Si sa, quando un governo è tanto duraturo, è anche tanto criticato. Angelo Binaghi è presidente della FITP da 24 lunghi anni, da quando lo divenne nel 2001. Innegabili, di certo, i risultati ottenuti, sostenuti da statistiche e numeri. C’era però chi avrebbe voluto opporsi alla sua rielezione: Corrado Barazzutti, eroe della Coppa Davis del 1976, ex numero 7 del mondo e attuale coach di Lorenzo Musetti. Un mese fa, in un’intervista a “La Stampa“, il coach nativo di Udine si era detto preoccupato per le mosse del presidente Binaghi e della Federazione che, secondo lui, cercavano un modo per impedire la sua candidatura. Come da lui spiegato, se non ci fossero stati almeno due atleti e un tecnico eletti regionalmente, a supportarlo, la sua candidatura sarebbe stata impossibile. Barazzutti racconta come tali regole siano a suo parere del tutto antidemocratiche, in elezioni che puntano a concorrere a chi ha beneficiato dell’abolizione del tetto dei mandati. Sempre qui potete leggere e comprendere al meglio il funzionamento prima e dopo l’applicazione delle nuove norme tanto discusse.
Ora, il presentimento è certezza: secondo quanto riportato da Repubblica, Corrado Barazzutti non ha ottenuto i rappresentanti necessari, e non potrà candidarsi alle elezioni di settembre. Angelo Binaghi, quindi, è pronto a restare presidente per almeno altri 4 anni. Certo è che quelle norme erano di dubbia utilità. Binaghi è presidente da quasi un quarto di secolo, bello sarebbe stato osservare le preferenze dei diversi circoli al voto. Perché è innegabile che gran parte del merito nella crescita del movimento italiano, sia loro, prima che di Angelo Binaghi. A prepararsi per il settimo mandato, però, è lui.