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[21] F. Auger-Aliassime b. [15] B. Shelton 6-4 6-2 6-1 (a cura di Manuel Ventriglia)
Uno per ritrovare feeling con la terra rossa, uno per farlo sbocciare. La sfida inedita tra Felix Auger Aliassime e Ben Shelton, spalmata su due giorni, viene indirizzata subito verso il canadese nel corso del primo set. Nonostante sia l’americano il primo a prolungare il game ai vantaggi, è il numero 21 del mondo a piazzare il primo strappo rubando il servizio al rivale e portandosi agevolmente sul 3-1. Tanto basta perché i game corrono via rapidi fino all’interruzione per pioggia, in un momento delicato per Felix. Nel day after la mano del canadese non trema e chiude 6-4 il primo round. Lo statunitense non sembra rientrato benissimo sul Suzanne Lenglen e sembra abbastanza sfiduciato, con uno scoramento che inevitabilmente si riflette nello score. Nel game di apertura del secondo parziale è costretto già a rincorrere con il servizio in slice provvidenziale in due occasioni ma nulla può sulla terza palla break concessa, Felix è ancora avanti. Il nativo di Montreal non fa sconti e sa perfettamente cosa fare sfruttando il momento di debolezza dell’avversario. Sembra andare tutto male per il figlio di Bryant, servizio e dritto non funzionano ed è costretto ad incassare il doppio break. E’ il preludio ad un altro set in cascina per Auger Aliassime che in scioltezza scrive 6-2 per il 2-0. L’impresa sembra essere titanica per il classe 2002 che, come se non bastasse, è gravato da un problema al braccio che richiede l’intervento del fisioterapista. Tutto vano perché l’inizio del terzo set è la copia carbone del secondo, con il canadese che anche questa volta piazza il break in apertura. Se prima Ben ci credeva poco, ora per niente. Sotto 2-0, il game successivo che porta l’americano sarà l’ultimo del parziale perché, una ventina di minuto dopo, il rovescio di Auger non solo punisce la discesa scriteriata del rivale, ma vale il terzo break e cosa più importante sancisce il 6-1 che lo spedisce per la prima volta in carriera agli ottavi di finale del Roland Garros.
[11] A. De Minaur b. J-L. Struff 4-6 6-4 6-3 (a cura di Manuel Ventriglia)
Quello tra Jan-Lennard Struff e Alex De Minaur è un match che promette scintille già al pronti via entrambi i giocatori a lottare colpo su colpo per prendere il sopravvento. Il tedesco è il primo a schiacciare il piede sull’acceleratore, rubando il servizio al rivale in un game con 12 colpi. Se uno scappa, l’altro insegue con l’australiano che lo aggancia in maniera egregia, rimettendo le cose on serve sul 2-2. Quando sembra che l’equilibrio della partita possa reggere fino al risolutivo tie-break, ecco che a sorpresa il teutonico rompe nuovamente gli indugi sul 4-4. Una risposta vincente di dritto lo manda a palla break, che ha il sapore di un set point. Capitalizzata l’occasione, infatti, il numero 41 del ranking non ha problemi a rimanere Alex a 0 e firmare cinicamente il 6-4. Struff ci prende gusto e decide di colpire ancora nel terzo game, dando sfoggio di grande tenacia: tre bellissimi scambi prolungati con discese a rete annesse che lo vedono uscire vincitore e con un break in tasca. Il ragazzo di Sydney sembra risentirne, ed è costretto a fronteggiare un’altra palla break nel successivo turno al servizio. E’ proprio grazie a questo fondamentale, non una sua specialità, a venirne fuori con questo frangente ad essere la vera sliding door del secondo round. De Minaur passa da un ipotetico 4-1 a rientrare nei binari del set quando la volée del numero due di Germania atterra in corridoio, un errore che permette l’aggancio sul 3-3. Fioccano le occasioni da entrambi i lati ma questa volta è il numero 11 del ranking ad essere letale, sul 5-4 il nastro si porta via il dritto di Lennard e lo costringe a disimpegnarsi da due palle break. E’ attento sulla prima, mentre nonostante un maligno schiaffo al volo è costretto ad arrendersi al recupero prodigioso di De Minaur. Un altro 6-4 ma è 1-1.
L’australiano parte male in avvio di terzo set, subendo il break a freddo con il tedesco bravo a convertire la terza chance del game. Poco dopo è 2-0 Germania, con il teutonico bravo a consolidare il vantaggio nonostante sia costretto ai vantaggi. Tuttavia, a metà frazione, giunge prontamente il contro-break di Alex che a trenta concretizza il 3-3. E’ l’allungo propedeutico a rigonfiare l’autostima e la fiducia del demone, che difatti due game più tardi trova la zampata decisiva per conquistare il set: strappo sul 4-3 e turno di servizio tenuto a 15 per il 6-3 finale maturato in 40 minuti di gioco.
Ormai il flusso della sfida è completamente a favore di De Minaur che non a caso è il primo a rompere gli indugi nel quarto set: il giocatore aussie centra il break a quindici sull’1-1 per poi consolidarlo ai vantaggi cancellando due palle del contro-break (3-1).
Non succede più nulla sino all’ottavo game quando, come già accaduto pedissequamente sul 2-1, il figlioccio di Hewitt va dapprima in svantaggio 15-30 e poi 30-40. Ciononostante, non solo frantuma il break point in questione ma anche un’ulteriore opportunità di – contro – break materializzatasi nel prosieguo del turno di battuta australiano. Sfumate malamente le ennesime occasioni di scippo del servizio altrui, il tedesco ne ha convertite appena 3 delle 10 che si è costruito nel match, Struff “scioglie” (come si dice in gergo) subendo il settimo break della sua partita.
E’ 6-3 al termine di 2h58‘ di lotta a favore di Alex, che vola così agli ottavi Slam per settima volta in carriera: la prima sul rosso parigino. Nelle ultime tre stagioni, 2022-2023-2024, ci era riuscito sul suolo casalingo di Melbourne Park mentre due anni fa era stata la volta di Wimbledon. Tuttavia, il miglior risultato nei Majors rimane il quarto del 2020 allo US Open, dove comunque già aveva raggiunto il quarto turno l’anno prima.
[8] H. Hurkacz b. [PR] D. Shapovalov 6-3 7-6(0) 4-6 6-1
Per una volta niente quinto set, ma non preoccupatevi che un tie-break lo ha giocato. Prosegue il Roland Garros decisamente faticoso in termini di energie di Hubert Hurkacz, che raggiunge gli ottavi dopo una bella vittoria su Denis Shapovalov per 6-3 7-6(0) 4-6 6-1. Un incontro durato due giorni a causa dell’interruzione per pioggia sul già ampio vantaggio del polacco. Da venerdì a sabato è cambiato il palco, da uno di quelli esterni al Lenglen, ma non la musica: nonostante un terzo set lasciato andar via forse con troppa superficialità il polacco ha poi giocato al gatto col topo nel quarto con Shapovalov. Arriva così il secondo ottavo in carriera a Parigi per Hubi, che vi giunge con “soli” 9 ace abbelliti però dal 79% di punti vinti con la prima. Sfiderà Grigor Dimitrov o Zizou Bergs.
[23] F. Cerundolo b. [14] T. Paul 3-6 6-3 6-3 6-2
Un anno dopo torna agli ottavi del Roland Garros Francisco Cerundolo. Lo fa vincendo un’ottima partita in rimonta contro Tommy Paul, recuperando un set e un break di svantaggio per poi chiudere 3-6 6-3 6-3 6-2. Negli effetti una volta ripristinata la parità dei set l’incontro si è fatto in discesa per l’argentino, che dimostra di avere ottime sensazioni sulla terra parigina ammortizzando le accelerazioni e il tennis tutto vario e mai prevedibile dell’americano. Una buona resa al servizio, per quanto non eccelsa, è stata fondamentale per affermarsi in un incontro teso per i primi due set ma mai davvero spettacolare, come dimostrano i 92 non forzati in due. Numeri da migliorare per Cerundolo in vista del quarto turno, dove affronterà Djokovic o Musetti, nella speranza di migliorare la sconfitta per mano di Rune al quinto set lo scorso anno.
[10] G. Dimitrov b. Z. Bergs 6-3 7-6(4) 4-6 6-4
Si complica la vita molto più del dovuto, ma alla fine di classe e di esperienza la spunta Grigor Dimitrov su uno Zizou Bergs che ha dato l’anima e anche di più, gettando il cuore dove non riusciva a far fronte con la tecnica. 6-3 7-6(4) 4-6 6-4 il punteggio finale di un incontro che in realtà non è mai sembrato davvero scivolargli via ma in cui ha dovuto dare comunque il massimo sfoggio delle proprie qualità per staccare il pass degli ottavi per il secondo anno di fila. 33% di punti vinti in risposta alla prima, 49% alla seconda, dati da tenere in considerazione e semmai da migliorare in vista del match contro Hurkacz al quarto turno. Una partita che si giocherà domani, con un occhio speciale visto che chi la spunterà potrebbe poi vedersela in quarti eventuali con Jannik Sinner.
[12] T. Fritz b. T. Kokkinakis 6-3 6-2 6-7(4) 5-7 6-3
Al quarto turno del Roland Garros, per la prima volta in carriera, arriva anche Taylor Fritz. In maniera rocambolesca, rischiando seriamente di danneggiarsi con le sue stesse mani, trionfa su uno generosissimo Thanasi Kokkinakis. Dopo due set di vantaggio, e due set di smarrimento, il n.1 americano fa registrare un faticoso 6-3 6-2 6(4)-7 5-7 6-3 in 3h e 50 minuti per strappare un altro risultato che ne conferma i costanti miglioramenti sulla terra. Grande differenza fatta con la prima, dato che ha vinto l’80% dei punti quando l’ha messa in campo, impedendo spesso all’australiano di entrare nel ritmo dello scambio e di spingere da fondo. Alla fine emerge una vittoria di grinta e carattere, che proietta per il terzo Slam di fila Fritz alla seconda settimana. Al quarto turno affronterà Ruud o Etcheverry.
(Hanno collaborato Cipriano Colonna e Pellegrino Dell’Anno)