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Jannik Sinner ha fatto tutto secondo programma in questa prima parte del Roland Garros 2024. Ha tenuto tutti i tifosi e gli appassionati di tennis con il fiato sospeso fino a pochi giorni prima dell’inizio dello Slam parigino, ma alla fine ha dimostrato di aver recuperato dal problema all’anca e non ha avuto particolari problemi. Nove set vinti e nessuno perso: questo è il ruolino di marcia dell’altoatesino fino a questo momento contro Christopher Eubanks, Richard Gasquet e Pavel Kotov. Il suo prossimo avversario, però, è di quelli che nessuno vorrebbe mai incontrare, specialmente in Francia. Non tanto per la qualità del gioco, che comunque non gli manca quando si impegna al massimo, ma per l’imprevedibilità e l’insana follia che lo rende uno dei giocatori più ‘pazzi’ del circuito ATP.
Stiamo parlando, ovviamente, di Corentin Moutet, beniamino di casa e in grado tranquillamente di infiammare il proprio pubblico, degno erede – in tutti i sensi – del connazionale Benoit Paire. Il transalpino, che per la prima volta in carriera ha raggiunto gli ottavi al Roland Garros, si iscrive a quella cerchia di tennisti dalle grandissime doti tecniche e dalla manualità sopraffina, accomunati però dall’estrosità in campo. Quella che si è vista in Nick Kyrgios e, in misura minore, anche in Alexander Bublik e in Fabio Fognini. Il nativo di Neuilly-sur-Seine, classe 1999, è solamente l’ultimo a livello cronologico, ma ha tutta la carriera davanti e rischia di superare tutti gli altri a livello di follie. Anche perché, bisogna dirlo, i precedenti esistono e lo mettono già in una buona posizione.
Moutet e le sue indimenticabili follie
Detto che, conoscendo il personaggio, probabilmente anche a livello juniores avrà qualche precedente, i suoi comportamenti rivedibili sono cominciati nel 2022. A gennaio, ad Adelaide contro Laslo Djere, Moutet ha insultato il giudice di sedia, reo a suo dire di aver commesso un errore che gli è costato il set. Risultato: squalifica dal torneo. Un episodio che, unito al rischio di rissa inscenato mesi dopo con il bulgaro Adrian Andreev, gli è costato l’espulsione dalla Federazione francese (FFT). Altro giro ed altro regalo. Nel 2023, sull’erba di Newport, si rende protagonista di una delle scene peggiori contro John Isner: pallina lanciata fuori dallo stadio, servizio dietro la schiena – con tanto di errore e autocritica – e minaccia di strangolamento ad uno spettatore.
Le più recenti sono forse le meno deprecabili da un punto di vista dell’atteggiamento, ma decisamente le più divertenti. Al Mutua Madrid Open 2024 contro Juncheng Shang succede di tutto, dalla richiesta di un caffè all’arbitro (che poi gli arriverà dagli spalti) alla racchetta persa sul servizio nel tie-break decisivo. E ancora, a Roma durante il match contro Novak Djokovic gli suona la sveglia del cellulare, che si era dimenticato di disattivare prima dell’inizio della sfida. Così come contro Sebastian Ofner, nell’ultimo match disputato al Roland Garros 2024, dove è riuscito a servire 12 volte da sotto, con un’efficienza comunque del 75%.
La ‘gaffe’ su Sinner: “È numero due del mondo o qualcosa del genere, non lo so”
Intanto, nella conferenza stampa successiva al successo contro Sebastian Ofner, Moutet ha avuto modo di parlare proprio di Jannik Sinner: “Non è il mio obiettivo primario far impazzire gli avversari. Provo a fare il mio gioco. Con Sinner giocherò a modo mio. Non l’ho mai affrontato e non ci siamo mai allenati insieme. Quindi per me sarà la prima volta contro di lui, che è un grandissimo tennista. L’ho visto spesso giocare ed è molto aggressivo. È numero due del mondo o qualcosa del genere, non lo so. È uno dei migliori giocatori al mondo, forse il migliore in questo momento”.
Sulla qualificazione alle Olimpiadi, poi, il transalpino si è espresso così: “Mi sono qualificato alle Olimpiadi, appena ho saputo che si sarebbero tenute a Parigi sono diventate un mio obiettivo. È un sogno per me prendervi parte e incontrare altri atleti francesi. La prima cosa che ho pensato quando mi sono infortunato un anno e mezzo fa è stata: ‘Che brutto tempismo’”.