[1] S. Bolelli/A. Vavassori b. [WC] Y. Hanfmann/D. Koepfer 6-3 7-6(6)
Cambiando l’ordine delle superfici il risultato non cambia. Forse non recitava esattamente così la proprietà commutativa, ma per Simone Bolelli e Andrea Vavassori è effettivamente così: finale a Melbourne (cemento), finale a Buenos Aires – vinta – e Parigi (terra battuta), finale ad Halle (erba). A queste si possono poi aggiungere altri grandi risultati, dalle semifinali a Rio de Janeiro, Indian Wells e Roma ai quarti di Montecarlo e Madrid, arrivando ad una conclusione semplicissima: fino a questo momento la stagione di Simone e Andrea è stata superlativa.
Anche nella semifinale ad Halle i due italiani sono partiti bene, strappando la battuta nel quarto gioco alle wild card di casa Koepfer/Hanfmann, già sconfitti al tie-break decisivo in semifinale all’Australian Open. Perfetti al servizio, gli azzurri non hanno concesso neanche una palla break nel primo parziale, archiviato 6-3. Ben più problematica è stata la seconda frazione, con i tedeschi che si sono fatti aiutare dal pubblico di casa e si sono arrampicati fino al 5-2 0-40. Con le spalle al muro, tuttavia, Simone e Andrea prima hanno salvato quattro set point di fila, poi altri due nel turno di battuta successivo (trovando il contro-break), e infine altri tre consecutivi al tie-break. Risultato? Prima vincente di Vavassori al primo match point a disposizione e 6-3 7-6(6) che spedisce gli azzurri in finale. Sfideranno Krawietz/Puetz o Doumbia/Reboul all’ultimo atto per provare a conquistare un titolo sfuggito loro per un soffio nel 2023.
L’unica coppia a giocare due finali Slam nel 2024 – nonché unica coppia italiana della storia a disputare due finali Slam consecutive nel doppio maschile – non ha però certo intenzione di fermarsi, anche perché il panorama inizia a farsi sempre più intrigante. Grazie al (sudatissimo) successo odierno, gli azzurri salgono momentaneamente al numero uno della Race to Turin con 4210 punti. Va detto, tuttavia, che le prime quattro coppie sono tutte confinate nel giro di 300 punti scarsi, e al Queen’s sono ancora in gara Bopanna/Ebden e Arevalo/Pavic, rispettivamente numeri 2 e 3 della race, tutti e quattro ancora fermi ai quarti di finale. Se la prima coppia arrivasse in finale e/o la seconda vincesse il torneo scavalcherebbero Bolelli e Vavassori, che in ogni caso sono lì, ad un passo dal vertice. Torino li aspetta.