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Jannik Sinner ha sconfitto Richard Gasquet 6-4 6-2 6-4 sotto i riflettori dello Stadio Philippe Chatrier e ha ottenuto la qualificazione al terzo turno del Roland Garros dopo 2 ore e 15 minuti di gioco. Una prestazione che lui stesso ha definito positiva in conferenza stampa, sottolineando però anche che ci sono degli aspetti su cui c’è ancora bisogno di lavorare in vista del prosieguo del torneo.
Grandi elogi anche a Gasquet e alla sportività mostrata dal pubblico francese, mentre la lotta alla prima posizione del ranking non è ancora nei suoi principali pensieri in questo momento.
D. Come analizzeresti la partita? Ci sono stati progressi rispetto al primo turno?
“Tutto oggi è andato meglio rispetto al match contro Eubanks, soprattutto penso di aver servito meglio nei momenti importanti. Gasquet è anche un giocatore che ti dà più ritmo e io ho sentito i colpi un po’ meglio, le mie percentuali sono state migliori. Sono molto contento di come si è comportato il pubblico: è stato un onore poter giocare in sessione serale, specialmente contro un giocatore come Gasquet. È stato importante aver vinto in tre set soprattutto perché ho giocato di sera: sono riuscito a chiudere prima di mezzanotte e ciò mi consentirà di dormire bene. Domani mi aspetta un giorno importante che sarà dedicato all’allenamento e al riposo”.
D. Al prossimo turno potresti incontrare Stan Wawrinka.
“Abbiamo giocato contro e ci conosciamo bene, quindi sapremmo cosa aspettarci qualora dovessimo affrontarci al prossimo turno. Sarebbe la prima volta sulla terra rossa e lui ha anche vinto in passato questo torneo: sarebbe certamente una sfida complessa. Tuttavia, come dico sempre, guardo più me stesso e ciò che devo migliorare. Oggi è stata una partita molto positiva, vediamo come andrà nei prossimi giorni”.
D. Ci pensi alla possibilità di diventare numero uno del mondo dopo il Roland Garros?
“Non ci penso molto, anche perché non posso fare più che allenarmi e cercare di vincere le mie partite. Sto seguendo gli altri incontri quando posso, ma cerco anche di riposare e di non pensare troppo a questo”.
Mario Boccardi