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4 giugno 2024. Dobbiamo ricordarci tutti dove eravamo e con chi eravamo, perché questa data rimarrà per sempre incisa nella storia del tennis italiano. Il 4 giugno 2024 è il giorno in cui Jannik Sinner ha avuto la certezza di diventare il nuovo n°1 del mondo, a seguito del forfait di Novak Djokovic dal Roland Garros. Un traguardo festeggiato sul campo, dove Jannik ha conquistato la terza semifinale negli ultimi quattro Slam disputati. Subito dopo il successo di Sinner su Dimitrov, i nostri inviati a Parigi Vanni Gibertini e Paolo Di Lorito hanno raccolto qualche veloce dichiarazione di Filippo Volandri, capitano di Coppa Davis, entusiasta del traguardo appena conseguito dal suo nuovo n°1.
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D: È una vittoria e un successo per tutti, ma per te che lo hai seguito fin dall’inizio, quando vi siete accorti non dico che potesse diventare n°1, ma che eravamo di fronte a qualcosa di diverso rispetto agli altri?
Filippo Volandri: “Facendo un passo indietro, io mi ricordo la prima volta in cui siamo andati a Bratislava per la Davis. Jannik veniva da un grande cambiamento e voleva migliorarsi. Mi ricordo che disse ‘posso finire anche l’anno da n°20, ma voglio migliorare perché voglio diventare n°1 del mondo’. Abbiamo sempre detto che avrebbe prima o poi vinto uno Slam e che sarebbe prima o poi diventato n°1 del mondo. Tutte le volte diciamo che il suo tempo va più veloce del nostro, ma dietro c’è un lavoro immenso di un grande team, persone meravigliose che hanno lavorato duro assumendosi responsabilità e forse anche qualche critica di troppo, ma hanno fatto un lavoro straordinario”
D: Da capitano di Davis, quella vittoria su Djokovic è stata davvero lo spartiacque di tutto?
Filippo Volandri: “Sì probabilmente sì, forse per entrambi, ma al di là di tutto è la consapevolezza di battere il n°1 del mondo, di battere Djokovic quando Nole stava giocando meravigliosamente bene e addirittura sconfiggerlo due volte in due settimane. Sono due vittorie che gli hanno dato grande consapevolezza, poi tutto il resto è frutto del lavoro suo e del suo team. Si merita tanti complimenti”.