Primo quarto di finale Slam per la classe 2007 Mirra Andreeva. La diciasettenne russa dopo aver raggiunto gli ottavi a Wimbledon lo scorso anno e in Australia a gennaio, migliora il suo ruolino di marcia a livello Slam conquistando i primi quarti di finale in un Major. La vittoria che sancisce questa prima volta arriva contro la tennista francese, ma russa di nascita, Varvara Gracheva per 7-5 6-2. Un match nel quale la giovane Andreeva non trema né per la posta in palio né per il pubblico ostile e veleggia verso la sfida nei quarti con la bielorussa Aryna Sabalenka. Nei due match disputati contro Sabalenka per Andreeva sono arrivate due nette sconfitte, 6-3 6-1 a Madrid nel 2023, e 6-1 6-4 un anno dopo sempre alla Caja Magica.
Vediamo di seguito quanto dichiarato dalla numero 38 al mondo Andreeva in conferenza stampa.
MODERATORE: Congratulazioni. I tuoi primi quarti di finale in uno Slam. Quanto è speciale per te questa vittoria?
MIRRA ANDREEVA: “Ovviamente è fantastico. È stata una vittoria davvero speciale per me. È stata dura giocare contro di lei. È una giocatrice francese, una mia cara amica. Sono molto felice di essere riuscita a vincere questa partita”.
D. Occasionalmente ci sono stati dei fischi da parte del pubblico. Ti ha dato fastidio in qualche fase della partita?
MIRRA ANDREEVA: “All’inizio mi ha dato un po’ di fastidio, ma poi mi sono semplicemente adattata alla situazione trasformando la cosa a mio vantaggio. Ora so come usare questa situazione a beneficio di me stesso e non a sentirla qualcosa contro. Penso di aver fatto un buon lavoro e in realtà mi ha aiutato un po’ a darmi la giusta carica”
D. Quanto è difficile giocare contro Varvara Gracheva e fino a che punto potrà spingersi?
MIRRA ANDREEVA: “Lei ha giocato davvero alla grande. Ha espresso un livello incredibile in questo torneo. Penso che giocare in casa con il pubblico francese che la supportava le abbia dato molta fiducia e una potenza extra. Sicuramente si sentiva davvero bene e fiduciosa in campo. Non so dire fino a che punto lei potrebbe spingersi, perché ovviamente anche io punto ad andare il più avanti possibile. È difficile da dire, ma è stato difficile giocare contro di lei. Era una cosa che sapevo e quindi mi sono preparata per questo.”
D. Congratulazioni per oggi. Se ripercorri tutto il percorso verso questo primo quarto di finale, di cosa sei più orgogliosa?
MIRRA ANDREEVA: “Penso di essere orgoglioso di tutto; per tutte le partite che ho vinto, per tutte le partite che ho giocato. Direi che, ad esempio, la partita più memorabile rimane quella giocata contro Vika [Azarenka, ndr] quando abbiamo finito davvero tardi. È stato davvero difficile per me perché era la prima volta che finivo un match così tardi come è stato quello contro Vika. Dopo quel match è stato davvero difficile riprendersi. Quella è stata una partita fantastica. Contro Gracheva, invece, ero molto tesa e nervosa. Un campo principale, un grande palcoscenico, c’era molta gente. Sono orgogliosa di come io sia riuscita a mantenere la calma e a continuare a giocare.”
D. Prossima avversaria Aryna Sabalenka. Hai già giocato un paio di match complicati contro di lei. Cosa hai imparato da queste sfide e come impatteranno sull’approccio che avrai durante la partita? Sei ovviamente una giocatrice molto tattica. Cambierai qualcosa a livello tattico la prossima volta che la affronterai?
MIRRA ANDREEVA: “Non dirò la mia tattica adesso (sorride). Probabilmente lei o i suoi allenatori non guarderanno la mia conferenza stampa, ma per ogni evenienza (sorride). Ovviamente effettueremo alcuni aggiustamenti. Cambieremo qualcosa, perché il modo in cui ho giocato le ultime due volte non ha funzionato. Al momento io non ho nulla in mente, quindi spero che la mia allenatrice mi aiuterà. Io sono una giocatrice che va in campo e semplicemente gioca. Vedo come stanno le cose e poi posso adattarmi un po’ durante la partita. Lei è una giocatrice di grande esperienza, di un altro livello, quindi devo essere preparata fin dall’inizio. Spero che la mia allenatrice mi aiuti in questo e vedremo come andrà.“
D. Conchita è brava in questo? Come sono le conversazioni tra te e Conchita quando lei presenta un piano tattico?
MIRRA ANDREEVA: “Lei prende molti appunti. Scrive molto. Io li leggo e poi dopo parliamo un po’. Mi chiede anche cosa penso o cosa aggiungerei o con cosa non mi sento a mio agio. Quindi è molto facile. La maggior parte delle volte, scrive solo delle piccole note.”
D. Voglio parlare della compostezza che hai dimostrato oggi in campo. Hai 17 anni. Qual è l’ingrediente segreto che ti permette di restare calma in campo?
MIRRA ANDREEVA: “Penso solamente a giocare. Anche quando ad esempio parliamo della partita, del programma, della tattica, io ascolto, ma sinceramente non ricordo più niente. Non ho niente in testa quando iniziamo a giocare la partita. Quindi vado lì e dico vedremo. Questo è il mio modo in cui gioco. Penso che forse questo mi aiuta un po’. Il fatto che non sono veramente preoccupata per il mio piano di gioco o per il modo in cui giocherò o per il modo in cui giocherà il mio avversario. Vado e gioco e vedo cosa succede. Posso sempre aggiustare qualcosa durante la partita”