Altra importantissima vittoria per Lorenzo Musetti che, dopo il ritiro forzato agli Internazionali BNL d’Italia, era arrivato a Torino alla ricerca di buone sensazioni in vista del Roland Garros. Le buone sensazioni sono state, decisamente, trovate: Lorenzo ha battuto Goffin, Meligeni-Alves e Darderi senza mai perdere un set, giungendo in finale da grande favorito.
Favorito, sì, ma dall’altra parte della rete ci sarà chi contro i favoriti ama giocare: Francesco Passaro, la più grande sorpresa italiana delle ultime due settimane, capace di sorprendere tutti a partire dalla settimana fantastica a Roma. Ora, in finale, arriva con tante, tantissime partite sulle gambe. Ma la lezione che le sue partite ci lascia è proprio che niente è mai perso, fino alla fine.
Non sarà facile, quindi, per Musetti, nonostante la grande differenza di classifica.
A fine partita Lorenzo ha parlato ai microfoni di Ubitennis, qui le sue parole in esclusiva.
Giovanni Pelazzo, Ubitennis: che cosa ti ha lasciato questa partita? Hai avuto un po’ di difficoltà a chiudere, ma alla fine lo hai fatto con una magia!
Lorenzo Musetti: “Sì, avevo giocato una sola volta con Luciano, quando eravamo molto piccoli: ha fatto un ottimo lavoro, è nella sua forma migliore e non aveva nulla da perdere. È partito veramente a bomba, io ho fatto un attimo fatica a trovare le misure all’inizio: c’era un po’ di vento e io ero lontano dalla palla soprattutto dal lato del dritto. Ho preso break con tre errori di dritto, ma l’atteggiamento sta facendo la differenza. Oggi mi sono sentito meglio di ieri. Il primo match con Meligeni è stato quasi perfetto. Oggi mi sono piaciuto molto al servizio, col quale mi sono tolto tante volte da situazioni complicate, come le palle break che lui non è riuscito a sfruttare nel secondo set, non permettendomi comunque mai di prendere il largo. Sicuramente è anche merito suo, ma io potevo essere più deciso. Nel complesso una partita che mi fa veramente piacere aver giocato e vinto in questo modo, soffrendo“.
Giovanni Pelazzo, Ubitennis: Domani sarà finale con Francesco, come due anni fa a Forlì. Da lì è un po’ cambiato il tuo 2022, vedi delle similitudini con questo torneo? Che ricordi hai di quella finale?
Lorenzo Musetti: “Ricordo di aver giocato malissimo tutti i match: in piena onestà, in confronto adesso sto giocando da dio. Feci fatica ad ogni turno, ricordo che vinsi ogni partita al terzo, lottando e vincendo con un po’ di esperienza. Dovevo difendere anche li i punti di Parigi, sono andato da testa di serie numero 1: si, molte similitudini, ma mi vedo sicuramente cresciuto rispetto a quel torneo. È sicuramente cresciuto molto anche Francesco: viene da una settimana bellissima a Roma, sta esprimendo un tennis molto importante, pesante, con servizio e dritto, quindi non sarò facile. Sono contento davvero per lui, siamo molto amici. Nel 2022 aveva avuto una stagione molto bella avvicinandosi alla top 100, poi ha avuto un momento di down e adesso sta rifacendo vedere il suo talento e le sue potenzialità. Sarà sicuramente un bel match“.
Roman Bongiorno, Ubitennis: In questo torneo nel tuo angolo non abbiamo visto Tartarini, ma solo Barazzutti. Come ti trovi solamente con lui? Cambia qualcosa per te?
Lorenzo Musetti: “Andremo tutti insieme a Parigi, come prestabilito. Simone aveva già girato tanto prima, aveva bisogno di un attimo di stop, ma era già programmato. Devo dire che sono entrambi molto comunicativi, forse Simone usa più i gesti, se devo trovare una particolarità, ma probabilmente perchè mi conosce da più tempo ed è anche per me più facile capirlo al volo. Mi sto trovando molto bene, loro due si sentono quotidianamente, stiamo facendo secondo me un bel lavoro che piano piano sta dando i suoi frutti, come questo torneo. A partire ovviamente dall’atteggiamento, che poi ovviamente influisce sul gioco. Per domani devo recuperare al meglio possibile, per avere le migliori energie“.