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Straordinaria normalità. Oramai Flavio Cobolli si sta abituando al suo status di top player consolidato. In pochi mesi è arrivato un salto considerevole che l’ha portato sempre più su in classifica. E ciò migliora di settimana in settimana. Gioca i grandi tornei per la prima volta e sembra quasi già un giocatore rodato, di esperienza e di carattere consolidato. Eppure, Flavio è agli inizi della sua carriera. Al primo turno del Roland Garros ecco l’ennesima prova di quanto appena scritto. Vittoria in quattro set su Hamad Medjedovic. Con la testa già al prossimo match, che lo vedrà sfidare Holger Rune, l’azzurro si è presentato in conferenza stampa per rispondere alle domande dei giornalisti. Qui sotto le sue dichiarazioni.
D: Flavio, partita eccezionale, soprattutto quando hai avuto match point nel terzo e poi sei riuscito a reagire alla grande.
Cobolli: “Sono molto contento della partita sotto tutti i punti di vista. È stato un match duro, però credo di esserne uscito bene. Sono felice per la prestazione in generale e ora sono pronto per la prossima battaglia”.
D: Contro Rune cosa ti aspetti?
Cobolli: “E’ un giocatore estremamente forte, quindi dovrò fare una partita perfetta. Sono sicuramente pronto: fisicamente e tennisticamente mi sento bene. Il torneo di Ginevra mi ha dato tanta fiducia (sconfitto in semifinale dopo aver avuto match point con Casper Ruud, ndr). A me piacciono le battaglie e questa sicuramente lo sarà”.
D: Hai fatto enormi progressi: tante smorzate, grandi scatti. Che dici?
Cobolli: “Sto lavorando bene fuori dal campo e ciò mi aiuta a esserlo quando serve in partita. Una delle mie qualità migliori è sempre stata quella di essere un giocatore esplosivo e veloce. Quindi, contro giocatori del genere (Medjedovic, ndr) mi aiuta ad agganciarli e non fargli fare quello che vogliono, ovvero il vincente facile”.
D: Hai pizzicato un sacco di righe, lui si è preso un po’ male a un certo punto.
Cobolli: “Le righe fanno parte del campo (ride, ndr)! Sono un cecchino”.
D: C’era anche tua madre in tribuna, che mi ha detto di aver visto poche partite tue dal vivo.
Cobolli: “Sì, si era messa in testa che portava male. Non è stata una scelta mia non vederla a bordo campo. Sicuramente ora che c’è mi fa molto piacere. Forse adesso sta cambiando idea. Siamo tutta la famiglia e non capita spesso. C’è anche mio fratello e mio zio che è un vero appassionato. Purtroppo, manca la fidanzata, ma non è potuta proprio venire perché sennò sarebbe venuta qui anche lei molto volentieri”.
D: Il campo oggi era un po’ più lento. È stato un vantaggio per te?
Cobolli: “Abbiamo pensato a giocarla questa partita, perché con le palle un po’ più pesanti, come anche lo era il campo, sono riuscito a ottenere non una grossissima mano, ma almeno un piccolo vantaggio sì”.
Ubaldo Scanagatta: Hai servito molto bene, hai fatto un sacco di ace (13). Servi sempre così?
Cobolli: “Sto lavorando molto sul servizio con l’obiettivo di alzare le mie percentuali. Credo di aver subito solamente uno o due break oggi; quindi, è stata decisamente una partita molto buona da questo punto di vista”.
D: Cosa ti ha detto papà dopo la partita?
Cobolli: “Sinceramente è andato a fare i complimenti ad Hamad (sorride, ndr). Poi si è chiaramente congratulato anche con me, perché stima molto Medjedovic e pensa sia veramente un ragazzo molto forte nonostante la sua classifica”.
D: Ora che hai più esperienza hai cambiato qualcosa quando ti avvicini a questi grandi eventi?
Cobolli: “Non in particolare, però sto lavorando sicuramente meglio in fase di recupero dopo le partite, in fase di prevenzione e atleticamente sto facendo molti progressi perché mi alleno anche di più rispetto a quanto facevo prima. Sta venendo comunque tutto naturale”.
Vanni Gibertini: Da questo torneo hai un nuovo sponsor tecnico (On), che ha una squadra un po’ più piccola – ci sono meno giocatori – ma è comunque importante e ha un testimonial di alto profilo (Federer). Hai per caso avuto modo di parlare con lui o con membri del suo team?
Cobolli: “No, non ho avuto ancora questo onore, però vestire questo marchio è qualcosa di grande. Sono molto orgoglioso di questa nuova collaborazione. Ora spero di ripagare la fiducia che mi hanno dato”.
D: Stai bruciando le tappe. Un’altra vittoria e sarai in top 50. Hai qualche obiettivo in particolare in questi termini?
Cobolli: “Non abbiamo mai parlato di classifica e di obiettivi. Stiamo cercando semplicemente di fare le cose sempre meglio, passo dopo passo. Non mi piace seguire una scaletta o degli obiettivi ben chiari. Preferisco lavorare e vedere quello che mi dà il campo”.
D: Come vivi questo momento di successi? In pochi mesi è proprio cambiata la tua prospettiva.
Cobolli: “Quando vado a casa sto con la mia ragazza, sono sempre io. Solamente che sto giocando tornei più grandi e ora è sempre una prima volta per me. Mi dà grande motivazione ogni settimana scendere in campo. Sto riuscendo a ottenere grandi risultati anche grazie alla mia tranquillità e alla mia serenità fuori dal campo”.