Strada quasi sbarrata per Corrado Barazzutti in FITP. O, almeno, è quello che emerge dal dettagliato articolo redatto dai colleghi di Tennis Magazine a firma di Riccardo Bisti. Della questione legata alla candidatura dell’ex capitano azzurro, Ubitennis ne aveva già parlato a più riprese, sottolineando gli aspetti più discutibili di una vicenda oltremodo complessa.
Detto ciò, e provando un po’ a sintetizzare, sabato 8 giugno sono stati aperti ventuno seggi in giro per lo stivale al fine di eleggere i 42 Delegati di atleti e tecnici (21 atleti e altrettanti tecnici), che tra qualche mese parteciperanno all’Assemblea Elettiva FITP, in cui si eleggerà appunto il ‘nuovo’ Presidente.
Entrando ancor più nel dettaglio e provando a navigare metaforicamente fra i cavilli più reconditi, per poter accedere alla candidatura un aspirante presidente dovrebbe ottenerne tra le sottoscrizioni necessarie (239 di circoli, 68 di atleti e 34 di tecnici), due di atleti e una di tecnici che abbiano diritto di voto in Assemblea.
Queste figure sono state elette lo scorso sabato, attraverso delle simil “consultazioni elettorali” – convocate il 29 maggio, con l’obbligo di presentare le candidature entro il giorno 1° giugno alle 18 – che hanno stabilito le 42 persone in questione. Insomma, uno scenario fatto di tempi ristretti e normative non propriamente facili da interpretare, condito tutto con un’affluenza alle votazioni a dir poco bassa. Il 91% dei tecnici che avevano diritto di voto non l’ha esercitato (solo 1121 persone su 12.412), e quelli che l’hanno fatto sono stati ‘indirizzati’ verso figure filo-governative o presunte tali (con l’affluenza più alta registrata in Campania, 40%, con le consultazioni che si sono svolte negli stessi orari del ritiro dei capi d’abbigliamento per i tecnici).
A questo punto, il fatto che da Parigi, dov’era impegnato al seguito di Lorenzo Musetti in quel del Roland Garros, Barazzutti sia comunque riuscito a mettere insieme (in fretta e furia) dei candidati in ben otto regioni, appare quasi come una sorta di miracolo. Ad ogni modo, nessuno dei pro-Barazzutti è andato vicino all’elezione, e trovare tra i 42 Delegati di Atleti e Tecnici 3 disposti anche solo a sottoscrivere la sua candidatura è utopistico.
Tradotto in soldoni: si tratta di una questione atavicamente spinosa e di cui, ne siamo certi, continueremo a parlare fino al fatidico giorno delle elezioni in FITP.