Questa settimana si disputerà a Bordeaux un torneo Challenger 175 dal montepremi di 205mila euro. L’uomo più atteso è ovviamente Andy Murray, iscritto in tabellone grazie ad una wild card dell’ultimo minuto. Lo scozzese attualmente occupa la 77esima posizione del ranking ATP e sarà di conseguenza la testa di serie numero 7 dell’evento francese. Murray non scende in campo dal torneo di Miami, quando nel corso degli ultimi game del divertente match di terzo turno perso con Tomas Machac si infortunò alla caviglia.
Ma il 16 Aprile, circa un mese dopo l’infortunio, erano arrivate buone notizie, direttamente dal suo portavoce: “L’ultimo aggiornamento di Andy è che ora ha tolto il tutore e non subirà un intervento chirurgico alla caviglia. La sua riabilitazione sta andando bene e spera di ricominciare presto ad allenarsi in campo. Al momento non ha ancora una data per tornare alle competizioni”.
Murray, che esordirà con un avversario proveniente dalle qualificazioni, ha dunque lavorato duramente per accorciare i tempi di recupero con l’obiettivo di presentarsi al meglio della condizione per la stagione sull’erba. I prossimi tornei sulla terra battuta saranno verosimilmente un allenamento (agonistico) utile per ritrovare brillantezza e ritmo in vista di Wimbledon.
La testa di serie numero 1 del Challenger di Bordeaux sarà l’idolo di casa Arthur Fils (19 anni, numero 34 del ranking mondiale), a caccia di punti e soprattutto di fiducia dopo un periodo piuttosto complicato.
Nel tabellone del ricco e prestigioso challenger francese – come accade spesso in questa tipologia di eventi che si sovrappongono alla seconda settimana dei Masters 1000: l’altro in calendario questa settimana è a Torino – non mancheranno i nomi celebri: la testa di serie numero 2 sarà il numero 51 Martinez, la numero 3 Shevchenko, la 4 Carballes Baena.
Murray non sarà l’unico veterano di lusso in corsa a Bordeaux: ci saranno anche Stan Wawrinka, Daniel Evans, Roberto Bautista Agut e Albert Ramos-Vinolas.
Grandi nomi, vecchi leoni, talenti in crisi (come ad esempio Botic Van de Zandschulp) e giovani in ascesa (Shang): il quadro di un torneo ATP travestito da Challenger viene completato dai punti palio (175 al vincitore, 90 al finalista) e da un cut-off di ottimo livello (l’ultimo ingresso diretto è stato quello del numero 96 Comesana).