M. Arnaldi b. A. Muller 6-4 6-1 6-3
Qualche saliscendi, un paio di interruzioni per pioggia, ma niente che possa davvero impensierire Matteo Arnaldi. Il suo secondo turno al Roland Garros è filato via abbastanza liscio: vittoria per 6-4 6-1 6-3 sul tennista di casa Alexandre Muller – mai sfidato prima di questo incontro -, giustiziere di Luca Nardi all’esordio. Dopo Arthur Fils, quindi, secondo francese sconfitto consecutivamente per Matteo, in due ore e ventinove minuti di tennis veramente molto aggressivo e concreto, nonostante qualche sbavatura dovuta o alla sua fretta o a un momento di estasi casalinga del suo avversario.
Quest’ultimo, infatti, è riuscito a strappargli la battuta 3 volte, ma considerando le 21 palle break totali guadagnate, è stato davvero troppo poco. Più bravo invece Arnaldi, capace di convertire 8 dei 18 break point conquistati. Insufficiente la prova in battuta del transalpino, autore del 44% e del 46% di punti rispettivamente con prima e seconda in campo (Matteo 69% e 43%), mentre il numero 35 del mondo lo ha spesso spiazzato in momenti salienti con i suoi ace (11 a fine match). Gratuiti in numero simile per entrambi: 37 per il tennista di casa, 38 per Arnaldi, che però ha messo a referto 47 vincenti contro i soli 22 dell’avversario.
Prova quindi molto convincente per Matteo, quasi sempre in controllo della partita sul campo 6 dell’impianto parigino. Così come l’anno scorso al terzo turno il connazionale Sonego se la vide con Andrey Rublev – uscendone vittorioso –, quest’anno spetterà ad Arnaldi cercare di replicare quanto fatto da Lorenzo contro il russo. L’avversario sarà lo stesso e, alla prima volta nel terzo turno dello Slam sul rosso, Matteo darà tutto sé stesso per riuscire nell’impresa. Un anno fa sembrava impossibile, ma abbiamo ben visto che non è così.
Primo set: Problemi al servizio, pausa per pioggia, ma alla fine è Arnaldi il più concreto
Comincia come meglio non può fare Matteo Arnaldi nel suo match di secondo turno al Roland Garros 2024 contro il beniamino di casa Alexandre Muller. Il ligure si mostra subito molto incisivo in risposta, spingendo parecchio sul dritto, e conquista pronti via un break che gli può dare fiducia. La reazione del transalpino, però, è praticamente immediata, anche se in realtà è lo stesso italiano a complicarsi la vita con un paio di scelte non lucidissime. E tra una palla corta mal eseguita e un dritto troppo lungo, arriva il contro-break. Sul 2-2 è di nuovo il n. 35 del mondo ad avere tre occasioni per rimettere la testa avanti, ma vengono annullate dal suo avversario in modo più o meno brillante. Alla quarta, però, il 27enne francese viene chiamato in avanti con una smorzata e affossa in rete la demi-volée. Ancora una volta, dopo essersi portato avanti nel risultato, il nativo di Sanremo commette gli stessi errori palesati in precedenza e si fa recuperare.
Il set, evidentemente, non sorride al giocatore in battuta dal momento che, nel game immediatamente successivo, arriva un altro servizio rubato a zero da parte di Matteo, che nell’occasione mostra tutta la sua classe con una palla corta deliziosa e un passante al bacio. Sul 4-3 arrivano altri ‘problemi’ per il tennista ligure, che concede una serie di palle del contro-break al suo dirimpettaio anche a causa del primo doppio fallo e di tanti errori soprattutto sul lato del dritto. Al termine di un gioco durato più di dieci minuti ad avere la meglio è l’azzurro, anche se a quel punto il match subisce un’interruzione per pioggia. Pausa che dura ben ventiquattro ore obbligando i due a tornare in campo il giorno seguente.
È Muller a ripartire al servizio e, con un Arnaldi ancora un po’ contratto oltre che falloso con il dritto, lo tiene a 15 senza particolari problemi. Il tennista azzurro si trova poi sotto 0-30 e pare ancora a tratti imballato con i fondamentali. A seguire, si svegliano però finalmente i colpi: servizio e dritto in primis. Comandando gli scambi Matteo rimonta nel gioco e fa suo il set ai vantaggi: 6-4 in suo favore dopo cinquantatré minuti in campo.
Secondo set: Muller tenta la via dell’aggressività ma senza successo. Arnaldi detta il ritmo a meraviglia
Primo gioco che fila via liscio per il francese. Già dal secondo quest’ultimo si rende molto aggressivo in risposta. Arnaldi si fa sorprendere e offre tre palle break consecutive. La battuta, però, torna ad assistere il tennista sanremese che, complici anche alcuni errori del transalpino, si salva annullando un’ulteriore chance avversaria e rimane quindi in scia. Break mangiato, break subìto. Matteo gioca un game molto solido in risposta ed è lui a passare in vantaggio. Fatica Muller a reggere il ritmo dettato dall’azzurro: vincenti di dritto, di rovescio, al volo e pure una buona battuta catapultano il giocatore italiano sul 3-1. Rapidamente.
Tiene troppo bene lo scambio il nostro portacolori rispetto al tennista di casa. Quest’ultimo, cerca di porre resistenza al pressing dello sfidante, ma finisce sempre per sbagliare prima lui. Va da sé, servizio ancora ceduto e doppio break per Matteo. Con facilità, si giunge anche al 5-1 e presto Arnaldi chiude la contesa strappando per la terza volta nel parziale la battuta a un Muller incapace di trovare soluzioni adatte a contrastarlo. Basta mezz’ora scarsa di gioco ed è 6-1 per l’azzurro. Senza patemi.
Terzo set: Muller parte in testa, ma dopo un’altra interruzione per pioggia Arnaldi prende il sopravvento
Combattivo, il francese ce la mette tutta per salire sopra al suo avversario. Si procura palle break con un tennis meno falloso e più concreto: la prima non va, neanche la seconda, ma la terza gli vale il gioco d’apertura della terza frazione. In seguito, ci sono subito due break point azzurri per rimediare. Arnaldi, però, insiste con la smorzata senza avere successi e lascia così condurre il set al transalpino, che si porta avanti 2-0. Muller è sempre più aggressivo e anche nel terzo gioco lo dimostra arrivando a palla break. A questo punto, la pioggia torna a insistere sui campi parigini e, con i match degli altri campi già sospesi, l’arbitro è costretto a fare lo stesso sul numero 6. Non ci sono più le condizioni adatte per giocare.
Quaranta minuti di pausa e si torna nel rettangolo da gioco. Con palla break da fronteggiare Arnaldi parte come meglio non potrebbe: uno, due, tre ace consecutivi e scampa il pericolo. Il braccio del sanremese è decisamente più caldo rispetto al rientro in campo di un paio di ore prima. Ora spinge a più non posso vicino alle righe, con il dritto e con il rovescio e Muller, sorpreso, è costretto a cedere la battuta. Ora siamo in parità, 2-2. Arriva persino il sorpasso, con carattere, salendo in cattedra e tornando a comandare in lungo e in largo.
Gli equilibri sono totalmente ribaltati: il francese è in balìa del tennis soffocante dell’avversario che, nonostante qualche errore, lo brekka nel sesto gioco. Il settimo, poi, è quello del KO per il transalpino. Sei sono le palle break da lui conquistate; zero quelle convertite in un game dove si sono giocati ben venti punti. Le scorie di quanto accaduto non sono ignorabili per Muller che, ormai quasi innocuo, si arrende dopo due ore e ventinove minuti di gioco al quinto match point azzurro. Il punteggio è 6-4 6-1 6-3 per Arnaldi, autore di un tennis più corposo e continuo. Superiore. Ma basteranno queste armi per sconfiggere il prossimo avversario, Andrey Rublev?
Con la collaborazione di Fabio Barera