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E. Cocciaretto b. [17] L. Samsonova 7-6(4) 6-2
Capolavoro completato. Avremo sicuramente un rappresentante agli ottavi di finale del Roland Garros, e va senza dirlo che si tratta della meno attesa. Elisabetta Cocciaretto, data per spacciata già al primo turno, è arrivata addirittura al terzo, senza però voglia di fermarsi. E così contro il suo tennis ordinato e compassato, schedato sul non concedere ritmo, è caduta Liudmila Samsonova, seconda top 20 battuta in pochi giorni. Per la prima volta l’azzurra ottiene due vittorie così prestigiose nello stesso torneo, ma soprattutto per la prima volta raggiunge le ultime 16 in uno Slam. Meritatamente, senza farsi da prendere da fretta ed emozione, tornando vicinissima alla top 40, al n.43 WTA. Affronterà nella partita più importante della carriera Coco Gauff o Dayana Yastremska.
Primo set: Cocciaretto fa e disfa ma passa in vantaggio
Inizio sprint di Cocciaretto, che entra bene nel match coprendo bene il campo e rilasciando con frequenza palle profonde e alte che non concedono ritmo alla russa. I troppi errori di Samsonova sono il passaggio diretto al doppio break messo a segno dalla giocatrice azzurra, disciplinata e con molto ordine, brava a far pesare la maggior qualità di rovescio, consapevole che la pesantezza dal lato destro dell’avversaria potrebbe metterla in difficoltà. Andando avanti, trovando buone sensazioni al servizio, la tds n.17 recupera un break, mettendo in mostra quanto il suo gioco possa portare tanto e togliere ancor di più. Ma purtroppo i rischi, nonostante gli errori, a un certo punto pagano. Al momento di servire per il set Cocciaretto trema e regala il break a 0 andando fuori giri con il dritto che nonostante i miglioramenti apportati si conferma ballerino. Ma alla fine a tremare di più è quello della russa, che si spegne in mezzo alla rete sul set point che consegna il parziale a Elisabetta dopo un tie-break vinto 7 punti a 4 giocato con estrema cautela costringendo sempre l’avversaria al passo più lungo della gamba.
Secondo set: che forza mentale Eli! Samsonova non può che chiamare la resa
Cocciaretto non mostra solo un gran tennis, ma anche grande carattere. Samsonova, salita di livello in risposta nonostante ancora qualche sbavatura di troppo, si innalza a tre palle break. Brava l’azzurra a toglierle di mano l’iniziativa e con il servizio e tracciando bene lo scambio, riuscendo così ad uscirne per poi chiudere il game con un rovescio vincente. La differenza di braccio e classifica appare del tutto annullata. Sensazione confermata nel game appena successivo, con il break che arriva…ma a favore dell’italiana. Certo ancora una volta c’è una buona mano della n.17 del seeding, molto fallosa e incapace di rimanere a lungo nello scambio, ma è un merito senza dubbio di Elisabetta, che le impedisce di trovare un ritmo fisso da fondo. E di lì a poco questo disagio creato nella russa si rivelerà la vera chiave, insieme al dritto che spesso viene criticato ma che porta a tre match point nell’ottavo game. Lì Samsonova chiude con un doppio fallo la sua prestazione da dimenticare. Il cielo si tinge d’azzurro a Parigi.