Guarda l’editoriale del direttore Scanagatta ⤵
Al Challenger 75 di Skopje (Macedonia del Nord, terra battuta) il 18enne austriaco Joel Schwaerzler (n.664) festeggia il suo primo successo superando in finale il polacco Kamil Majchrzak (n.351) col punteggio di 6-3 6-3. Il centrale del ‘Tennis Club Jug’, dove il vento che soffia a tratti solleva mulinelli di terra rossa, non vede troppo pubblico sugli spalti, colpa forse della scarsa risonanza mediatica dei protagonisti. Ma in questo caso bisogna proprio dire che gli assenti hanno avuto torto perché difficilmente il giovane mancino proveniente dal Voralberg rimarrà a lungo nel circuito Challenger. Devo confessare che anche noi siamo stati colti un po’ di sorpresa perché finora Joel era rimasto fuori dai radar, visto che da professionista si era limitato a vincere quattro ITF e a livello Challenger ha iniziato a giocare solo da poco più di un mese, ottenendo per altro un paio di quarti di finale (Tallahassee e Mauthausen). Alto ma non altissimo (188 cm), dotato di un servizio molto lavorato cui segue spesso un diritto a sventaglio che gli permette come minimo di prendere il controllo dello scambio. Si muove bene in campo e gioca a rete senza particolari imbarazzi. In sostanza il materiale su cui può lavorare coach Jurgen Melzer è di ottima qualità e non ci stupiremmo di vederlo presto al piano superiore. Intanto guadagna quasi 300 posizioni in classifica e sale al n.387, ovviamente suo nuovo best ranking.
Al Challenger 50 di Augsburg (terra battuta) la finale ha visto in campo il kazako Timofej Skatov (n.242 ATP) opposto al danese Elmer Moeller (n.293), che in semifinale aveva eliminato il nostro Riccardo Bonadio.
Partiamo subito da qui, così ci togliamo il dente. E’ davvero destino che Bonadio si ritiri dal tennis giocato senza aver mai alzato un trofeo Challenger? Qui in Germania sembrava ci fossero tutte le premesse per sfatare il tabù, ma la sua personalissima maledizione l’ha colpito di nuovo, prendendo le sembianze del 20enne danese Elmer Moeller. Si è deciso tutto nel terzo set, dopo che Bonadio aveva dominato il primo parziale e Moeller gli aveva restituito pan per focaccia nel secondo. Il terzo set che non iniziava benissimo per il tennista friulano che si ritrovava sotto 2-4, salvo poi ottenere un break a zero che lo rimetteva in corsa. E’ vero che nel game successivo si trovava a sua volta sotto 0-40 ma rimetteva le cose a posto con un parziale di sei punti a uno. E sul 5-4 otteneva un match point che avrebbe potuto regalargli la finale. Peccato che il danese si salvasse con un buon servizio e soprattutto con un gioco di contenimento che consisteva nell’alzare senza pudore altissimi pallonetti come nemmeno il peggior giocatore di club. Fatto sta che l’azzurro non trovava il bandolo della matassa e un po’ s’innervosiva, fino a perdere servizio e partita col punteggio di 3-6 6-2 7-5. Avrete capito che il giovane danese non sarà mai il nostro tennista preferito e quindi il giorno dopo abbiamo assistito alla vittoria di Timofej Skatov con malcelata soddisfazione. Il 23enne kazako ha vinto col punteggio di 3-6 7-5 6-3 e per lui è il secondo successo a livello Challenger, dopo la vittoria a Parma nel 2022. Con questo risultato rientra in top 200 dopo che un anno fa era arrivato al n.125.