Sara Errani e Jasmine Paolini non smettono di stupire e, già campionesse agli Internazionali BNL d’Italia, sono anche in finale al Roland Garros. Senza ovviamente dimenticare che la 28enne toscana è anche in finale nel singolare, proprio come la sua compagna ormai dodici anni fa. La vittoria, ottenuta per 1-6 6-4 6-1 ai danni della coppia formata da Elena Gabriela Ruse e da Marta Kostyuk, è stata incredibilmente complessa e soprattutto alla luce di un primo parziale in cui le azzurre non erano riuscite a farsi valere contro la grande potenza delle proprie avversarie. Presentatesi in conferenza stampa, Errani e Paolini hanno commentato il sudato trionfo appena ottenuto e si sono proiettate verso il grande momento che aspetta Jasmine nel pomeriggio di sabato: una finale di singolare contro la tre volte campionessa, nonché numero uno del mondo e dominatrice del circuito, Iga Swiatek.
D. Come descrivereste il match?
Paolini: “È stata una partita molto complessa e nel primo set non abbiamo visto palla, loro stavano tirando tanti vincenti e per noi è stato difficile. Siamo davvero contente di aver vinto questa finale e stiamo cercando sempre di migliorare giorno dopo giorno”.
Errani: “Il match è stato a mio parere difficilissimo, non mi aspettavo che loro tirassero così forte. Nel secondo set, dopo un primo molto complicato, invece siamo riuscite ad incastrarci nei loro punti deboli. Ogni tanto pensavo di star stancando Jasmine proprio prima della finale del singolare (ride)”.
D. Sara, che consiglio daresti a Jasmine alla vigilia della finale del singolare?
Errani: “La chiave è quella di aggrapparsi al proprio gioco, perché a volte si crede di voler strafare contro giocatrici di quel calibro. Invece, secondo me, è importante mantenere il proprio stile, pur sapendo che sarà difficile. Pensare punto dopo punto, non focalizzarsi sul nome e il calibro dell’avversaria. Provare a spingere ed essere aggressiva, senza però perdere l’ordine dal punto di vista tattico e accettando che ci saranno dei momenti difficili”.
D. Jasmine, ci sono dei punti deboli nel gioco di Swiatek?
Paolini: “Iga fa tutto fin troppo bene, non ha particolari punti deboli. Il mio obiettivo è quello di prendere in mano il gioco appena posso, cercare di farle male quando ce n’è la possibilità. È un momento speciale per me e per noi, essere in finale in entrambe le competizioni. Sono eccitata per entrambe le finali alla stessa maniera: Sara è una persona importante per me e una giocatrice straordinaria. Averla accanto a me in doppio è fondamentale tanto quanto averla nel mio angolo quando gioco in singolare”.
Mario Boccardi