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Il Roland Garros parte col piede giusto per il campione in carica Novak Djokovic. All’esordio sul Philippe Chatrier ha incontrato il beniamino di casa Pierre-Hugues Herbert, battendolo per tre set a zero in circa 2 ore e 30 di gioco. Match che avrebbe potuto riservare delle sorprese, Novak però è andato dritto al sodo, nonostante la sua condizione non sia ancora ottimale. Ad attenderlo, nel turno successivo, ci sarà lo spagnolo Roberto Carballes Baena, al quale non ha mai ceduto un set negli incontri precedenti. Il numero uno al mondo giunge dunque in conferenza stampa per rispondere alle domande dei giornalisti. Ecco le sue dichiarazioni.
D: Novak, dopo quello che hai detto l’altro giorno, vorrei chiederti se c’è stato qualcosa nella tua prestazione di oggi che ti ha portato a modificare le aspettative in un senso o nell’altro?
Novak Djokovic: “No, sono ancora convinto. Monte-Carlo, Roma e Ginevra sono iniziati molto bene per me. Le prime partite che ho giocato sono state ottime. Poi le seconde partite e le terze sono state diverse. Quindi non voglio esaltarmi troppo. Penso che sia stata una buona prestazione per me, solida. Naturalmente avrei potuto fare meglio, credo, nei giochi di risposta, ma anche a lui va riconosciuto il merito di aver servito molto bene. Il suo kick è straordinario. Onestamente, uno dei migliori servizi in kick che abbia mai affrontato. Ha un grande talento, sa mischiare le carte in tavola. Può venire a rete, ha una buona mano. Nei momenti in cui contava credo di aver giocato bene, ho disputato un ottimo tie-break e sono rimasto concentrato. Rispetto alle precedenti settimane dei tornei che ho giocato, mi sono sentito bene, meglio. Quindi sto andando in una direzione positiva. È solo l’inizio”.
D: Puoi darci un’idea del tuo livello di divertimento là fuori? Ti stai divertendo?
Novak Djokovic: “Onestamente, qui molto più di tutti gli altri tornei che ho giocato quest’anno, a parte l’Australia. Anche l’Australia è stata una sorta di battaglia in salita per quanto riguarda le mie sensazioni in campo. Anche in questo caso, si tratta di una sola partita. Quindi dobbiamo vedere come progredirò nel torneo, come si evolverà la sensazione. Ero concentrato, ero presente, Quindi sono soddisfatto della mentalità che ho avuto in campo. Questo era qualcosa che cercavo. E dove ti sentirai così, se non nei Grandi Slam? È una cosa che dico dall’inizio dell’anno e negli ultimi anni. Gli Slam sono quelli che mi fanno alzare dal letto ogni giorno sapendo che devo andare sui campi di allenamento. Quindi eccomi qui, spero di poter fare un’altra grande impresa”.
D: Ti abbiamo visto ieri allo stadio a guardare Nadal. Cosa puoi dire riguardo il suo gioco? Sembra che voglia continuare a giocare. Cosa puoi dire a proposito di questo?
Novak Djokovic: “Sì, sembra di sì. Penso che abbia giocato molto bene rispetto a quello che abbiamo visto nella sua prestazione a Roma e Barcellona. Credo che abbia giocato ad un livello superiore. Il secondo e il terzo sono stati molto combattuti. Avrebbe potuto facilmente vincere uno di questi due set, e forse la partita sarebbe andata in una direzione diversa. È stato un po’ sfortunato con il sorteggio, perché Zverev è in gran forma, ha vinto a Roma, e stava servendo estremamente bene. È difficile giocare contro Sascha quando sente così bene la palla. Ma è stato bello da vedere. Non ricordo l’ultima volta che ho visto un set di un incontro dal vivo a questo livello, a parte le partite di Coppa Davis, ovviamente. È stato fantastico. Ho visto Iga e Alcaraz, volevamo avere un assaggio dell’atmosfera, di quel momento forse unico che potrebbe essere l’ultimo. Ma non sembra che sia così“.