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[1] I. Swiatek b. [PR] N. Osaka 7-6(1) 1-6 7-5

Match al cardiopalma quello tra la n.1 del mondo Iga Swiatek e Naomi Osaka, con la polacca che vince 7-6(2) 1-6 7-5 in tre ore, e estende a 16 le vittorie al Roland Garros e a 14 quelle in questa stagione sulla terra, includendo i titoli di Madrid e Roma. Un grande applauso però va in primis alla giapponese, che disputa un incontro praticamente impeccabile sia sul piano del gioco (sempre aggressiva e in pressione, 54 vincenti) che mentale (mai un gesto fuori posto, senza abbattersi), in quella che è la sua miglior prestazione dopo la maternità, e probabilmente la sua miglior partita su terra rossa in assoluto. Con l’unico dettaglio purtroppo fondamentale di non aver trasformato il match point sul 5-3 del terzo set.
Entrambe hanno parlato più volte in passato dei loro problemi legati a ansia e depressione, ma tutta la loro timidezza in questa sfida l’hanno lasciata fuori dal campo, dandosi battaglia con coraggio e senza risparmiarsi. Uscendo dalla loro confort zone (Iga venendo a rete nei momenti del bisogno, e Naomi provando qualche scivolata in più) hanno dimostrato cosa significa essere campionesse e perché sono loro le tenniste con più titoli Slam all’attivo, quattro a testa. (Non si affrontavano due tenniste con una bacheca così ricca dalla sfida delle sorelle Williams a Lexington nel 2020).
La differenza di rendimento su questa superficie per le due tenniste è netta ed è racchiusa in questo dato: Swiatek ha vinto più titoli su terra battuta (nove) rispetto a quanti ne abbia vinti Naomi Osaka su tutte le superfici (sette). E alla luce di ciò, la straordinaria prestazione di Osaka – frutto di un profondo studio tattico e una grande preparazione mentale – assume ancora più valore. Swiatek è riuscita a venirne a capo con grande tenacia, “nascondendosi” sotto il cappellino bianco e aspettando che passasse la mareggiata, sotto forma di vilente accelerazioni avversarie. Adesso ci sarà la vincente di Fett-Bouzkova (sospesa sul 6-1 1-0 per la ceca).
Primo set: Osaka lotta e ci crede ma al tie-break resta senza energie
Osaka vince il sorteggio e sceglie di servire. Scelta che si rivela azzeccata perché parte bene nel primo game, e a dirla tutta anche nel secondo dove si spinge fino a palla break. La giapponese prova a chiudere con un’accelerazione di dritto lungolinea che atterra fuori di pochissimo, e Iga, scampato il pericolo, passa al contrattacco. Il suo dritto, difficile da leggere, mette in difficoltà l’avversaria fino a portarla un break avanti, 3-1. Naomi comunque tenta una reazione rispondendo colpo su colpo, e quando lo scambio si scalda si assiste a un vero spettacolo. La pesantezza di palla di Osaka, quando è lei la prima a prendere il comando, crea problemi alla polacca che cerca di difendere il vantaggio ottenuto in apertura.
Nell’ottavo game, c’è un’altra palla break per l’ex n.1 dopo una profonda risposta, questa volta per andare 4 pari, e si sente anche un timido ‘come on’. L’inerzia si sta pian piano spostando verso Osaka che anche nei movimenti non sembra trovare troppe difficoltà su una superficie a lei mai stata congeniale. In ogni caso in generale, se la n.134 del mondo recupera la n.1 nel punteggio non può che esserci anche un piccolo aiuto da parte di quest’ultima, e questo caso non fa eccezione. Swiatek infatti inizia a sbagliare con troppa costanza (tanti dritto a rete) mentre Osaka fa fruttare il suo potente servizio, salendo addirittura sopra 5-4. Iga sente tutta la pressione del caso iniziando con un doppio fallo e proseguendo ancora peggio con un rovescio in rete. Osaka si spinge dunque fino a set point, giocato in maniera aggressiva e vanificato da un errore forzato di rovescio finito lungo.
Nell’inevitabile tie-break, nessuna delle due tenniste cede di un centimetro o decide di adottare uno stile più conservativo. No, si continua a battagliare a viso aperto, mentre sugli spalti si alza il coro “Iga Iga”. Purtroppo per Osaka, prendersi più rischi significa anche rischiare di sbagliare di più, e questo è quanto le capita: la polacca approfitta delle accelerazione imprecise dell’avversaria e vince il primo set 7 punti a 1 in 66 minuti.
Secondo set: Osaka travolge una passiva Swiatek
Nonostante il pesante passaggio a vuoto nel tie-break, Osaka non diminuisce l’intensità del suo tennis e soprattutto non mostra nessun cedimento mentale, cosa che ci si sarebbe potuto aspettare visto quanto vicina era andata al traguardo nel primo set. Invece a crollare di schianto è Swiatek, a volte quasi immobile di fronte alle accelerazioni di Naomi. Siamo abituati a vedere lei infliggere parziali pesanti alle sue avversaria ma questa volta è lei a incassare una batosta. Swiatek contro Osaka infatti subisce il 15° 6-1 a livello WTA, il secondo al Roland Garros dopo quello contro Halep negli ottavi del 2019 dove perse 6-1 6-0, il quarto sulla terra rossa e l’ottavo a livello slam.
Terzo set: dramma sportivo e spettacolo assicurato
L’esaltante livello di Osaka non cala nel terzo, dove tuttavia la giapponese parte a rilento concedendo due palle break (complici uno smash steccato). La polacca comunque non ha neanche il modo di approfittare del regalo perché non riesce a rispondere alle prime vicine ai 190 km/h dell’avversaria. Più passa il tempo e più Osaka sembra giocare su una nuvola. Ogni suo colpo sembra potersi trasformare in un vincete… e spesso è così.
Un altro grande ostacolo, Osaka lo supera nel terzo game quando recupera da 0-40 annullando in totale cinque palle break. Swiatek sempre più in stato confusionale, mostra persino qualche segno di nervosismo dandosi dei colpi sulla gamba e segno di poca lucidità fermando uno scambio anzitempo. Mentre la pioggia inizia a cadere con ancora più insistenza creando un rimbombo sul Philippe-Chatrier, sul campo piovono bordate da fondo messe a segno da Naomi. Gran parte del pubblico ormai è in favore di Osaka e cercano di spingere al successo la giapponese, che arriva a match point sul 5-3, ma la polacca tiene bene sulla diagonale di rovescio. La tensione toglie un po’ di lucidità anche a Osaka che torna a commettere qualche errore di troppo, tanto da concedere il break che riporta on serve il parziale, da 5-2 a 5-5.
Con un dritto in uscita dal servizio Naomi annulla la palla break del definitivo ribaltamento, che tuttavia arriva poco dopo a causa di un sanguinosissimo doppio fallo che manda Iga al servizio 6-5. Il braccio di ferro – sia sugli spalti da parte delle due fazioni delle tenniste, sia sul campo – si risolve con un game agevole tenuto dalla numero 1 che può celebrare (7-6(2) 1-6 7-5) il secondo successo su tre sfide contro Osaka, in quella che si spera possa diventare una ricca rivalità per gli anni a venire.