Turno decisivo per le qualificazioni del Roland Garros diviso in due giorni: il giovedì vede un bilancio di due vittorie e una sconfitta per l’Italia. Volano nel main draw Giulio Zeppieri e Mattia Bellucci, cade invece Matteo Gigante. Ecco come sono andate le partite in attesa dei match del venerdì, che vedranno anche Andrea Vavassori e Francesco Maestrelli andare a caccia del tabellone principale parigino.
G. Zeppieri b. O. Virtanen 6-2 6-2
Sulla carta appariva piuttosto interessante la sfida che vedeva impegnato Giulio Zeppieri contro il giovane finlandese (numero 156 del ranking), Otto Virtanen. Primo parziale che ha visto dominare il tennista italiano, bravo a concedere solamente due game al classe ‘2001. Nel secondo set è andato in scena (piĂą o meno) lo stesso copione, con Zeppieri in fuga sul 4-1. Il 6-2 6-2 finale mette in evidenza tutto il predominio avuto – nel corso del match – dal tennista romano che si qualifica così al main draw dello Slam parigino.
G. Heide b. [28] M. Gigante 6-3 6-2
La posta in palio si alza, si gioca per un posto nel main draw. In campo due giovanissimi e talentuosi, entrambi classe 2002. Gustavo Heide, brasiliano e numero 174 del ranking ATP, cresciuto e forgiatosi sui campi in terra rossa del Sud America, ha grande confidenza su questa superficie, è un avversario davvero tosto. Dall’altra parte della rete, l’azzurro Matteo Gigante, numero 137 della classifica, un giocatore sicuramente più versatile e capace di adattarsi a campi diversi. Gigante, arriva a questo match dopo un secondo turno travagliato, nel quale ha battuto in rimonta il ceco Svrcina, in un incontro interrotto più volte causa pioggia. L’inizio è piuttosto convincente per il giovane brasiliano, attacchi decisi e discese a rete con annessi tocchi di fino; Gigante invece commette diversi gratuiti e cede il servizio nel terzo gioco. Heide apre dei piccoli spiragli ma l’azzurro continua ad essere poco preciso e a non sfruttare le chance avute, il brasiliano infatti, conquista agevolmente il primo set, col risultato di 6-3, ottenendo il break nell’ultimo gioco. L’avvio del secondo parziale è tutt’altro che di buon auspicio per l’italiano, che continua a non concretizzare nel momento opportuno ed inizia a spazientirsi per le occasioni mancate. Il nativo di San Paolo sale sopra la palla con un timing perfetto che annulla i colpi avversari; molto meno preciso invece, sulle palle corte, rimaste sempre alte e poco vicine alla rete. Nel sesto gioco del secondo set l’azzurro gioca un pessimo turno di servizio, arriva il break a 0 e Matteo sembra crollare psicologicamente. Le tre palle break concesse da Heide nel gioco successivo illudono l’azzurro, Matteo infatti termina la sua avventura a Parigi, ad un solo passo dal main draw, col punteggio di 6-3 6-3 in favore del brasiliano.
M. Bellucci b. A. Moro Canas 3-6 6-2 7-6 (10-7)
Due turni di qualificazione niente male per Bellucci, manca ancora un ostacolo per arrivare al tabellone principale ed è Alejandro Moro Canas. Il giocatore spagnolo, attualmente numero 190 al mondo, ha avuto degli incontri più agevoli e la condizione fisica potrebbe risultare determinante. Il servizio di entrambi è parecchio violento e preciso in avvio di partita, ma Moro Canas inizia a imprimere forza bruta su ogni risposta costringendo Bellucci a giocare praticamente la palla sui piedi. Tattica perfetta e break conquistato per lo spagnolo. L’azzurro soffre il ritmo forsennato imposto da Canas e il primo set scorre via rapidamente, con l’inerzia a favore del numero 190 del ranking, chiude infatti 6-3 il primo set. Bellucci vuole rimanere attaccato al match a tutti i costi, lotta alla grande e cerca di togliere le certezze ad un Moro Canas pressoché perfetto nella prima ora di gioco. Nel quarto game del secondo parziale lo spagnolo molla leggermente la presa, sparacchiando via un dritto e commettendo doppio fallo sul break point. Un entusiasmante Bellucci nel secondo set, gioca un tennis che non lascia scampo a Moro Canas, sofferente per il cambio di ritmo repentino da parte dell’azzurro, che non intende mollare una singola pallina. Secondo set dominato dall’italiano, che mette in cassaforte un 6-2, riscrivendo le sue sorti. Il terzo set si tramuta in una battaglia di nervi, nella quale i due si sfidano a chi esulta più forte. Il pubblico è fortemente coinvolto e l’arbitro, fa su e giù dalla sedia in continuazione. Il tie break deciderà il vincitore di questo scontro bellico. Lo spagnolo va avanti 4 punti a 0 ed il match sembra bello che andato, fino a quando Bellucci mette a segno 5 punti di fila, mostrando pacatezza e grande maturità . Vince 10-7 il tie break finale, in una partita di quasi 3 ore. Batte il suo avversario per 3-6 6-2 7-6 (10-7), prendendo ufficialmente parte al tabellone principale del Roland Garros.
GLI ALTRI MATCH – Per ciò che concerne la cronaca degli incontri, nel corso del primo parziale disputato fra il giapponese – numero 163 del ranking – Shintaro Mochizuki e l’argentino Facundo Bagnis (n. 119), sono stati numerosi i colpi degni di nota. Soprattutto quelli eseguiti da Mochizuki, che è riuscito così a portare dalla sua parte il primo set. Nel secondo set, però, Bagnis è stato costretto a ritirarsi (sul 6-4 2-0 a favore del giapponese) per un infortunio occorsogli alla gamba sinistra, consegnando – di fatto – le chiavi del match al proprio avversario. Prima qualificazione in assoluto al main draw della kermesse transalpina per Shintaro Mochizuki. Tutto facile, o quasi, anche per Hamad Medjedovic. Il giocatore serbo (numero 134 del ranking), classe ‘2003, ha regolato il francese Geoffrey Blancaneaux (n. 277 ATP) con il punteggio finale di 6-2 6-2, dimostrando una discreta soliditĂ al servizio. Davvero poca roba, invece, il match disputato da Blancaneaux. Il tennista parigino non è riuscito a risalire la china di una partita che lo ha visto spesso in grande difficoltĂ . Sia col dritto che nel gioco sottorete. Una gara scoppiettante, invece, quella disputata fra il tennista britannico – numero 181 del mondo – Billy Harris ed il giocatore monegasco (n. 116), Valentin Vacherot. Primo set ad appannaggio di quest’ultimo, lesto a sfruttare le occasioni arrivategli durante il tie-break. Troppi gli errori commessi da Harris in fase d’attacco. Nel secondo set il britannico sembra approcciare decisamente meglio all’incontro, portandosi subito in vantaggio di un break. Epperò, Vacherot non si arrende e la gara si muove su delle coordinate di grande equilibrio. Ad ogni modo, il 7(7)-6(2) 7-5 finale a favore del monegasco, probabilmente, rappresenta l’epilogo piĂą giusto per un match ricco di emozioni.
Francesco De Salvin – Pietro Sanò