In un mercoledì mattina torinese grigio e piovoso, come del resto c’era da aspettarsi dalle (pessime) previsioni meteo per tutta la settimana, Lorenzo Sonego ha incontrato i giornalisti presenti al Piemonte Open Intesa Sanpaolo per una conferenza stampa alla vigilia del torneo. Di seguito le sue dichiarazioni.
Giovanni Pelazzo, Ubitennis: come ti approcci a questo torneo, viste anche le previsioni meteo avverse? Probabilmente, come lo scorso anno, si dovrà giocare parte del torneo sul cemento indoor, sei preparato? Hai intenzione di allenarti magari anche sul veloce in questi giorni?
Lorenzo Sonego: “Sto preparando il torneo di casa per giocare sulla terra, speriamo che il meteo cambi nei prossimi giorni, anche se le condizioni sono brutte e non è semplice allenarsi. Questa però è la situazione, bisogna essere pronti a tutto e io non vedo l’ora di scendere in campo e giocare il torneo di casa“.
D: Il tuo primo avversario sarà Coria, quali sono le tue sensazioni per questa partita?
Lorenzo Sonego: “Io e Federico non ci siamo mai affrontati, però ci siamo allenati qualche volta insieme. È un giocatore molto solido, che ha costruito la maggior parte della carriera sulla terra. È molto tosto, dovrò fare una partita di continuità e cercare di stargli sopra con il ritmo, senza dare punti di riferimento. Lui sbaglia poco, muove bene la palla, risponde ed è preciso: dovrò fare una partita molto attenta, mantenendo la concentrazione elevata”.
Roman Bongiorno, Ubitennis: Dopo gli Internazionali d’Italia che forse non sono andati come ti aspettavi, come ti senti per questo torneo e in vista del Roland Garros? Quali sono i tuoi prossimi obiettivi?
Lorenzo Sonego: “A Roma speravo di fare meglio, è un torneo sempre speciale. Lì ho vissuto grandi emozioni, ci tenevo a fare bene. Contro Lajovic però credo di aver giocato bene e ad alto livello, è stata una partita che sicuramente mi ha insegnato qualcosa. Stiamo lavorando per cercare di raggiungere forse le Olimpiadi, se ci riuscirò negli ultimi tornei. Sono una competizione molto importante e il mio obiettivo è quello. Mi piacerebbe giocarle, però devo anche concentrarmi sul percorso che sto facendo e non fossilizzarmi troppo sui risultati“.
D: Ti aspetti qualcosa in più dal torneo di casa? Come hai trascorso questi giorni nella tua città?
Lorenzo Sonego: “Sicuramente questo torneo mi darà qualcosa in più, avrò grande sostegno del pubblico e in più anche la famiglia e gli amici vicino a me. Tutto ciò mi aiuterà a dare ancora di più, anche se potrei avere più pressione proprio per il fatto di giocare in casa. Dovrò essere bravo a gestire queste situazioni, ma di certo è bello poter sfruttare la comodità di essere a casa, allenarmi al Circolo e poter tornare a casa alla fine. Vivo questo torneo in maniera molto più serena“.
D: Rispetto a quello che ha detto Zverev sul movimento italiano, qual è la chiave?
Lorenzo Sonego: “La chiave sta nel lavoro, nel percorso che stiamo facendo anche grazie alla Federazione, ai tanti Challenger che ci sono in Italia e agli aiuti che offrono ai giovani giocatori azzurri. È cambiata la mentalità, tutti gli italiani hanno più voglia di lavorare e più voglia di stare in campo. Siamo un bel gruppo, i risultati dei più grandi spingono i giovani a fare meglio: l’essere uniti ci dà molti stimoli. Siamo tutti più motivati”.
D: Che cosa ti ha condizionato e che cosa ti è mancato finora in questa stagione?
Lorenzo Sonego: “Sto lavorando per trovare continuità per cercare di tenere lo stesso livello alto ogni partita e uno stile di gioco sempre uguale per avere più punti di riferimento. Sono stato un po’ confusionario, nel gioco e fuori dal campo: sto cercando di trovare ordine, per crescere. Anche mentalmente devo crescere: sono cresciuto, non sono più spensierato come prima, non ho più vent’anni. Giochi con altre aspettative, con un altro tipo di pressione, e questo può metterti dei pensieri in più. Devo imparare a gestirli”.
D: In questi giorni a Torino c’è anche Jannik Sinner: vi siete sentiti? Verrà a vederti?
Lorenzo Sonego: “So che ha altro a cui pensare: deve curarsi, cercare di pensare alle sue cose. Ci sentiamo, lui mi tiene aggiornato su come sta e io tengo aggiornato lui. Sta recuperando per cercare di essere in forma per Parigi”.
D: Pensi di giocare prossima settimana a Lione o è ancora da decidere?
Lorenzo Sonego: “In teoria sì, ma dipende anche da come andrà anche questo torneo”.
D: Per le olimpiadi, stai facendo calcoli su quanto ti manca da Darderi? I tuoi prossimi impegni potrebbero basarsi su questo?
Lorenzo Sonego: “Ho deciso di smettere di rincorrere un risultato che mi mette più pressione. Ora penso al mio percorso, cerco di lavorare e migliorarmi: il risultato è una conseguenza di come affronto gli allenamenti e di quello che vivo fuori dal campo. Mi piacerebbe giocare il torneo olimpico, ho già avuto la fortuna di partecipare. È un obiettivo, ma devo pensare soprattutto al futuro e a cosa devo fare per crescere ancora“.
(Di Giovanni Pelazzo e Roman Bongiorno)