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Consapevolezza e fiducia. Sono queste le peculiarità più preponderanti emerse dalla press-conference tenuta da Jannik Sinner al termine della gara vinta contro il francese Corentin Moutet. Il match in questione, del resto, ha rappresentato un banco di prova oltremodo probante per l’atleta altoatesino. Soprattutto nel corso del primo Set. Adesso, il prossimo avversario del trionfatore dell’Australian Open 2024 si chiamerà Grigor Dimitrov. Sinner, però, è apparso piuttosto sereno circa il prossimo impegno che lo attende in quel del Roland Garros e sul suo stato di forma. Così come si evince dalle parole rilasciate in conferenza stampa.
Ciao Jannik. Com’è stato il match con Moutet?
“Beh, direi che è stato un match complicato, ricco di colpi imprevedibili. Mi ero preparato mentalmente, sapevo che sarebbero accadute cose diverse, ma nel primo set ho fatto qualche errore di attenzione. Lui ha iniziato molto bene, c’è stata qualche situazione che avrei dovuto gestire meglio ma posso essere contento di come ho reagito. Ero in difficoltà ma ho alzato il livello e questa la considero una lezione importante. Ero in difficoltà, quando perdi il primo set sei subito sotto nel punteggio. Volevo fare delle giocate anche se non mi sono riuscite nel primo. È stata una partita diversa giocata in una bella atmosfera. Abbiamo iniziato il torneo con qualche dubbio e ora siamo nei quarti. Fisicamente mi sento sempre un po’ meglio e spero di alzare ulteriormente il livello per il prossimo match. Sono i piccoli dettagli che fanno la differenza. Sono contento di come ho reagito sette break sotto dove ero in difficoltà.“
Lo scorso anno lasciasti Parigi dicendo “devo imparare a scendere in campo più felice”. Sei felice ora quando scendi in campo? Ti stai divertendo?
Sì, ovvio che sono felice di scendere in campo. Non giocherei a tennis, altrimenti. E’ uno sport che mi piace. Mi piace stare in campo e godermi qualunque situazione accada. Anche nei momenti di difficoltà. Giocare incontri serali, in un Grande Slam, sul centrale, è sempre un grande onore. Mi diverte. Così come mi piace trovare delle soluzioni diverse in campo.
Del resto tu ti sei ribattezzato “poker face”, nel senso che non lasci trasparire molto le emozioni. Quanto ti è servito dopo le difficoltà iniziali?
Beh, ovviamente, nel primo set, ero in difficoltà. Mi sono ritrovato subito sotto nel punteggio. Volevo fare delle giocate in cui non sono proprio riuscito nel primo set, dopo ho trovato un po’ meglio il ritmo. Diciamo che sì, è stata una partita un po’ più “poker face”, diversa, dove devi cercare di non farti influenzare troppo dal pubblico e dalla bella atmosfera che c’era. Mi sono divertito. Speriamo di partire con un buon ritmo nel prossimo turno.“
Nel prossimo turno troverai Grigor Dimitrov, che hai già incontrato in passato: quanto sei cambiato rispetto a quegli incontri?
“Rispetto al passato, sono maturato, ho fatto più esperienza e leggo meglio le situazioni in campo. A prescindere da ciò, con Dimitrov sarà dura, una gara diversa, perché è comunque un Grande Slam e ci sarà un po’ di tensione. Però, è proprio per quello che lavoriamo tanto: per essere in questa posizione e giocare partite del genere. Abbiamo iniziato questo Grande Slam con qualche dubbio, ora siamo arrivati ai Quarti ed io fisicamente mi sento sempre un po’ meglio. Vediamo cosa posso fare. Speriamo di poter alzare ancora di più il livello. Servire un po’ meglio e tutti quei piccoli dettagli che possono fare la differenza…”