Per celebrare lo storico traguardo di Jannik Sinner, ripercorriamo cronologicamente la scalata (durata sei anni e quattro mesi dal suo ingresso nel ranking) che lo ha portato a diventare il tennista più forte del mondo anche secondo i computer.
12 febbraio 2018 | entra in classifica al numero 1592 |
28 maggio 2018 | è numero 1197 |
27 agosto 2018 | entra nei primi 1000, al numero 891 |
24 dicembre 2018 | entra nei primi 600, al numero 551 |
25 febbraio 2019 | entra nei primi 400, al numero 324 |
22 luglio 2019 | entra nei primi 200, al numero 199 |
28 ottobre 2019 | entra nei primi 100, al numero 93 |
12 ottobre 2020 | entra nei primi 50, al numero 46 |
5 aprile 2021 | entra nei primi 30, al numero 23 |
19 aprile 2021 | entra nei primi 20, al numero 19 |
1° novembre 2021 | entra nei primi 10, al numero 9 |
2 ottobre 2023 | entra nei primi 5, al numero 4 |
10 giugno 2024 | diventa numero 1 del mondo |
12 febbraio 2018. Si tratta del primo lunedì nel quale possiamo trovare Jannik Sinner presente nel ranking ATP. L’altoatesino aveva solo 16 anni e 5 mesi ha conquistato il suo primo punto nel future Egitto F3 superando al primo turno l’indiano Aryan Goveas
28 maggio 2023. Sinner comincia la caccia alla top 1000 scalando quasi 400 posizioni in pochi mesi, attendandosi al numero 1197. Merito sopratutto del quarto di finale raggiunto al Future Italy F10, nel quale Sinner entrato da wild card, sconfisse i più esperti Moroni e Jacopo Stefanini, prima di cedere a Giovanni Fonio.
27 agosto 2018. Arriva l’ingresso in top 1000 direttamente alla posizione 891. Salto in classifica arrivato grazie alla prima finale a livello Future, nel torneo Italy F23 di Santa Caterina Valgardena. Finale poi persa con il tedesco Heller, in quel momento numero 397 ATP
24 dicembre 2018. L’ultimo ranking ATP della sua prima stagione a livello pro vede Sinner arrivare in top 600 alla posizione 551. Stagione cha visto il tennista altoatesino giocare anche i primi match a livello Challenger, compreso il primo successo arrivato ad Ortisei contro Luca Giacomini.
25 febbraio 2019. In neanche due mesi sono altre duecento le posizioni guadagnate da Sinner nel ranking ATP. A fine febbraio il tennista di San Candido fa il suo ingresso in top 400 alla posizione 324. Salto in classifica arrivato grazie al successo al Challenger 80 di Bergamo. Sinner, a 17 anni, conquista il primo titolo a livello Challenger, sconfiggendo lungo la strada due top 200, Quinzi e Caruso, per poi regolare in finale Marcora.
22 luglio 2019. Ecco l’ingresso in top 200, alla posizione 199. Sinner nell’aprile 2019 gioca il suo primo torneo ATP a Budapest, entrando come Lucky Loser. Conquista un’altra finale Challenger ad Ostrava per poi conquistare la prima vittoria a livello ATP agli Internazionali d’Italia, sconfiggendo in rimonta lo statunitense Steve Johnson. L’ingresso in top 200 arriva grazie ai punti conquistato all’ATP 250 di Umago, dove al primo turno batte Pedro Sousa.
28 ottobre 2019. Tre mesi dopo l’ingresso tra i migliori 200 al mondo, Sinner scala 100 posizioni nel ranking arrivando sino alla posizione 93. Una delle scalate più complicate dato che molti tennisti si arenano in quella zona di ranking. Negli Stati Uniti, Sinner si aggiudica il torneo Challenger di Lexington e poi supera le quali allo US Open, arrivando a giocare il primo main draw Slam della sua carriera contro Stan Wawrinka. La cavalcata di Sinner continua ad Anversa. In gara grazie ad una wild card, Sinner arriva sino in semifinale dell’ATP 250 belga, sconfiggendo Majchrzak, Monfils e Tiafoe prima di cedere ancora contro Stan Wawrinka.
12 ottobre 2020. In chiusura di 2019 Sinner conquista le Next Gen ATP Finals e poi il Challenger di Ortisei. Il 2020 è un anno difficile, la pandemia COVID-19, la sospensione del tennis giocato e il ranking parzialmente congelato, rendono difficile scalare la classifica. Sinner riesce comunque nell’ottobre 2020 ad entra in top 50, alla posizione 46 subito dopo aver conquistato i quarti al Roland Garros, persi contro Nadal.
5 aprile 2021. Sinner festeggia l‘ingresso in top 30 alla posizione n.23. Sinner a fine 2020 festeggia il primo titolo a livello ATP nell’ATP 250 di Sofia, sconfiggendo Pospisil in finale, diventando il più giovane tennista italiano a conquistare un titolo nell’Era Open. L’inizio di 2021 vede Sinner conquistare il secondo titolo all’ATP 250 di Melbourne nel derby con Travaglia. La top 30 arriva in seguito alla prima finale a livello Masters 1000 persa contro Hurkacz in quel di Miami.
19 aprile 2021 due settimane dopo, al termine del torneo di Montecarlo, dopo aver battuto Ramos al primo turno, arrivano i punti per entrare in top 20 alla posizione 19.
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1 novembre 2021. L’ingresso in top 10 alla posizione n.9. Arrivano altri tre titoli ATP per il tennista altoatesino. Il suo primo ATP 500 in quel di Washington contro Mackenzie McDonald, prima del mirabolante mese di ottobre con due titoli, Sofia e Anversa e la semifinale al “500” di Vienna. Il tennista di San Candido fa anche il suo esordio alle ATP Finals subentrando da riserva a Matteo Berrettini.
2 ottobre 2023. L’ingresso in top 5, alla posizione 4 arriva nel suo primo swing asiatico della carriera. Il tennista italiano conquista l’ATP 500 di Pechino sconfiggendo Daniil Medvedev. Nono titolo in carriera per il tennista italiano, che raggiunge la miglior posizione per un tennista italiano nell’Era Open affiancando Adriano Panatta.
19 novembre 2023. Sinner sa anche perdere. Un percorso formidabile accompagna il giovane azzurro all’ultimo atto delle Finals. Cadono, prima di lui e per merito suo, Stefanos Tsitsipas, Novak Djokovic (anche se lui tornerà. Torna sempre), Holger Rune e di nuovo Danil Medvedev in semifinale dopo le sue sconfitte patite per mano sempre di Jannik a Pechino e a Vienna. In finale, ecco un’ombra familiare. Quel Djokovic che, più esperto e semplicemente perfetto nell’occasione, risorge dalle ceneri e lo mette al tappeto confermandosi maestro del tennis. Record di titoli alle Finals per il serbo (superato Roger Federer), che però non sa cosa accadrà pochi giorni dopo…
26 novembre 2023. L’Italia è sul tetto del mondo. Sinner si carica sulle spalle l’intero movimento azzurro e con esso riporta la Coppa Davis nel nostro paese dopo 47 anni. Eliminata in finale l’Australia, che termina la competizione con l’argento per il secondo anno consecutivo. Ma la versione di Jannik eroe della patria la si vede in semifinale. L’azzurro salva la Nazionale vendicandosi su Novak Djokovic dopo avergli annullato tre match point consecutivi (mai il serbo aveva perso con tre match ball filati a favore). Il doppio con Sonego, poi, è una sentenza. Doppio, che in finale neanche serve. Il tricolore diventa, di fatto, l’esempio mondiale di movimento tennistico di successo.
28 gennaio 2024.L’apoteosi. Jannik vince il suo primo Slam all’Australian Open riportando un titolo Major in Italia dopo quasi 48 anni. Lo fa arrivando in semifinale senza perdere set, sconfiggendo nel penultimo atto quel Novak Djokovic che lo aveva battuto in finale alle ATP Finals – e con cui si era poi vendicato in Coppa Davis -, per poi completare l’opera rimontando due set a Danil Medvedev per l’ambito titolo australiano. Sinner è sempre più storia del nostro sport. Sempre più icona. La Sinnermania sale alle stelle.
19 febbraio 2024. Torna in campo e continuano i dolori per gli avversari. Sempre nel cemento, ma questa volta indoor, a Rotterdam. L’altoatesino si garantisce la terza posizione nel ranking sconfiggendo in semifinale il tennista di casa Tallon Griekspoor. Poi, non ancora contento, conquista il titolo olandese battendo in finale per la settima volta su altrettanti scontri Alex de Minaur. Medvedev, fermo ai box per un infortunio, esce quindi dal podio.
1 aprile 2024. Nessuno scherzo. Sinner sale di uno scalino nel podio scalzando l’amico-rivale Carlos Alcaraz dalla seconda piazza. Jannik giunge a questo obiettivo intascandosi il secondo Masters 1000 in carriera, a Miami. Umilia Danil Medvedev in semifinale e gestisce con tranquillità Grigor Dimitrov nell’ultimo atto. Stagione su cemento iniziata e terminata con un successo per l’altoatesino, che vede la vetta del ranking sempre più vicina.
Con la collaborazione di Andrea Binotto