I Challenger hanno ultimamente preso l’abitudine di terminare di sabato, anche per dare l’opportunità agli atleti di spostarsi senza affanni verso l’appuntamento successivo. Capita così che il nostro consueto appuntamento ci veda già a commentare il quadro delle semifinali. Ed è con grande piacere che troviamo tra i protagonisti il nostro Riccardo Bonadio che al Challenger 50 di Augsburg (Germania, terra battuta) ottiene un risultato straordinario qualificandosi appunto per le semifinali, il suo miglior risultato dallo scorso mesi di agosto quando raggiunse lo stesso traguardo a Cordenons. E proprio ad agosto il tennista friulano dovrebbe ritirarsi dall’attività, come ha recentemente ribadito al Foro Italico. A noi personalmente dispiace tantissimo perché ne conosciamo la serietà e lo spessore umano e soprattutto siamo innamorati del suo gioco un po’ vecchia scuola, a partire da quel rovescio ad una mano da cineteca. Purtroppo il tennis di potenza di questi ultimi anni l’ha un po’ penalizzato e così, a 31 anni non ancora compiuti, ha scelto di iniziare ad allenare, ancora non sa dove ma la decisione pare non essere in discussione. Noi l’abbiamo stuzzicato chiedendogli se non fosse possibile un suo ripensamento, ma la sua risposta è stata netta: “Sono più deciso che mai”. E forse è proprio perché sta giocando a mente sgombra che arrivano i risultati (ricordiamo anche i quarti di finale a Barletta). Qui ad Augsburg ha dimostrato grande brillantezza, eliminando all’esordio il siriano Hazem Naw (n.345 ATP) con un severo 6-3 6-0. Poi ha proseguito fermando la corsa del 16enne mancino Diego Dedura-Palomero, di cui si dice un gran bene, col punteggio di 6-4 7-6(5). Ma Bonny aveva ancora voglia di stupire e nei quarti ha estratto dal cilindro una grande prestazione contro l’argentino Federico Agustin Gomez (n.318 ATP) che ha rispedito a casa col punteggio di 1-6 6-2 6-3. Nella giornata di venerdì troverà in semifinale il 20enne danese Elmer Moller (n.293 ATP), con la più che giustificata ambizione di andare a sfidare nell’ultimo atto il vincente del match tra Daniel Masur e Timofey Skatov, la prima testa di serie del torneo.
Gli altri azzurri in tabellone hanno fatto poca strada, a partire da Andrea Picchione che, proveniente dalle qualificazioni, ha perso all’esordio in tabellone (6-4 5-7 6-4) contro lo slovacco Norbert Gombos (n.547). Stessa sorte per gli altri due qualificati Luca Giacomini che si è arreso 6-4 7-5 al tedesco Lucas Gerch (n.382) e Luca Potenza che ha subito un fin troppo netto 6-1 6-0 dall’argentino Gomez.
Non hanno invece superato le qualificazioni Federico Iannaccone e Gianmarco Ferrari.
Al Challenger 75 di Skopje (Macedonia del Nord, terra battuta) hanno raggiunto i quarti di finale i nostri Marco Cecchinato e Alexander Weis.
Il Ceck ha superato 7-6(5) 6-1 il bulgaro Alexandar Lazarov, in tabellone con una wild card, e poi ha vendicato Federico Cinà battendo il rumeno Jianu con un netto 6-3 6-2. Alla fine si è fermato nei quarti dove ha trovato un Campana Lee (n.349) in stato di grazia che ha portato a casa il risultato in modo netto col punteggio di 6-4 6-2. Weis da parte sua ha dapprima battuto lo svizzero Johan Nikles (n.965), uscito dalle qualificazioni, e poi lo spagnolo Alvarez Varona (n.925), sempre in tre set e sempre in rimonta (4-6 6-4 6-2). Poi ha lottato con tutte le sue forze prima di arrendersi 6-3 7-6(5) al polacco Kamil Majcharzak (ora n.351 ma alla posizione n.75 solo un paio d’anni fa). Si diceva di Federico Cinà che, in tabellone grazie alla corsia preferenziale riservata ai migliori Juniores, ha perso contro il rumeno Filip Cristian Jianu (n.286), pagando la differenza d’esperienza e di classifica. Il 17enne palermitano in questa stagione è al suo terzo tentativo nei Challenger ed è sempre uscito all’esordio, accumulando però una preziosa esperienza che gli tornerà sicuramente utile quando dovrà convertire nei fatti tutte le previsioni che fin da piccolo l’hanno considerato un autentico predestinato.
Giovanni Fonio, reduce dalle semifinali all’ITF 25.000$ di Reggio Emilia, supera il primo turno a spese dell’olandese Nijboer per poi arrendersi al coreano Campana Lee col punteggio di 6-1 6-2.
Si ferma al primo turno Samuel Vincent Ruggeri contro il bosniaco Basic che lo batte 7-6(7) 6-1.