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Z. Zhang b. L. Sonego 7-5 3-6 6-1 6-4
Un match spalmato su due giorni e tre volte interrotto per pioggia vede il n.1 cinese Zhizhen Zhang vincere contro Lorenzo Sonego per 7-5 3-6 6-1 6-4 dopo 3 ore e 25 minuti.
“Un giocatore aggressivo – ha detto Lorenzo parlando del suo avversario. “Oggi ha servito estremamente bene a differenza mia. Mi è mancato tanto il servizio, soprattutto la prima. Poi sulla mia seconda era molto aggressivo e mi metteva subito pressione. Non sono riuscito ad essere incisivo con la seconda, e con tutta la pressione che mi metteva è andato a incidere anche sulla prima. Lì c’è stata la differenza tra noi due: lui ha messo molte più prime facendo molti più punti e io invece oggi no”. A fine match infatti Zhang vincerà l’80% di prime, contro il 65% dell’italiano.
Per l’immediato futuro, questo il programma del torinese: “Mi alleno. Poi salto Stoccarda, poi giocherà Halle, Eastbourne e Wimbledon”.
Primo set: si inizia mercoledì e si finisce giovedì
Zhang è un giocatore molto aggressivo che fa dell’esplosività uno dei suoi maggiori punti di forza. Lorenzo, a causa della pioggia imperversata su Parigi nella prima mattinata di mercoledì, si è scaldato indoor con Matteo Arnaldi. Dal punto di vista tattico, l’azzurro certamente tenterà di affidarsi al serve & volley più di quanto abbia fatto nel match di primo turno con Humbert per le condizioni pesanti e abbastanza scivolose del campo dove modificare la propria direzione di corsa oltre che estremamente complicato può rivelarsi pericoloso.
Un Court 12 così “stressato” dalle condizioni ambientali, che rendono sia il terreno di scontro che le palle decisamente preganti di peso sono condizioni di gioco che avvantaggiano maggiormente la grande facilità di spinta del cinese che la resistenza aerobica nel braccio di ferro prolungato del classe ’95 di Torino. Il ventinovenne piemontese inizia cercando di impostare lo scambio sulla diagonale bimane con utilizzo sistematico del back che però in questi situazioni atmosferiche diventa problematico giocarlo con profondità di gittata. Meglio, paradossalmente, rifugiarsi nella smorzata tra le varietà di soluzioni alternative da cui attingere, l’importante è evitare di eseguirla in uscita dal servizio – come accaduto spesso con Ugo – perché dalla trequarti campo Sonny possiede un diritto veramente efficacie e quindi converrebbe accelerare per costringere l’avversario a passare.
Altra chiave di lettura cruciale sarà la capacità di Lorenzo nel non dare punti di riferimento sulla seconda palla, soprattutto per non mettere in ritmo la risposta di rovescio di Zhang che da quel lato riesce a preparare rapidamente e trovare ribattute corpose. In tal senso, la soluzione al corpo potrebbe essere la più indicata per venirne fuori positivamente.
Il primo a soffrire in battuta è Lollo, nel suo secondo turno di servizio: più di 11 minuti di lotta con due palle break cancellate e 18 punti complessivi. Per ora la differenza sostanziale, anche se chiaramente i numeri sono ancora irrisori, è sul rendimento del secondo servizio. Da una parte il 60% del nativo di Shanghai, per l’allievo di Colangelo stiamo invece sotto il 30%.
Zhizhen non è un fulmine a prendere la rete, ma finora fin dalla risposta è stato in grado di mettere pressione sin da subito e comandare il punto gli permette di venire avanti e giocare comode volée sopra il nastro. Zhang, tuttavia, è quasi esclusivamente un giocatore fondocampocentrico per cui i limiti nella manualità dei colpi a volo sono ben evidenti, su questo piano il nostro è di almeno tre spanne superiore. Sul 2-1, anche il n.° 44 ATP si distrae in battuta commettendo un paio di gratuiti che riaprono il game dal 30-0 al 30-30. Alla fine, Sonego riesce a costruirsi la sua prima opportunità di break ma sulla seconda asiatica che pizzica la riga scaraventa a metà rete la risposta di rovescio nonostante i piedi in campo: una novità, quest’ultima, visto che sinora aveva assunto una posizione sempre piuttosto arretrata.
Questa fase della partita non è eccezionale sul piano puramente tennistico, tanti infatti sono gli errori commessi dai protagonisti. Sonego inciampa in quattro (come il numero totale di quelli commessi nel match di 1°T) diversi doppi falli in altrettanti turni di servizio, uno a game dopo il primissimo della sfida, e ciò non aiuta l’azzurro a tenere un turno di battuta in tranquillità. La sensazione è che Lorenzo abbia timore della risposta cinese, a tal punto da spingere la prima anche più del dovuto ed essere costretto a dover ricorrere a troppe seconde. Sarebbe utile affidarsi ad una prima magari più lavorata, un kick, ma quantomeno metterla in campo invece di ricercarne una piatta a tutto gas che però se non viene trovata porta Sonny sempre in un contesto di dipendenza.
Lo scambio in sostanza è sempre nelle mani di Zhang, e le difficoltà dell’italiano sulla seconda fanno il resto: alla quarta chance complessiva, la seconda del game, il cinese trova difatti il break spazza equilibrio: 4-3, ma ecco che giunge la temuta sospensione nonostante non abbia – ancora – cominciato a piovere. Le previsioni non prospettano nulla di buono.
Si riparte giovedì con il cinese che perde a freddo la battuta, ma sfrutta un passaggio a vuoto dell’italiano nell’undicesimo game per aggiudicarsi il set 7-5.
Passaggio a vuoto che costa l’intero match a Sonego
Nel secondo set le cose girano in favore di Sonego che ritrova la trama del suo gioco acquisendo più stabilità da fondo, e con un break nel sesto game torna in parità vincendo il parziale 6-3. Il cinese tuttavia, più impostato fisicamente, fa valere la sua maggior potenza di colpi prendendo il controllo degli scambi da fondo e, quando necessario, varia lo scambio con puntuali discese a rete. Sonego, che ha fatto un gran lavoro tatticamente col nuovo coach, in certi momenti mostra ancora un atteggiamento non troppo propositivo e Zheng prende il sopravvento anche nel punteggio.
“Le Interruzioni, i cambi di temperatura, di condizioni hanno reso la partita molto dura e difficile per tutti e due. In questo modo è difficile riuscire ad avere le idee chiare su cosa fare e sul come gestire le difficoltà che affronti. È stata una partita difficile dove ho giocato molto bene a tratti. Peccato per un piccolo calo che però è durato troppo e lì è girata la partita. Per il resto penso di aver lottato ed essermi divertito cercando di godermi ogni punto. Esco soddisfatto per quello che ho dato”.
Il calo di cui parla Lorenzo di fatto decide il match perché il n.44 del mondo si invola verso il terzo turno aggiudicandosi il terzo set 6-1 e partendo alla grande anche nel quarto set con un altro break. Sonego comunque non si dà per vinto e tenta una strenua rimonta, interrotta purtroppo dall’ennesimo stop per pioggia: “L’ultima interruzione non ci voleva perché la partita era cambiata di nuovo come nel secondo set. Sarebbe stato importante poter giocare perché sicuramente lui avrebbe sentito un po’ più di pressione dopo tutta la fatica accumulata. Andare a servire da stanco e con la tensione fai il doppio della fatica. L’ultima interruzione non mi ha aiutato perché lui ha ripreso di nuovo le energie ed è andato a servire più sereno e tranquillo”. Il numero 44 ATP alla fine si aggiudica il match per 7-5 3-6 6-1 6-4.