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In una terza giornata contrassegnata dalla pioggia i tetti retrattili del Philippe Chatrier e quello, nuovo di pacca, del Suzanne Lenglen hanno consentito perlomeno lo svolgimento naturale del programma sui due campi principali del Roland Garros. Sul Centrale il finalista delle ultime due edizioni Casper Ruud ha esordito agevolmente nel torneo eliminando il qualificato brasiliano Felipe Meligeni Alves con il punteggio di 6-3 6-3 6-3 mentre sul Lenglen il beniamino di casa Arthur Cazaux dopo aver scatenato il suo tennis brillante nel corso della prima ora di gioco ha ceduto in quattro set all’argentino Tomas Martin Etcheverry.
[7] C. Ruud b. [Q] F. Meligeni Alves 6-3 6-3 6-3
Esordio sul velluto per la testa di serie numero 7 Casper Ruud, che ha superato in tre comodi set il qualificato brasiliano Felipe Meligeni Alves (26 anni, numero 137 del ranking ATP) con il punteggio di 6-3 6-3 6-3 in un’ora e 55 minuti di gioco. Il finalista delle ultime due edizioni, alla quinta vittoria consecutiva sul circuito (pochi giorni fa ha infatti conquistato a Ginevra il 12esimo titolo della sua carriera), ha controllato il gioco e il punteggio dall’inizio alla fine, senza mai cedere la battuta nel corso di tutto l’incontro (una sola palla break concessa, 89% di prime palle in campo, 80% di punti vinti con la prima, 88% con la seconda). Il norvegese ha giocato un match solido e attento (23 colpi vincenti a fronte di 18 errori gratuiti), mettendo a freno l’entusiasmo di un Meligeni Alves alla prima match della vita in un torneo del Grande Slam. Ruud, che al prossimo turno affronterà il vincente della sfida tra Davidovich Fokina e Vacherot, rafforza così la sua candidatura ad un ruolo da protagonista nel torneo.
[28] T. M. Etcheverry b. A. Cazaux 3-6 6-2 6-1 6-4 (ha collaborato Andrea Mastronuzzi)
Tomas Martin Etcheverry (24 anni, numero 29 del mondo) si complica la vita nel finale di partita ma alla fine si qualifica per il secondo turno del Roland Garros dopo aver sconfitto in quattro set Arthur Cazaux (21 anni, numero 77 del ranking ATP) con il punteggio di 3-6 6-2 6-1 6-4. Il padrone di casa, che non disputava una partita ufficiale dal 15 aprile quando una distorsione alla caviglia gli impedì di proseguire il match di primo turno con Arnaldi a Barcellona e in generale di dare continuità al suo strepitoso avvio di stagione, è partito alla grande, sorprendendo il suo avversario con un tennis brillante e propositivo, spinto dall’energia del pubblico francese e dall’entusiasmo del rientro in campo. Etcheverry (che qui a Parigi difende la pesantissima cambiale dei quarti di finale raggiunti nel 2023) dopo una prima ora di gioco dominata dal rivale, ha lentamente ed inesorabilmente preso il controllo delle operazioni, spezzando il match grazie ad un parziale di 14 game a 3: 6-2 6-1 2-0. Le gambe di Cazaux, reduci da una lunga inattività, sembravano diventate improvvisamente pesanti e l’argentino dominava di conseguenza gli scambi da fondocampo, concedendo le briciole nei propri turni di battuta. Nel quarto set, quando sembrava tutto apparecchiato per un finale scontato, la bolgia di casa e del campo più caldo di tutto il circolo ha di fatto riaperto la partita, trascinando Cazaux verso una rimonta ormai insperata: il francese, dopo aver rimontato il break di svantaggio (3 pari), non è però riuscito a completare il lavoro, regalando una serie di errori gratuiti e banali (nel settimo game ha commesso ad esempio ben due doppi falli). Etcheverry ha stretto i denti e si è salvato in qualche modo nel corso della bagarre finale (quattro break consecutivi, tanta tensione e qualche unforced error di troppo) difendendo finalmente il proprio turno di battuta sul 5 a 4 dopo aver annullato l’ennesima palla break. L’argentino- che lo scorso sabato ha perso una finale crudele a Lione con Giovanni Mpetshi Perricard– al prossimo turno sfiderà il vincente della sfida tra Rinderknech e la wild card australiana Walton.
[11] A. De Minaur b. A Michelsen 6-1 6-0 6-2 (Margherita Sciaulino)
Alex De Minaur chiude un primo turno senza storia contro il giovanissimo Alex Michelsen 6-1 6-0 6-2 in meno di due ore di gioco. L’australiano ha cominciato il terzo set lasciando appena un game nei due precedenti parziali allo statunitense di 19 anni, praticamente Michelsen non è stato in grado di giocare. Difficile dare tutti i meriti a De Minaur, considerando che il numero 60 del ranking ATP è passato da 11 a 13 errori non forzati nel secondo parziale, tenendo poi la media di 12 nel terzo set. Se nei primi due parziali Michelsen non era riuscito a conquistare neanche una palla break, nel terzo può almeno dire di esserci riuscito una sola ed unica volta. Il problema però, è che dall’altra parte, De Minaur, aveva ancora un doppio un game di vantaggio. Nel loro primo incontro sulla terra battuta, si può dire che un vero match, non c’è mai stato. Una differenza abissale in tutto: dai punti tenuti con la prima di servizio (76% contro 47%), ai punti vinti in risposta alla seconda (70% a 33%). Più del doppio dei colpi vincenti, così come dei punti giocati a rete da De Minaur e solamente sempre tante palle break da salvare per lo statunitense classe 2004. Inaspettato però che Michelsen perdesse in maniera così netta, dopo quanto era successo negli ottavi di finale a Los Cabos di febbraio. L’americano si era imposto 2 set a 0 su De Minaur, giocando con una personalità ben diversa. Forse la terra rossa non è ancora la superfice di Michelsen. O forse, l’età ha giocato un brutto scherzo in un torneo importante come l’Open di Francia. Ma con un totale di 52 punti su 143, Michelsen ha dimostrato di non essere ancora pronto per il tabellone principale di uno slam. O perlomeno non per avversari del calibro di De Minaur che oggi, ha letteralmente passeggiato da un lato all’altro del Court Simonne-Mathieu.