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[2] J. Sinner b. C. Eubanks 6-3 6-3 6-4
La campagna verso il secondo Slam in carriera per Jannik Sinner parte con una vittoria che dà fiducia perché, seppur netta nel punteggio, è arrivata a seguito di tanti momenti di difficoltà superati brillantemente. Il n.2 del mondo batte 6-3 6-3 6-4 Christopher Eubanks, tennista atipico con i suoi 201cm e rovescio a una mano, spazzando via parecchi dubbi sulle sue condizioni fisiche. I movimenti laterali non gli hanno creato problemi (salvo in una circostanza sul 3-0 nel secondo set quando si è toccato subito l’anca dopo un dritto), e non è sembrato affatto che si trattenesse dal colpire alla massima potenza quando necessario.
I primi turni Slam dei top player in generale non vengono ricordati per prestazioni esaltanti, bensì servono per prendere fiducia con le condizioni di gioco (come ha ribadito ieri Djokovic in conferenza), puntando ad aumentare il livello col passare dei giorni. Ebbene, possiamo dire che questa sembra proprio l’intenzione di Sinner: ha vinto i punti che doveva vincere, ha regalato il giusto numero di colpi spettacolari, e non ha corso rischi fisicamente.
“Non ho dato il massimo ma procedo giorno dopo giorno e vediamo come va. Sono felice della bella vittoria di oggi. Fisicamente non sono ancora al 100% ma va bene così” le sue parole a fine match.
Eubanks ha infastidito l’azzurro in alcune circostanze ma la mancanza di costanza gli ha impedito di ambire anche solo a strappargli un set. Per il 28enne americano, alla seconda partecipazione al Roland Garros, si tratta della settima sconfitta consecutiva in questo periodo non felice per lui, la sesta sulla terra rossa. Fra poco ci sarà il suo terreno fertile, l’erba, con la pesante cambiale dei quarti di finale raggiunti lo scorso anno a Wimbledon.
Al secondo turno per il 22enne altoatesino invece c’è Richard Gasquet, attuale n.124 ATP, al suo ultimo Slam di casa alla 21^ partecipazioni che al primo turno ha superato Coric in una sfida dal grande coinvolgimento del pubblico dopo quasi 3 ore e mezzo. L’obiettivo di Sinner sarà farsi trovare pronto dal punto di vista mentale per una sfida che si preannuncia infuocata sugli spalti.
Il 38enne francese è un ex allievo di Riccardo Piatti, come Sinner, e il direttore Scanagatta ha chieso a Gasquet se qualche consiglio del suo ex coach potrebbe fargli comodo: “Non so se i consigli basteranno perché se gioca il suo miglior tennis, beh, è il favorito – ha ammesso Richard. L’ho già affrontato due volte, e sono state due ottime partite. Tre set giocati sull’erba ad Halle, e poi a Indian Wells. Due belle partite devo dire; lui è più forte di me, certo, ma ho giocato bene. Spero che sarà un grande ricordo per me, sarà incredibile sul campo centrale. Cercherò di sfruttare al meglio questa grande opportunità che mi viene data contro un giocatore è fantastico, eccezionale”.
Primo set: Sinner in controllo, Eubanks fa e disfa
Eubanks vince il lancio della monetina e sceglie di servire. Nel bene e nel male il protagonista della fase iniziale del match è proprio l’americano il quale, nel tentativo di prendere il controllo delle operazioni, incappa in tanti errori gratuiti (tra cui 3 doppi falli nei primi due turni di servizio) e Sinner non può che approfittarne per brekkare subito l’avversario. Il diritto di Jannik, sia in versione spada (accelerazione) che fioretto (smorzata), funziona alla grande, e anche dal punto di vista della mobilità non sembrano esserci troppi problemi: Eubanks cerca di muovere da fondo l’italiano che replica senza problemi, trovando soluzioni da applausi (spettacolare un rovescio vicino al paletto) che gli valgono il secondo break. 4-1 e servizio dopo 17 minuti.
A pochi seggiolini dal box dell’italiano (dove siedono anche Paolo Lorenzi, Filippo Volandri e Corrado Barazzutti) compare anche la tennista Anna Kalinskaya (oggi anche lei in campo contro la francese Burel), recentemente accostata a Sinner per una relazione tra i due.
Il dominio di Sinner termina presto, con evidenti meriti di Christopher che limita gli errori e inizia a torvare belle soluzione col suo rovescio a una mano, ingaggiando con l’avversario una vera e propria battaglia di rovesci. Jannik lascia per strada uno dei due break di vantaggio, ma è indolore perché ben presto ne arriva un altro che pone fine al set 6-3 dopo 38 minuti. Prima l’italiano trova un dritto vincente che lo porta a set point, e dopo l’americano incappa nel quarto doppio fallo del set.
Secondo set: la musica non cambia. Sinner concreto nei momenti che contano
Anche il secondo parziale parte in discesa per il numero due del mondo con un 3-0 tuttavia bugiardo, perché l’americano continua ad impensierire Jannik, soprattutto con le variazioni di rovescio. Sinner punta più sulla potenza centrale che sulle diagonali, scardinando pian piano la resistenza del n.43 del mondo, che si consola con la vittoria di uno spettacolare faccia a faccia a rete con tanto di sfida di guardi con Sinner. Il match prosegue con entrambi o tennisti che faticano a trovare continuità nelle loro giocate, e si arriva con Jannik al servizio sul 5-3 per chiudere il set. L’azzurro si complica le cose con un paio di errori – complici anche scelte tattiche azzeccate di Eubanks – e concede tre palle break. Le prime due le annulla con gli ace numero 5 e 6 del suo match, la terza con una prima vincente. Sul set point non potrebbe essere più cinico e dopo un’ora e 23 minuti sale 2-0 con un’accelerazione di dritto che non torna dall’altra parte.
Terzo set: Eubanks è duro a ‘morire’
Mentre i due tennisti riprendono le operazioni, il sole saluta definitivamente i presenti e il cielo inizia a rannuvolarsi. Gli organizzatori quindi decidono di iniziare le operazioni di chiusura del tetto (vista l’imminente pioggia) del Court Suzanne-Lenglen, un processo rapido e silenzioso che non disturba affatto il match in corso. Il break a zero nel terzo game indirizzo il match definitivamente dalla parte di Sinner, che comunque ha il suo bel da fare per annullare 5 palle break due delle quali nell’ultimo game.
Christopher annulla il primo match point in risposta sul 5-3 con un dritto vincente coraggiosissimo, impedendo così un risultato periodico. Sinner chiude poco dopo 6-4 (dopo 2 ore e 12 minuti) con l’ennesimo servizio vincente, vera arma di giornata.