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[30] L. Musetti b. G. Monfils 7-5 6-1 6-4
Nella seconda serata consecutiva che il Roland Garros 2024 dedica a un grande giocatore di casa avviato verso la fine della sua splendida carriera, a brillare è di nuovo un italiano. Se mercoledì sera tutti ci aspettavamo il successo di Sinner al cospetto di Richard Gasquet, maggiore equilibrio prometteva, nonostante il pronostico pendesse a favore del tennista italiano, la sfida di giovedì tra Lorenzo Musetti e Gael Monfils – vinta dall’italiano 7-5 6-1 6-4.
A giochi fatti abbiamo assistito ad un match in equilibrio solamente nella prima ora di gioco, durante la quale il saltimbanco francese di mille partite illuminate dal suo estro inimitabile ha spinto con il dritto per mettere nell’angolo l’italiano. Monfils ha caricato la platea e probabilmente illuso oltre ogni logica il pubblico dello stadio più importante, che ha ululato, senza mai eccedere in volgarità o antisportività, alle sue prodezze. Musetti ha saputo resistere con lucidità alla fisicità del francese, tenendolo sempre sulla corda con i suoi colpi da fondocampo e obbligandolo a spendere molto in recupero.
Monfils è giunto in fondo al set d’apertura un pochino appannato e ha perso l’undicesimo game, che lo avrebbe per lo meno introdotto al tie-break. Così non è stato, Lorenzo ha vinto il parziale e tutti hanno capito la piega che il match aveva appena preso. Musetti ha gestito con senno il resto della contesa, non distraendosi mai e praticamente eliminando dal gioco quasi tutti gli errori che aveva commesso nella prima frazione. Per lui c’è il terzo sedicesimo di finale a Parigi, dopo il 2023 con Norrie e il 2021 con Cecchinato; il 2024 avrà come contendente Sua Maestà Novak Djokovic, che in caso di sconfitta si sfilerà di fatto la corona. A favore di Sinner.
Primo set: Monfils crea ma sciupa e cede al dodicesimo game
Musetti approccia con coraggio la platea del Philippe-Chatrier che sospinge Monfils senza sosta: Gael sta bene e cerca con il dritto a uscire il rovescio del tennista italiano. Lorenzo, come di consueto piuttosto arretrato quando staziona a fondocampo, apre il fianco ai cambi di direzione del transalpino con il dritto inside in; l’atleta di Carrara commette diversi errori non forzati rispetto all’anziano ma tiene il campo con personalità e reagisce positivamente ai momenti complicati dell’incontro.
Monfils toglie il servizio al rivale già nel terzo game ma Musetti gli rende la pariglia durante l’ottavo gioco; in seguito, nuovo botta e risposta immediato con due break e con parità a quota cinque. Musetti ritorna da due cadute con il proprio servizio e si rialza; non sta servendo bene e quindi soffre le incursioni del francese, ma sovente riesce a dettare le sue regole con il dritto a uscire. Monfils si gasa con alcuni recuperi degni della sua fama, ma non raccoglie per quanto corre. L’undicesimo game si rivela decisivo: Lorenzo serve e sale 40-0 con un tris di punti bellissimo e concluso con uno scambio a tutto campo che sigilla con la volée di dritto. Tutto sembra facile ma il suo rivale medita lo scherzo e strappa la parità con una risposta di dritto dal centro verso sinistra.
Musetti concede per due volte la palla del 5-6 al dirimpettaio ma riesce a sabotarne gli intenti spedendo uno dei suoi rovesci lungolinea dove non si può arrivare; Lorenzo sa soffrire, esce vincitore dal game e sull’abbrivio nel dodicesimo game toglie la battuta in soli quattro punti al francese: 7-5 in un’ora e sei minuti, quindici colpi vincenti per l’italiano.
Secondo set: il francese cala e lascia il campo all’italiano
Musetti ha diversi motivi per essere ottimista: ha messo in banca il primo set obbligando l’anziano rivale a un’ora di corsa; ha accettato di sbagliare qualche punto di troppo pagando pegno alle doti di contenimento del grande atleta francese, ma non ha mai perso di vista le consegne e ha mostrato il carattere necessario per non lasciarsi disturbare dall’atmosfera dell’arena schierata dalla parte opposta alla sua.
L’italiano ha pazienza e parte con il piede giusto anche nel secondo parziale, accorgendosi presto che le energie di Monfils hanno subito un drastico calo e Gael cerca qualche diversivo per accorciare gli scambi; il transalpino comincia a piegarsi in avanti appoggiandosi alla racchetta come a un bastone da passeggio e l’espressione del volto ne denuncia l’affanno. La testa di serie numero trenta sfrutta la palla-break del secondo game e strappa la battuta al rivale, osando addirittura la finta sullo smash per poi toccare la pallina con un colpo di volo appena accarezzato.
Le differenze di rendimento si amplificano a favore di Musetti, più fresco e propositivo, mentre Monfils deve rifiatare e cade spesso in errori dettati dalla poca lucidità e dall’impossibilità di sorprendere il tennista toscano. Lorenzo non trova resistenze e sale facilmente sul punteggio di 5-1; si reca in battuta e non si intristisce quando Gael si procura una palla-break con uno slice di rovescio monomane che sbatte contro il net ma lo oltrepassa quanto basta per rendersi irreperibile alla racchetta dell’italiano. Per l’evenienza c’è pronto il secondo ace della contesa, colpo che gli spiana la strada per la difesa del turno di battuta e la conquista della seconda frazione: solo quattro errori non forzati per l’italiano, lanciatissimo.
Terzo set: Monfils ritrova le energie ma il finale è ancora di Lorenzo
Musetti è in perfetto controllo e tiene con ordine di fronte al ritorno di Monfils, motivato forse più dalla volontà di evitare un altro risultato parziale molto duro che non da una reale fiducia nella vittoria. Gael parte benissimo con la prima palla, non concedendo che le briciole al carrarino e tenendo così due turni di battuta; Monfils cerca le variazioni di ritmo più idonee ad accorciare lo scambio e disegna un paio di dropshot di fine produzione. In frangenti come questi è ancora più evidente la maturità acquisita da Musetti, che prende respiri profondi e contiene con intelligenza gli ardori del francese. Lorenzo accetta la sfida a chi accarezza meglio la pallina e nel sesto game esce vincitore da uno scambio ravvicinato con una volée dorsale, per la quale chiede anche scusa. E fa 3-3.
Monfils si issa sul punteggio di 4-4 ma qui le forze lo abbandonano e gli consentono di fare suo solamente un punto, contro gli otto di Lorenzo che passa al terzo turno in due ore e undici minuti di partita.