Guarda il video-commento di Ubaldo Scanagatta e Vanni Gibertini ⤵
Le dichiarazioni di Jannik Sinner prendono tutti in contropiede. Dopo la vittoria in tre set nel primo turno contro Eubanks, Jannik Sinner si presenta in conferenza stampa. Le domande si focalizzano poco sul match, vinto 6-3 6-3 6-4 ma toccano principalmente il tema della sua condizione fisica. Jannik rivela non solo di esser stato tre settimane senza toccare la racchetta, ma di esser stato così male per diversi giorni a letto da non riuscire addirittura alzare.
Prima ha accennato brevemente alla partita, ai primi due set ben giocati, alle diverse pallebreak cancellate nel terzo set (cinque…). E Sull’atmosfera del Court Suzanne-Lenglen ha detto:
“Il campo è molto bello, era la prima volta che ci giocavo col tetto chiuso e sono contento. L’atmosfera era bella e c’era tanto supporto Cercheremo di alzare il livello per il prossimo turno e in generale sono contento di essere di nuovo in campo a competere”.
Sulle voci che lo accostano alla tennista Anna Kalinskaya, risponde alla domanda del collega del Corriere dello Sport Massimo Grilli che gli chiede: “Ci puoi qualcosa a proposito di queste voci che circolano riguardo alla tua vita…”
“Come sapete, non mi piace parlare della mia vita privata. Sto con Anna (Kalinskaya) quello sì – dice sorprendendo tutti gli astanti (presi in contropiede anche dal fatto che la sua conferenza stampa è stata anticipata e molti colleghi italiani erano assenti: è stato detto innumerevoli volte a ATP, WTA e ITF, che mentre i ritardi sono accettabili, gli anticipi invece mettono in gravi difficoltà chi non può stare a disposizione 12 ore su 12...) Ma manteniamo tutto molto riservato. Mi conoscete: più di così non parlo”.
Sul rientro dopo il periodo di stop
“Difficile quando non puoi scendere in campo. Sono stato ammalato per parecchio tempo e la cosa mi ha aiutato in un certo senso a non pensare al tennis. Sono stato tanto tempo sdraiato nel letto perché non riuscivo neanche a uscire di casa. Ho perso un po’ di massa muscolare, che per me è importante. Ci metto tanto a rimettere su massa e la perdo velocemente. Ma giorno dopo giorno mi sento più forte. Cerchiamo di prendere la partita del torneo come un tipo di allenamento; domani prenderemo più ritmo nei colpi per stare ancora meglio in campo dopodomani (contro Gasquet, secondo turno)”.
Sull’anca rispondendo al direttore Scanagatta che aveva notato come lui se la fosse toccata con un certo fastidio dopo aver sbagliato un dritto in corsa…dopo un’ora e 50 minuti di gioco:
“L’anca sta bene. Non c’è nessun movimento che mi procura dolore. I muscoli vanno solo un po’ risvegliati. Non abbiamo avuto tutto il tempo per allenare tutto il corpo dopo tre settimane di stop completo. Quando riparti non puoi andare al massimo. Sono contento come di come ho servito, ho fatto per la prima volta dei punti qui 5 giorni fa. Spero che con il passare dei giorni di fare dei progressi, ma per ora sono soddisfatto”.
Sulla prossima partita con l’enfant du pays Richard Gasquet, 38 anni e alle 21ma partecipazione al Roland Garros, n.124 ATP – giocheranno quasi certamente sullo Chatrier in sessione serale mercoledì –
“Non vedo l’ora. Sarà una partita molto dura. Giocare contro qualsiasi giocatore francese qui è molto difficile. Soprattutto contro Richard, perché ha un grandissimo seguito qui.
. Gasquet ha dato tantissimo per lo sport. È bello vederlo in campo. Ha ancora così tanto talento, quindi dovrò essere al meglio se voglio vincere.
Cercheremo di allenarci bene domani, per creare la fiducia per dopodomani“.