J. Draper b. [1] C. Alcaraz 7-6(3) 6-3
Devasting Draper ⚡️
— Tennis TV (@TennisTV) June 20, 2024
The moment @jackdraper0 STUNNED world no.2 Alcaraz 7-6 6-3 to reach the quarter-finals in Queen’s#CinchChampionships pic.twitter.com/ZNu5Di6hM1
Jack Draper gioca una partita tennisticamente e agonisticamente di prim’ordine ed elimina il favorito Carlos Alcaraz: per lui quarto di finale proprio con Tommy Paul.
Primo set: nessuna chance per chi risponde e Draper domina il tie-break
La gara è subito di alto livello: Alcaraz si muove benissimo in ogni direzione e copre la sua parte di court rimandando con l’aiuto dello slice praticamente tutto ma Draper non gli è da meno, manovrando con coraggio e, pur commettendo qualche errore nella ricerca degli angoli, tiene testa al campione uscente. Carlitos dimostra anche un fulmineo adattamento alla prima palla del giovane rivale: in almeno due occasioni il campione iberico para con il dritto la bordata di Draper inviando la pallina negli ultimi centimetri del campo.
L’attitudine di Alcaraz a incontrargli con profitto la prima palla porta il britannico a mancare il bersaglio con la seconda e a concedere il 30-30 nel quarto game. Draper non difetta però nelle riserve di pazienza e coglie il 2-2 con un errore di dritto del rivale ma soprattutto con un passante liftato in cross di dritto sulla corsa; Jack sale 15-30 nel game successivo grazie a una elegante soluzione con la volée smorzata di dritto. Carlitos respira e comincia a roteare la racchetta per allontanare un insetto che svolazza nei pressi della posizione di battuta.
Il pubblico ride dei suoi insuccessi e ne applaude la bontà quando il murciano non sceglie la soluzione di forza, raccogliendo l’insetto atterrato e appoggiandolo nella parte di campo appena precedente i teloni. Dopo il siparietto Alcaraz ritrova l’energia e fa suo il game del 3-2. L’asso iberico cresce alla battuta con il passare dei minuti ed esprime ottima solidità mentre il britannico, almeno nei suoi turni al servizio, riesce a evitare che lo scambio si allunghi troppo; nei primi sette game non si vedono in tal modo palle-break.
Draper oppone inoltre un utilizzo a tratti sublime dello slice di rovescio a una mano, rallentando con tocchi sapienti che oltrepassano di pochi centimetri il nastro orizzontale; il londinese sa variare con lo stesso colpo preso prima del rimbalzo, che gli consente la chiusura del 4-4 con l’eleganza di Pat Cash. Dalle parti della rete anche Carlitos non fa la figura dello straniero, costringendo il rivale a corse in avanti per prevenire il secondo rimbalzo di morbide demi-volée; il tie-break è il meritato approdo dei duellanti.
Durante lo shootout Draper conferma la crescita anche a livello di personalità che lo ha guidato domenica a sollevare il primo trofeo della carriera: Jack toglie subito il servizio al numero due del ranking prevalendo in uno scambio aperto e spinge fino a riscuotere gli errori del rivale che lo portano sul punteggio di 4-0. Carlitos recupera ma il britannico è troppo solido al servizio e chiude la frazione al decimo punto, in cinquantotto minuti: diciassette errori non forzati per il seeded one, otto per entrambi i fondamentali.
Secondo set: Draper coglie il break e resiste con determinazione, vincendo al quarto matchpoint
Come è prevedibile Alcaraz in apertura di parziale tenta la sortita per sorprendere alla battuta l’avversario, che potrebbe avere un attimo di rilassamento dopo il traguardo parziale. Draper deve servire sul 15-30 ma non mostra nessun timore e dipana il nodo partendo all’arrembaggio del campione uscente. Forse Carlos non si aspetta cotanta saldezza di nervi, ma per tre volte consecutive si scopra in ritardo e affonda in rete subito un dritto in recupero e poi due passanti in corsa di dritto, uno oltre la riga di fondo: sono normalmente una delle specialità della casa che per ora l’energia del londinese sta tenendo a bada.
Draper continua a difendere con facilità i propri turni al servizio, ma Alcaraz non gli è da meno e i due planano sul 3-2 per l’inglese con Carlos che ha la palla in mano. Il sesto game però è diverso. Alcaraz segue il servizio a rete ma indirizza nell’out in fondo al campo; con due ottime prime palle rimedia il 30-15 ma qui Draper gli toglie l’iniziativa e forza una splendida soluzione in rovescio lungolinea che gli permette di chiudere con la volée di dritto a campo aperto.
È la prima palla-break del match, che Jack trasforma con una risposta vincente di rovescio lungolinea: Carlos cede il servizio e come se nulla fosse riparte con determinazione. Draper deve di nuovo servire sul 15-30: prova il serve and volley ma si trova tra le stringhe la pallina beffarda dell’asso iberico, e la soluzione è una demi-volée di rovescio bimane, che rimbalza e si rende irreperibile alla racchetta protesa del rivale.
La palla-break per Alcaraz arriva comunque e l’inglese opta ancora per la corsa appresso alla propria battuta: c’è una nuova soluzione di rovescio in drop da eseguire, questa volta sul fronte destro dell’attacco, e Jack gioca incredibilmente lo stesso punto di poco prima, soltanto più incrociato, utilizzando da maestro la mano destra. Entusiasmo generale e applauso sportivo di Carlos, che deve rimandare l’assalto al contro-break. Il pubblico ci crede e Draper vola fino al 5-2 e 15-40: i matchpoint però volano via e i due ingaggiano una splendida contesa durante la quale Draper utilizza la clava per rispondere e torna a palla-gara dopo aver cancellato quattro opportunità del 5-3. Carlos sprigiona però il suo miglior servizio per prendersi così l’ottavo game e sperare ancora.
Tocca a Draper partire con la battuta e questa volta Jack deve ritornare da 0-30, ma la giornata è davvero quella propizia per lui, che recupera e va a matchpoint con un servizio mancino centrale, cui fa seguito un dritto in rete del murciano. E la sorpresa è servita.
[5] T. Paul b. A. Tabilo 6-3 6-4
Dominant display 💪@TommyPaul1 defeats Tabilo 6-3 6-4 and books his place in his 34th tour-level quarter-final#CinchChampionships pic.twitter.com/yG2Nro3u0K
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Alejandro Tabilo gioca giovedì, a ventisette anni suonati, la sua settima partita ufficiale sui prati. Dopo il successo con Davidovich-Fokina nel primo turno dei Cinch Championships in scena al Queens’ Club di Londra, il passaggio alle cure di Tommy Paul, più anziano di lui di due settimane probabilmente spese entrambe a giocare a lawn tennis, gli risulta indigesto. Nemmeno Tommy è un drago dell’erba, ma la conosce meglio e la pratica di conseguenza, meritandosi ampiamente il passaggio del turno.
Il primo parziale scappa in trentasette minuti: Tabilo subisce il break nel quarto game alla terza occasione e manca due opportunità per rendere la pariglia a Paul nel settimo gioco. Non considerando quest’ultimo frangente, il tennista cileno raccoglie pochissimo nei turni in ribattuta; l’erba gli nega il tempo per manovrare il suo magico dritto come desidererebbe e la curva a uscire dello statunitense permarrà un rebus di difficile soluzione. Tabilo cerca di forzare comunque con il drive ma ben tredici dei suoi diciassette errori non forzati del primo set arrivano proprio da quel colpo.
Paul conosce meglio la superficie e sa renderla sua alleata, mentre l’atleta sudamericano non si appoggia mai sullo slice, preferendo cannoneggiare: inoltre anche al servizio il favorito numero cinque del tabellone si lascia preferire, con un 69% di prime palle in campo e quattro ace, contro il 58% condito da tre assi dello sfidante. Paul chiude 6-3 e dopo il cambio di campo è bravo a sorprendere nuovamente il suo avversario in ribattuta: egli si avvale di un doppio errore iniziale per poi scrivere 0-30 con un bellissimo passante di rovescio lungolinea.
Il nordamericano incassa un altro punto spingendo con il dritto a uscire e si trova lo 0-40. Tabilo riesce a chiudere a fatica il 30-40 con l’aiuto della battuta ma la sorte gli volta le spalle poco dopo allungandogli un rovescio oltre la riga di fondo. Il cileno subisce il break perché nello scambio aperto cerca la soluzione di forza non appena pensa di averne il tempo, ma si fa tradire spesso dalla desuetudine al verde, che gli scombina i tempi di esecuzione e lo porta all’errore.
Paul fa tesoro del break a inizio di secondo parziale, serve altri sei ace e nel complesso cede solo un punto nei cinque game alla battuta, imponendosi per 6-4 in soli trentatré minuti. Tommy aspetta nei suoi secondi quarti di finale consecutivi dopo ‘s-Hertogenbosch il britannico campione di Stoccarda Jack Draper.