Lorenzo Musetti risponde presente e dopo quasi 3 ore di battaglia vince contro Dominik Koepfer per 7-6 6-7 6-3 allo Stuttgart Open. Eliminato dunque il tedesco padrone di casa, abile a trionfare nel primo tiebreak salvo poi commettere più di qualche errore cedendo il passo al tennista di Carrara. D’altro canto vanno fatti i complimenti all’azzurro che non si è mai disunito, nemmeno dopo un primo set tutt’altro che esaltante.
1° set: Musetti, troppi rimpianti. Koepfer ringrazia e vince il tiebreak
Una maledizione? Non è dato saperlo, ma dopo tre set tra il turno precedente e la sfida contro Dominik Koepfer, Lorenzo Musetti è arrivato a 12 palle break non convertite su 12. Un numero che comincia a diventare pesante, sia per i risultati sia mentalmente. La pallina a Stoccarda corre molto veloce, basta vedere alcuni numeri clamorosi di ace e partite terminate al tiebreak. Però in questo caso, comincia ad essere più un problema di palle break non sfruttate. La gara di Musetti contro Koepfer inizia con un equilibrio abbastanza prevedibile, l’incontro comincia a diventare interessante solo al sesto game quando Musetti, per l’appunto, vanifica un break point. Qualche minuto più tardi arrivano altre monumentali chance poiché, una volta messo a referto il quinto game, le palle break per Musetti diventano set point. La morale però non cambia e tra il decimo e dodicesimo gioco, il tennista italiano spreca altre tre occasioni di aggiudicarsi il primo set. Arrivati al tiebreak, dopo averne vinti due contro Giovanni Mpetshi Perricard, Musetti concede il set a Kepfer che al terzo set point, uno in più dell’azzurro, chiude 11-9. Il rammarico aumenta poiché il punto del del 5-3 ottenuto dopo un intenso scambio e seguito da un urlo di gioia e liberazione da parte di Musetti sembrava aver dato la spinta necessario all’italiano, che però si smentisce facendo un doppio fallo subito dopo.
2° set: stavolta il tiebreak sorride a Musetti
Oltre il danno, anche il rischio della beffa per Musetti. Infatti l’azzurro si è trovato a fronteggiare per la prima volta nel torneo due palle break, tra l’altro nello stesso game ovvero nel suo primo. Una volta annullate e chiuso a proprio favore il gioco, la partita prosegue con una certa velocità: per ben sei game, cinque consecutivi tra l’altro, i turni di battuta sono terminati o a 15 o addirittura a zero, a testimonianza del discorso che facevamo in apertura. L’epilogo appare ormai scontato con il quarto set su quattro di Musetti al tiebreak. Infatti, fino a questo momento del torneo, tutte le gare del tennista di Carrara sono terminate con la lotteria del tiebreak. Senza dubbio questa è stata quella più folle dato che nei primi cinque servizi, per quattro volte (due a testa) i tennisti hanno ceduto il servizio all’avversario. Il rollercoaster di emozioni non finisce e dopo l’ennesimo break e controbreak, Koepfer sul set point per Musetti tira troppo forte facendo esplodere di gioia Musetti, rinfrancato dalla vittoria del set. Lorenzo si porta dunque sull’1-1 nonostante abbia peggiorato le percentuali di prime e di punti con le prime di servizio, a differenza del tedesco che ha migliorato entrambe. Mentalmente Musetti è apparso più pronto che in precedenza, in maniera particolare dopo aver salvato quelle due palle break. Chissà che sia scattato qualcosa nella testa di Musetti che non si è fatto prendere dall’ansia nemmeno dopo un inizio a rilento al tiebreak.
3° set: Musetti vince e convince, arrivano i primi break del torneo
Nel terzo set la maledizione si spezza e Musetti riesce finalmente ad ottenere un break. Sembra poter essere la svolta, soprattutto dopo essersi tolto un peso simile, ma l’emozione gioca un brutto scherzo è il controbreak di Koepfer è immediato. Nel game successivo infatti Musetti restituisce il favore e si riprende in parità. Musetti però ci ha preso gusto e dopo tutte le palle break non sfruttate qui a Stoccarda nei precedenti set, decide di farlo due volte in un set: arriva infatti l’allungo sul 5-3 grazie ad un break addirittura a zero, culminato con punti che non fanno altro che aggiungere un’ottima dose di fiducia. Infatti l’azzurro non trema e sfrutta la possibilità di servire per il match nel migliore dei modi. Si chiude dunque un’altra maratona per Musetti che dopo le 2 ore e 5 minuto contro Perricard, aggiunge altre 2 ore e 49 minuti contro Koepfer che valgono il passaggio del turno ai quarti di finale dove affronterà il vincente dell’incontro tra Hamad Medjedovic e Alexander Bublik. Tornando sul match tra l’italiano e il tedesco, Koepfer ha pagato caro i 25 errori non forzati che hanno tradito sul più bello. Dopo la conquistare del primo set, il numero 65 al mondo non è più riuscito ad imporre il suo gioco e ha man mano peggiorato il suo rendimento. In crescendo invece la prestazione di Musetti che, al netto di qualche imprecisione e blocco mentale, riesce in particolar modo nel terzo set ad emergere. Una buona notizia è proprio quella che arriva dall’ultimo set con il numero 30 al mondo che per la prima volta in questo torneo è riuscito a sfruttare le palle break e a comandare anche sul servizio altrui, senza tremare nei momenti clou.
Christian Attanasio