[5] L. Musetti b. [Q] G. Mpetshi Perricard 7-6 (9) 7-6 (9)
È iniziata con due tie-break infiniti – entrambi chiusi sull’11-9 – la stagione sull’erba di Lorenzo Musetti che è riuscito a superare dopo due ore di gioco un avversario ostico e in forma come Mpetshi Perricard. Il giovane francese è stato (e sarà durante queste settimane sul verde) un osso durissimo e sono serviti otto match point per batterlo. Il numero 66 del mondo ha infatti servito in maniera spaventosa, chiudendo con 21 ace (alcuni oltre i 230 km/h) di cui 6 realizzati proprio quando Musetti era a un punto dalla vittoria. In una partita che poteva diventare per questo motivo molto frustrante e in cui anche un piccolo errore sarebbe potuto costare carissimo, Lorenzo ha avuto un atteggiamento encomiabile rimanendo calmo e lucido fino ad essere premiato dalla vittoria finale. Non a caso, nell’intervista a caldo l’azzurro ha affermato che si è trattato di una delle partite più difficili e quindi delle vittorie più bella di questa annata. Al secondo turno ci sarà adesso Koepfer che ha battuto in tre set Zhang.
Primo set – Partita nel segno dei servizi ma l’incoscienza di Perricard non lo premia
Che Musetti non abbia pescato un avversario comodo per il suo esordio stagionale sull’erba lo si capisce subito dai primi turni di servizio di Mpetshi Perricard che mette praticamente solo prime in campo alternando ace e servizi vincenti. Anche Lorenzo, comunque, parte abbastanza bene e riesce a contenere l’esuberanza del francese. Il primo spiraglio per brekkare si apre sul 2-2 quando Perricard inizia il suo game di battuta con un doppio fallo e un dritto impreciso. Il numero 66 del mondo ritrova però l’aiuto del servizio e non concede occasioni. Stesso schema per il successivo turno di Musetti che, nonostante due doppi falli, risale senza rischiare.
Le percentuali di prime in campo del francese si normalizzano, ma il giocatore di Lione tira spesso anche la seconda e Musetti rimane lontano dal break. Lorenzo deve così servire per restare nel set sul 4-5. Lo 0-30 gli crea qualche patema ma l’azzurro gestisce bene i colpi a rete e prolunga il parziale. La pressione si sposta allora su Mpetshi Perricard che fa e disfa nell’undicesimo game: concede infatti le prime due palle break della partita, le annulla con un ace e con buona mano a rete, poi si rimette nei guai con un doppio fallo e infine si assicura il tie-break ritrovando la prima. Musetti è costretto ai vantaggi ma alla fine tie-break è. Lorenzo è il primo ad allungare ma il rovescio lo tradisce. Si continua allora punto a punto fino a quando sul 10-9, dopo un’ora di gioco, Perricard decide ancora una volta di forzare la seconda trovando però un doppio fallo che consegna il set al numero 2 d’Italia.
Secondo set – Gli ace tengono in vita Perricard ma Musetti rimane calmo e chiude
L’avvio di secondo set dice di un Mpetshi Perricard immune al possibile contraccolpo del parziale perso al photofinish. Musetti sembra però più sciolto rispetto al primo set e con un gran passante si conquista una palla break sul 2-2. Il francese trova però l’ennesima prima vincente della sua partita con una botta terrificante su cui Lorenzo non può nulla. Nel frattempo, comunque, l’azzurro sembra non avere più particolari problemi a tenere il servizio. Per il 2003 di Lione, invece, il grado di difficoltà cresce sensibilmente: sul 5-4, infatti, Musetti si procura due match point con un passantino stretto di rovescio da stropicciarsi gli occhi. Perricard risponde però con il servizio e in particolare con un ace da 234 km/h. Ai vantaggi l’azzurro ha altre due chance per chiudere dopo altrettanti errori di rovescio del numero 66 del mondo ma ecco altri due ace a cancellarli.
Anche questo set approda quindi al tie-break dove Lorenzo si porta in vantaggio fino al 5-3. Il francese recupera però il mini break ribaltando uno scambio iniziato in posizione difensiva e arriva a procurarsi un set point, su cui anche Musetti si affida con successo al servizio. Il carrarino riesce poi a guadagnarsi la possibilità di chiudere la partita senza dover sperare che l’avversario non metta la prima ma sbaglia un dritto in avanzamento non complicato. Poco dopo, però, l’occasione ritorna e questa volta l’ace è di Musetti che mette fine a un incontro a dir poco ostico dopo due ore di gioco.