Mirra Andreeva è stata l’ultima (o chissà, la penultima) vittima di Jasmine Paolini in questo favoloso Roland Garros. La giovane russa, schiacciata probabilmente anche dall’emozione enorme per una ragazza di 17 anni, si è arresa ad un’azzurra molto più in forma, più in palla, con un ritmo altissimo. Che Mirra ha in effetti ritratto come chiave della partita oltre alla sua emozione in una conferenza stampa in cui è venuto fuori molto della sua ancora giovanissime età.
D: “Hai fatto un grande torneo. Battere Sabalenka non capita tutti i giorni, quindi dovresti essere soddisfatta di questo. Cosa ti ha sorpreso di più oggi? La tua prestazione, credo sperassi di giocare meglio o che lei abbia fatto qualcosa che non ti aspettavi in un certo senso? Ha giocato molto in avanti, senza cercare troppo gli angoli, solo per non darti la possibilità di giocare i tuoi colpi migliori. Non so se è giusto quello che sto dicendo o se pensi qualcosa di diverso“
Andreeva: “Avrei potuto sicuramente giocare meglio, ho fatto un sacco di errori che normalmente non commetto, ed è un po’ difficile da accettare. Ho provato a lottare ma oggi non era giornata, e chiaramente lei ha giocato un ottimo tennis, in fondo stava giocando una semifinale per una ragione, e lo ha dimostrato. Ho sofferto per tutto il match, questo è quello che è successo oggi, ma porto tante cose positive da queste due settimane, per quanto per i prossimi due giorni sarò ancora un po’ delusa“
D: “Sei ancora all’inizio della tua carriera. Quali cose ti hanno aiutato ad andare oltre delle delusioni come questa per andare avanti da altre cose che fai che ti fanno felice, che ti fanno venire voglia di tornare indietro e ricominciare da capo?“
Andreeva: “Onestamente non ho ancora trovato questa cosa, dopo le sconfitte è sempre difficile tornare a pensare positivo. Non per tutti, ma io vengo subito sempre assalita da pensieri negativi, di cui parlo con il mio team, per poi far passare un paio di giorni. Poi forse dopo avrò dei pensieri sul fatto che ho giocato bene qui, che avrei potuto fare meglio, che dopo tutto sono state due settimane positive. Ora mi servono solo un paio di giorni per aspettare che i pensieri negativi vadano via così che possa vedere chiaramente la situazione e trarre delle conclusioni da questo torneo“
D: “Hai detto che saresti rimasta delusa per un paio giorni. Che aspetto ha una Mirra Andreeva delusa? Diventi scontrosa? Ti piace stare sulle tue? Hai bisogno di qualcuno con cui prendertela?“
Andreeva: “Direi che starò nel mio letto, dormendo 12 ore senza fare nulla. Dovremo poi viaggiare per tornare a casa, quindi non parlerò molto. Sarò molto su me stessa, senza mai fare domande, e se qualcuno dovesse farmele risponderei con un paio di parole. Comunque è sempre più facile con il tuo team e la tua famiglia attorno perché ti fanno sentire meglio. Oggi sto reagendo bene, non sto dicendo solo un paio di parole, forse sto un po’ migliorando da questo punto di vista. Ma penso che comunque per i prossimi due giorni non parlerò molto (sorride)“
D: “Spostandola su un lato più leggero: è meglio aver raggiunto una semifinale Slam o aver finalmente ottenuto una foto con Andy Murray?“
Andreeva: “Entrambe sono delle belle cose, è stato un momento carino all’inizio del torneo perché ho ricevuto un regalo. Avevo con me una macchina fotografica per fare un sacco di foto, 25 o 30. Avevo fatto una lista di coloro con cui avrei voluto una foto, e naturalmente Andy era il primo lista, abbiamo avuto un paio di contatti ma non avevo foto con lui: dovevamo aggiustare questa situazione. Lo avevo visto un paio di volte prima, mentre si riscaldava, mentre stava mangiando, e rinviavo sempre alla prossima volta. Poi quel giorno l’ho visto semplicemente parlare con il suo team e il mio coach mi ha detto di andare da lui nonostante avessi paura fosse impegnato. E così ho avuto la foto con lui“