Non è stato semplice, ma (forse) ce l’abbiamo (quasi) fatta. Manca soltanto più una partita per conludere il Rothesay Open di Nottingham, WTA250 in corso sui prati inglesi che, tuttavia, durante tutto l’arco della settimana hanno visto cadere copiosa la pioggia. Al punto che la giornata di sabato, di norma riservata alle semifinali, ha visto completarsi il programma dei quarti, costringendo così le ultime quattro giocatrici a ritrovarsi domenica per un posto in finale.
Il primo pass per l’ultimo atto è stato staccato da Karolina Pliskova, che ha rimontato 6-7(9) 6-1 6-4 Diane Parry e raggiunto la seconda finale del 2024 dopo il successo a Cluj-Napoca. Per la ceca è la 34esima finale in carriera nel circuito maggiore, la prima su erba da Wimbledon 2021, quando si arrese soltanto all’allora n°1 WTA Ash Barty. La sua avversaria sarà Katie Boulter, che ha vinto il derby britannico con Emma Raducanu, interrotto sabato sera al termine del primo set. Vediamo come sono andati i match.
[6] K. Pliskova b. D. Parry 6-7(9) 6-1 6-4
Primo set: Parry emerge al termine di un lottato tie-break
Inizio di match giocato a viso aperto da entrambe le giocatrici. Stile di gioco aggressivo, buone prime di servizio e ricerca dell’anticipo già in risposta. Tanti rovesci slice come la superficie richiede ma è il dritto l’arma su cui puntano entrambe.
Pliskova gestisce senza difficoltà i propri turni di servizio, mentre Parry deve faticare il doppio. La prima palla break arriva, infatti, nel quinto gioco a favore della ceca, che però manca l’occasione spedendo in corridoio il passante. Due giochi dopo arriva un’altra occasione per la ceca ma stavolta è Parry a salvare con un solido servizio.
Col passare dei giochi, arriva qualche gratuito anche da parte di Pliskova ma è Parry la tennista più fallosa in campo. Che il break sul servizio di Parry fosse nell’aria era un sentore comune e alla terza occasione Pliskova scappa via.
In quel momento si disunisce Pliskova. Crescono i problemi per la ceca al servizio con doppi falli che si susseguono, ben 5 a fine set tutti arrivati nella parte finale. Dal nulla arriva il controbreak. Si arriva al tie-break, dove fioccano i minibreak nelle fasi iniziali. Tanti ribaltamenti di fronte ma a emergere, un po’ a sorpresa, è la francese che chiude per 11-9 dopo 69 minuti.
Secondo set: dominio Pliskova
Pliskova è una guerriera e scappa subito via a inizio secondo set sul 3-0, annullando anche una palla del controbreak a Parry. Tanto rammarico per un comodo dritto sparato in corridoio che sarebbe valso il doppio break. Pliskova continua a spingere, togliendo il tempo alla francese che vede crescere i propri errori. Alla ceca riesce tutto, strappa ancora il servizio a Parry e chiude 6-1. 13 vincenti e 9 gratuiti per Pliskova in questo secondo set contro i 6 gratuiti e 12 errori non forzati della francese.
Terzo set: Pliskova recupera un break di svantaggio e chiude al primo match point
Nuovo set e cambia ancora la musica. Pliskova ritorna a viaggiare a corrente alternata con scelte tattiche a volte opinabili. E proprio nella gestione della palla break sbaglia la direzione dell’attacco a rete e viene passata da Parry. La ceca fa e disfa e recupera subito lo svantaggio con un game perfetto in risposta. Le due si danno battaglia alternando bei colpi a errori dettati dalla foga, ma da questa lotta emerge ancora una volta Pliskova che con un solido game in risposta si porta avanti di un break. La prestazione a rete della testa di serie numero 6 e lontana dal definirsi perfetta. Chiamata a servire per il match il braccio di Pliskova trema. La ceca si trova costretta ad annullare una palla break per poi chiudere al primo match point dopo due ore e venticinque minuti di gioco.
[3] K. Boulter b. [WC] E. Raducanu 6-7(13) 6-3 6-4 (di Danilo Gori)
La campionessa uscente Katie Boulter non perde tempo a rimpiangere i tre set point sfumati nel tie-break, perso sabato sera, e riparte prontamente fidando sulle potenzialità della propria azione in risposta. Raducanu soffre maggiormente con la seconda battuta che non nel primo parziale e non incide in ribattuta, non conquistandosi mai una palla-break. La costanza di Boulter viene premiata nel corso del settimo game, quando si materializza il primo break dell’incontro, alla quarta occasione. Emma cede la battuta anche nel nono game e la numero trenta del ranking festeggia con un 6-3 l’approdo al set decisivo: in un’ora e tre minuti di gioco solo cinque punti ceduti da Katie quando si reca in battuta.
Nonostante il successo parziale la partita di Boulter permane molto fallosa, certamente il più importante dei meriti di Raducanu; la campionessa dello US Open 2021 tiene in scacco la rivale nello scambio e riesce spesso a prolungarlo fino a incassare l’errore, tipicamente sulla misura. Boulter riesce a ricavarsi tre palle-break nel quinto game ed è brava a portare all’errore Emma con la volée di dritto per toglierle la battuta. Ci si aspetta che la favorita consolidi il vantaggio che la porterebbe sul 5-2, ma l’incerta Katie impiega solo quattro punti per rendere l’omaggio alla contendente, con oltretutto un doppio fallo sullo 0-30.
Raducanu rallenta con dritti ampi e profondi che disturbano l’azione con il drive di Katie; nonostante questo la più anziana delle due, nervosa in quanto sente di avere più da perdere della rivale, si ritaglia una palla-break anche nell’ottavo game. Boulter deve aspettare la seconda chance ma fa centro, salvo poi arrendersi di nuovo al coraggio di Raducanu, che ribilancia il conto dei break e si issa sul 4-5 con la pallina in mano. Emma sa mettere a segno un ace ma dal 15-30 torna a soffrire l’aggressività della rivale che chiude la contesa a proprio favore con un dritto a uscire da metà campo. Più tardi la finale con Karolina Pliskova.