[Q] K.Birrell b. [Q] L.Stefanini 6-4 6-7(5) 6-0 (in collaborazione con Matteo Beltrami)
Kimberly Birrell elimina dopo oltre tre ore di lotta Lucrezia Stefanini e approda ai quarti di finale del Rothesay Open di Nottingham, dove affronterà la vincente tra Daria Saville e Diane Parry. L’atleta australiana ha meritato il successo grazie alla maggiore incisività dei suoi colpi, che le hanno permesso di gestire il primo set con discreta sicurezza e soprattutto di rimediare a un calo nella fase centrale del secondo parziale, ben sfruttata da Lucrezia per pareggiare il conto dei set, e di tornare con gagliardia a spingere con il dritto nel terzo.
Stefanini era reduce da una lotta di quasi tre ore contro la testa di serie n.7 Zhu Lin, vinta dopo aver salvato in modo critico tutti e quattro i break point durante il penultimo game. Era solo la sua seconda vittoria stagionale; la 26enne, che è arrivata nel Regno Unito dopo avere vinto un titolo W50 sul cemento in Portogallo, si concentrerà ora sull’impegno delle qualificazioni di Wimbledon
Primo set: due break a uno per Birrell che vince al decimo game
Stefanini deve subito affrontare tre palle break in avvio di partita, ma la 26enne non si scompone e le annulla una dopo l’altra. Birrell è molto propositiva da fondo campo e cerca spesso gli angoli per aprirsi il campo. Nel quinto game le accelerazioni dell’australiana costringono Stefanini alla difensiva. Ne scaturiscono due palle break per Birrell che rompe gli indugi strappando il servizio alla toscana (3-2).
Stefanini reagisce con orgoglio e opera il contro-break dopo un bel braccio di ferro sulla diagonale di rovescio. L’australiana ha però altre idee e ritorna avanti nel punteggio strappando nuovamente il servizio all’azzurra (4-3). E’ il break che ipoteca il primo set in favore di Birrell, che chiude 6-4 in 50′
Secondo set: Stefanini recupera il break e si prende il tie-break
Tra primo e secondo set Stefanini chiama un medical time-out per un problema alla schiena. Alla ripresa del match la toscana arriva ai vantaggi sul suo servizio, annulla anche una palla break, ma non si fa sorprendere e porta a casa il game. Nel terzo game c’è il break per Birrell che muove molto bene Stefanini e ottiene il vantaggio nel punteggio (2-1). Stefanini lotta per tornare a contatto nel set, ma Birrell riesce a gestire un game complicato confermando così il break.
Stefanini può disporre di meno punch della rivale ma tiene sufficientemente bene per provare in contrattacco a giocarsi le sue residue possibilità di prolungare il match. L’atleta toscana arriva al 30-30 sul punteggio di 2-3, approccia la rete dopo uno scambio prolungato e appoggia una volée in allungo di rovescio; Birrell recupera a grandi passi e organizza un passante di dritto incrociato in avanzamento che è uno dei colpi migliori del match.
Il contro-break per Lucrezia arriva nel settimo game, aiutato anche da un doppio errore della tennista australiana; l’italiana continua a essere parsimoniosa con lo slice, colpo che mette in atto solo nei recuperi più difficili, quando cioè il colpo bimane è impossibile, ma la sua rivale perde in profondità e cede la battuta. L’azione dell’italiana è ora maggiormente efficace e Stefanini si fa coraggio: cede il servizio nuovamente ma lo riconquista subito dopo, beneficiando anche di nuovi regali con la battuta della sua fallosa avversaria.
Sul punteggio di 5-5 anch’essa commette un doppio errore ma mantiene il comando del palleggio e non lo smarrisce quasi mai. Per quattro volte manca la palla del 6-5 ma non smette di spingere e la quinta chance è quella giusta per il suo dritto bimane inside out. Il tie-break si rivela la soluzione più equa e inizialmente la sorte irride all’azzurra che si porta sul 3-0 con pallina in mano dopo aver disegnato un lob di rovescio sul quale Birrell sbraccia con malagrazia. L’atleta oceanica è brava a pareggiare i conti a quota tre ma manda out il dritto del 3-4. Ora Kimberly sta mostrando più temerarietà ma la precisione non ne è all’altezza e Stefanini può servire sul 6-5, che diventa 7-5 con un ottimo rovescio lungolinea: un set pari, un’ora e ventisei minuti per la seconda frazione e cinque seconde palle fuori per l’australiana.
Terzo set: Birrell ritrova i suoi colpi e si impone per 6-0
Birrell si prende una pausa negli spogliatoi per riflettere su una sconfitta parziale che a un certo punto del set sembrava davvero evitabile e riparte in battuta: l’inerzia pare davvero cambiata e l’italiana la sfida addirittura a scendere a rete con una risposta il slice di rovescio momomane, chiudendo a proprio favore il cimento nei pressi del net con una volée di opposizione al passante incrociato.
Lucrezia si costruisce due occasioni per togliere il servizio alla rivale ma il piano non va a compimento grazie alla ritrovata determinazione dell’australiana nata a Dusseldorf, che torna a pungere con i suoi fendenti incrociati. La sua tenacia viene presto premiata dal break nel secondo game, quando sul punteggio di 30-40 trova il punto con una risposta di dritto a uscire. Stefanini subisce ritorno dell’avversaria e si ritrova soprattutto a dover chiudere gli angoli che si aprono sul proprio fronte difensivo.
Birrell riesce ad abbreviare gli scambi e gestisce meglio di Stefanini le situazioni grazie ai suoi colpi più penetranti. Lucrezia cede la battuta ancora sullo 0-3, nonostante un ace e un servizio vincente, commettendo un doppio errore sulla quarta palla-break. L’italiana tenta di rientrare in partita nel quinto game quando rientra da 40-0 e si disputa per due volte, invano, la palla-break. Birrell è troppo in fiducia e il suo dritto sa scovare angoli molto acuti; sul 5-0 sale in battuta e le sono sufficienti quattro punti per chiudere il set in sei game e il match in tre ore e un minuto.