A farne le spese sono stati John Peers e Christopher Eubanks che, insieme per la prima volta, non hanno sfigurato cedendo con il punteggio di 7-6(4) 6-3 a degli avversari sicuramente più quotati. Ora agli ottavi di finale il tandem azzurro potrebbe ritrovare Rohan Bopanna e Matthew Ebden, a patto che abbiano la meglio sui nostri Matteo Arnaldi e Francesco Passaro ancora impegnato in singolare, per la rivincita della finale dell’ultimo Australian Open che li aveva visti sconfitti.
Primo set: Zero palle break, Vavassori chiude un ottimo tie break
Trovarsi dall’altra parte della rete Vavassori e Bolelli non deve essere stato propriamente un esordio soft per la coppia inedita formata dall’australiano John Peers e l’americano Christopher Eubanks, già out nella competizione in singolo al primo turno. Ma al pronti via, il match è tutt’altro che indirizzato con i servizi a farla da padrone con delle percentuali elevatissime. Dato inconfutabile di come la contesa sia in un equilibrio irremovibile è il fatto che nel primo set non ci siano state palle break, non si sia mai arrivati ai vantaggi. Per attendere un 30 in risposta bisogna aspettare il sesto game. Il tie break è la naturale conclusione di questo parziale incerto, dove l’esperienza della coppia italiana fa la differenza. Il primo allungo arriva quando sul servizio di Peers arriva un’ottima risposta di Vavassori con Eubanks che si ritrova la palla in pancia e sbaglia. Sul 3-1 i giochi sembrano fatti, ma gli avversari non demordono e dopo una seconda fiacca di Andrea, stavolta è lo storico partner di Fognini stavolta a non trovare il campo. Sul 4-3 italiano è di nuovo lo statunitense, seppur incolpevolmente, a far pagare dazio al suo tandem quando esce sconfitto da uno scambio tambureggiante a rete. Una magia di rovescio di Bolelli conferma il mini break decisivo, il punto esclamativo lo mette Vavassori per passare in vantaggio nel confronto.
Secondo set: Bolelli on fire, gli azzurri rimontano e vincono
Chi si aspettava un secondo round imbrigliato come il primo si sbaglia di grosso. Nel game di apertura non arrivano i primi vantaggi del match, ma direttamente il break. Nel primo turno di servizio gli italiani sono costretti a cedere la battuta con Vavassori al servizio. Sul 30-30 è proprio un errore del piemontese a concedere una palla gioco che Eubanks traduce in break infilando gli avversari con un magistrale rovescio a una mano. Il tandem nostrano accusa il colpo e lascia scivolare via il game successivo senza troppa resistenza. Con Bolelli al servizio, la coppia si scuote dal torpore e muova la casella dei game nel secondo set. E’ la sveglia che fa rientrare on serve il match nel secondo parziale: Vavassori sale in cattedra e, alla prima palla break azzurra, obbliga Peers con una grande risposta ad alzare un pallonetto completamente fuori misura. Sembra ritornato l’equilibrio del primo set ma è l’ottavo gioco a rappresentare l’ago della bilancia. il vincente di Bolelli sembra essere la crepa da sfruttare per lo strappo decisivo. Un’altra risposta sontuosa dell’azzurro fa fruttare tre palle break da non lasciarsi scappare. Se il bolognese è il mattatore del momento, Peers è l’altra faccia della medaglia perchè la sua scarsa incisività al servizio condita da una voleè oltre la linea di fondo consegnano le chiavi del match agli avversari. Sul 5-3 la mano di Vavassori non trema e con due servizi vincenti fa partire i titoli di coda che regalano alla coppia gli ottavi di finale.