Il sabato del Piemonte Open Intesa Sanpaolo è ricco di emozioni, di grandi sfide e soprattutto di derby italiani. Da quello nei quarti tra Arnaldi e Darderi ai due in semifinale, ancora con Luciano protagonista – insieme a Musetti – e, prima di loro, Sonego e Passaro. Il perugino prosegue nel suo momento stellare e domina il padrone di casa: è un gran peccato che Francesco sia fuori di quattro posti dall’entry list delle qualificazioni del Roland Garros. In questo stato di forma, si meriterebbe indubbiamente di poterle almeno giocare.
Il suo avversario nella finale di domenica, in programma alle 14 (alle 12 quella di doppio tra Mies/Skupski e Heliovaara/Patten), sarà Lorenzo Musetti, che ha vinto un match molto tirato contro Luciano Darderi. Tra i due c’è un solo precedente, due anni fa nella finale di Forlì, quando il carrarino si impose in rimonta 2-6 6-3 6-2. Da quel momento entrambi spiccarono il volo e ottennero, nel 2022, i risultati migliori della carriera. Che sia di buon auspicio?
[WC] F. Passaro b. [4] L. Sonego 6-3 6-2
Inarrestabile. Sembra questo l’aggettivo più calzante per descrivere il momento da favola di Francesco Passaro, che onora come meglio non potrebbe la wild card concessagli dagli organizzatori e va fino in fondo al Piemonte Open. Il perugino impega poco più di un’ora per avere ragione di Lorenzo Sonego, apparso quasi spento, forse oppresso dalla pressione di giocare per la prima volta nel circolo in cui è cresciuto.
Pronti, via e Passaro è subito costretto ad affrontare due palle break, riuscendoci ed evitando di partire subito indietro. È un avvio di match non esaltante, intenso ed equilibrato almeno fino al 3-2 per il perugino. Nel sesto game il n°240 ATP approfitta del primo passaggio a vuoto di Sonego, che alla prima chance di break offerta capitola con un sanguinoso doppio fallo, che di fatto gli costa sulla palla break – e mette il naso avanti. Il n°240 ATP fa il suo e inizia ad alzare il livello al servizio, lasciando per strada appena un punto negli ultimi tre turni di battuta ed archiviando 6-3 la prima frazione in mezz’ora.
È proprio il servizio a fare la differenza tra i due anche nel secondo parziale, in cui Passaro alza il livello e non sbaglia più nulla. A Sonego non basta il 90% di prime in campo nel secondo set, perché i punti vinti sono meno del 50% (47%, contro l’87% del suo rivale). Il tanto pubblico presente sul Centrale dello Sporting prova ad incitare Lorenzo – e lo applaudirà tantissimo anche alla sua uscita dal campo – ma c’è poco da fare. Il n°4 del tabellone è in giornata no e non riesce a ribaltare l’incontro sotto gli occhi dell’ex coach Gipo Arbino, che per la prima volta a Torino è tornato ad assistere dal vivo ad un match del suo ex assistito. Passaro vola, vince 18 degli ultimi 20 punti della partita e si impone per 6-3 6-2 in poco più di un’ora.
[1] L. Musetti b. [5] L. Darderi 7-5 7-6(8)
La seconda semifinale mette in campo un livello di tennis decisamente più alto, anche se all’inizio sono quattro errori di dritto di Lorenzo Musetti – nel suo primo turno di battuta – a fare la differenza. Luciano Darderi vince i primi giochi dell’incontro (tutti a 30) e parte alla grande, salendo sul 3-0. Da quel momento, però, il carrarino inizia ad alzare il livello al servizio: nei successivi cinque game perderà appena cinque punti e, nel quinto gioco, approfitta di un paio di errori del suo rivale. Anche Luli perde il dritto e, dal 3-1 40-15 e servizio, si ritrova improvvisamente sotto 3-3 0-40. Nel momento del bisogno, però, il n°54 del mondo ritrova il dritto, torna a fare i buchi e vince un settimo game splendido. Darderi spinge tantissimo con l’inside out, ma Musetti si difende bene, regge l’urto e alla fine sfonda.
Il 22enne nativo di Villa Gesell riesce a risalire dal 4-4 0-30, ma sul 5-5 capitola. Come suggeritogli anche da Corrado Barazzutti, il carrarino si fa più aggressivo e mette in difficoltà il suo connazionale, strappandogli nuovamente il servizio e chiudendo 7-5 un primo parziale di alto livello. Darderi rischia di capitolare subito anche ad inizio secondo set, ma risale da 15-40 e mantiene la testa del set. Sul cambio campo del 3-2 Luli si fa portare un caffé da un raccattapalle (che beve alla velocità della luce) e nel settimo gioco cancella un altro break point, caricando se stesso e il pubblico.
Dopo un passaggio non entusiasmante il match torna ad essere vivo, elettrico e spettacolare, ma non ci sono più chance in risposta per nessuno dei due. Si arriva così al tie-break, dove Musetti ha quasi sempre il controllo delle operazioni, ma fatica a chiudere. Merito, va detto, di uno straordinario Darderi, che con grande coraggio (e un pizzico di fortuna) salva quattro match point, pur non riuscendo però ad arrivare a set point. Dopo oltre due ore il n°29 del ranking sfrutta la quinta opportunità e vince 7-5 7-6(8) una semifinale tiratissima ed elettrizzante. Domenica, alle 14, sfiderà il suo grande amico Francesco Passaro.