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Un sorriso contagioso! E’ quello di Jasmine Paolini che in un colpo solo ha centrato la semifinale del Roland Garros sia del torneo di singolare che di quello di doppio con Sara Errani. Giornata resa ancor più straordinaria dal suo ingresso in Top10, per la prima volta nella sua carriera. La prima volta in una semifinale Slam è davvero emozionante per lei e per la Nazione intera che sogno attraverso il sorriso da bravi ragazzi di Jannik Sinner e Jasmine Paolini.
D. Bravissima! Intanto sai che ti chiamano “JasMitica”. Sulla partita di oggi ti chiedo se ci hai creduto anche quando hai perso il secondo set dopo aver commesso tre errori sul 4-3 40-15, tra i pochissimi gratuiti della gara.
“Ho commesso più errori in quel game che in tutto il primo set e mezzo. Era dura crederci. Mi sono ripetuta a me stessa che può succedere e che dovevo restare concentrata su di me. Per fortuna ha funzionato. Non è stato un momento facile”.
D. Altro momento particolare sul 2-1 in un game combattutissimo, due palle del 3-1 e poi è arrivato il break e ho detto siamo nel gatto.
“In molti l’hanno pensato (ride ndr). Ho cercato di rimettermi lì e mi sono detta “siamo 2-2” e che dovevo rimettermi in partita. Dovevo rimettermi a lavorare bene al servizio. Mi sono detta di continuare ad attuare il mio piano partita di spingere forte e di lasciare andare il braccio. Quando ho perso il set, al contrario, avevo cercato di contenere i colpi per via del vento e il risultato non è stato positivo. Mi sono detta di dover restare concentrata il più possibile e per fortuna tutto è andato bene”.
D. Puoi dirci quello che è successo oggi?
“E’ stata una giornata perfetta sia in singolare che nel doppio. Nel singolare è stata una partita durissima, ho perso il secondo ma sono rimasta concentrata nel terzo. Sono soddisfatta della mia prestazione”.
D. Come hai preparato il match contro la Rybakina, guardato qualche video o studiato statistiche?
“Avevo bene in mente il match di Stoccarda e ho cercato di fare mente locale sulla posizione in risposta perchè contro una giocatrice che serve così bene è un dettaglio fondamentale. La chiave con lei sia spingere il più possibile lungo e di prendere il campo e credo di esserci riuscita molto bene”.
D. Oltre al dettaglio della semifinale a Parigi anche la questione Top10: era un obiettivo? Era una cosa a cui pensavi?
“Mi sembrava già tanto vincere contro Rybakina. Ero molto concentrata sul match e me n’ero dimenticata che sarei potuta entrare in Top10. Me l’hanno ricordato nell’intervista in campo ed è stato emozionante. Però in questo momento mi sto godendo più il torneo del resto”.
D. Tu e Jannik in semifinale, un uomo e una donna che rappresentano l’Italia. Vi conoscete? E’ una cosa grande per il tuo paese?
“Siamo in semifinale in quattro competizioni ed è una cosa grandissima per l’Italia. Ho conosciuto Jannik quando abbiamo fatto entrambi quarti di finale qui a Parigi. Sono felicissima per lui stiamo facendo cose grandissime. E’ una persona semplice che non è cambiato assolutamente. Il suo allenatore non dice mai cose banale, sempre giusto. Jannik è un grande rappresentante di questo sport in Italia e nel mondo”.
D. Stai giocando con Sara Errani queste due settimane nel doppio. So che è stata nel tuo box a supportarti in tutte le tue partite. E’ puramente di supporto? Ti sta aiutando tatticamente? Qual è il rapporto con lei?
“Mi sta aiutando tantissimo: giocare in doppio con Sara mi aiuta tanto perchè posso parlare di tennis con lei e posso chiedere alcune sue strategie, ma anche alcuni consigli su come entrare in campo e su come giocare meglio. E’ una persona che può aiutarmi e ha già fatto una finale del Grande Slam, quindi ha già vissuto questa situazione. Penso che sia solo qualcuna che può aiutarmi in molti aspetti”.
D. Come ricordavi il match di Stoccarda con Rybakina, ricorderai quello di Madrid con Andreeva.
“Certo, non ho giocato benissimo, ero avanti 5-2 nel primo set e poi ho finito per perderlo. Lei è una giocatrice che si difende benissimo, che vede bene il gioco e ti fa tornare indietro la palla in maniera fastidiosa. Sarà un match complicato, la prima semifinale Slam per entrambe. Devo meglio dell’ultima volta”.
D. I tuoi progressi sono stati abbastanza costanti. Hai fatto molto bene quest’anno in Australia, Dubai e ora qui. C’è stato un punto in cui tu o hai fatto qualcosa o ti è successo qualcosa che ti ha fatto capire che stessi alzando il livello del tuo tennis?
“Penso di aver cominciato a giocar meglio con più consistenza l’anno scorso a metà luglio. Partita dopo partita mi sono convinta di poter giocare a livelli più alti. Ma è stato un processo non ho cambiato nulla. Ora entro in campo e io dico a me stessa che ho la possibilità di vincere la partita. Prima quando
giocavo contro i migliori giocatori pensavo “serve un miracolo per vincere questa partita. Quindi perdevo ancor prima di giocarla (sorride)”.
D. Nulla è impossibile per il tennis italiano, ma quando parlerai con Sinner della possibilità del doppio misto con lui alle Olimpiadi?
“Di certo non ora, magari ne parleremo una settimana prima delle Olimpiadi. Tre competizioni non sono poche. Ma non è un problema che mi pongo ora, adesso penso a godermi il torneo il più possibile”.
Il video dell’intervista di Jasmine: