[2] A. Sabalenka b. [9] J. Ostapenko 6-2 6-4 (in collaborazione con Paolo Pinto)
Aryna Sabalenka vince l’ultimo quarto di finale del singolare femminile degli Internazionali BNL d’Italia lasciando a Jelena Ostapenko solo sei game. Lo spartito del match è quello tipico di due contendenti che si assomigliano in alcune caratteristiche, ma una delle due è più forte. Entrambe amano aggredire la pallina non appena è possibile, e ogni tanto anche quando non lo è, ma la bielorussa ha più forza fisica, più controllo nei colpi e all’occorrenza sa difendersi meglio quando c’è da recuperare la migliore posizione difensiva.
La numero nove del seeding ha provato a mettere in atto i suoi colpi spettacolari soprattutto con il dritto, ma non è riuscita che in parte nel secondo set a sottrarsi al forcing della bielorussa e ha pagato con diversi errori che le sono costati tre break. I destini delle due tenniste si sono ovviamente decisi anche alla battuta, con Jelena capace di aggiudicarsi solo il 35% di punti con la seconda palla. Troppo debole il colpo per non invitare una come Sabalenka alla ricerca subitanea della soluzione che le indirizza lo scambio nella direzione a lei più congeniale.
Aryna giunge così in semifinale per la seconda volta a Roma, dopo che nel 2022 fu sconfitta nettamente da Iga Swiatek. Quest’anno a contenderle l’ingresso in finale sarà la vincente del match di mercoledì sera tra Collins e Azarenka.
Primo set: Sabalenka è più forte nella battaglia da fondo
Come sta la schiena di Sabalenka? Dopo i problemi avuti nel match contro Elena Svitolina, qualche dubbio è lecito averlo. La bielorussa, però, tranquillizza tifosi e addetti ai lavori mettendo subito in difficoltà Jelena Ostapenko. Anche al servizio tanta determinazione da parte di Aryna che sembra voler a tutti i costi conquistare la semifinale.
La partenza è il perfetto esempio di fast tennis: entrambe tirano a tutta forza, gli scambi sono ridotti al minimo e chi attacca per prima vince il punto. Ostapenko sceglie di servire e si premura di tenere una buona percentuale di prime palle, dal momento che Aryna è disposta a forzare anche sul servizio principale. La lettone si produce in alcune accelerazioni mirabili soprattutto con il dritto ma si lascia anche sorprendere da un paio di ribattute di altissima qualità della rivale e già in apertura deve difendersi da due palle-break.
Jelena scappa dal buco in entrambi i casi con un ace prima e un dritto incrociato poi che tocca una piccolissima fetta di riga, ma lo scampato pericolo la avverte di quella che sarà la musica più gettonata dalla tigre bielorussa. Aryna ovviamente serve meglio e può puntare su una risposta estremamente efficace sulla tenera battuta di scorta di Jelena, mentre nei suoi turni al servizio il kick che può imprimere sulla seconda palla mette in ambasce la rivale. Inoltre, il vento che soffia sul Centrale sembra dare più fastidio alla campionessa di Parigi 2017, che in alcune occasioni fatica a controllare i suoi colpi piattissimi.
L’insieme di circostanze spinge la numero due del ranking sul punteggio di 5-1 in meno di mezz’ora; Sabalenka non mostra nessun risentimento alla schiena e durante i cambi di campo fa stretching alle gambe utilizzando il piano del frigorifero posto alle spalle della sua postazione. In trentasei minuti il primo set è suo: 6-2 con Ostapenko che mette in campo l’82% delle prime palle, vince la gara dei colpi vincenti per dieci a sei e quella degli errori non forzati per undici a sei.
Secondo set: Sabalenka cinica chiude alla prima occasione
Il tema della contesa non cambia nel secondo set ma Sabalenka non pare avere fretta di riprendere a stressare le difese della rivale, forse anche per preservare l’incolumità della schiena. In tal modo Ostapenko ha parecchi pensieri in meno nell’azione in uscita dal servizio perché l’avversaria sta smarrendo la misura della ribattuta, che non di rado incoccia nel nastro e si insacca; durante il terzo game la lettone risponde a un dropshot di rovescio slice con un altro chop bimane che rimbalza e gira rendendosi irreperibile alla racchetta della bielorussa. Anche in risposta Jelena trova qualche soluzione in più ma rimane comunque distante dal creare reali pericoli alla testa di serie numero due, che continua a non concedere palle-break e si appaia alla lettone sul punteggio di 3-3.
Sabalenka abbassa i giri del motore ma anche così può giovarsi di un momento di calo di Ostapenko, che sbaglia in un paio di occasioni con il dritto e cede la battuta nel settimo game alla prima palla-break. Siamo alla resa per la lettone, che non riesce che a tenere l’ultimo turno al servizio e nel decimo game si arrende a un servizio vincente: “Grazie davvero per il sostegno, sono state due settimane dure: spero di ripagarvi!” – dice Aryna a caldo mentre incassa gli applausi dello stadio.