Jannik su, Carlos giù (Riccardo Crivelli, La Gazzetta dello Sport)
Prati dolci di Germania. Erba amara d`Inghilterra. Sinner continua lo show ad Halle, Alcaraz si ferma al Queen`s, dove era campione in carica. Con una conseguenza immediata sulla classifica: Carlos scende di nuovo al numero 3 (risale Djokovic) e frena decisamente nella già difficile rincorsa al primato dell`amico-rivale italiano, che a questo punto ha praticamente blindato il numero 1 almeno fino a dopo gli Us Open. L’adattamento all`erba della Volpe Rossa gli sta offrendo test di sostanza che verranno molto utili nell`avvicinamento a Wimbledon, dove punterà a migliorare la semifinale di un anno fa. Dopo Griekspoor, anche l`ungherese Marozsan, n.45 Atp, uno dei giocatori più progrediti della stagione gli strappa un set, ma alla fine deve piegarsi al ritmo superiore e ai lucidi aggiustamenti tattici del più forte del mondo. Pure questa volta, peraltro, Jannik regala al pubblico di Halle, che ormai lo ha adottato con l`amore che riservava solo a Federer, un punto memorabile nel secondo game del terzo set, un altro tuffo con il dritto a recuperare una palla all`apparenza imprendibile, seguito da una rapidissimo recupero della posizione con passante incrociato di rovescio vincente. Oggi, nel terzo match di giornata, intorno alle 16, nei quarti Sinner (che però ha perso in doppio) affronterà Struff, sicuramente con l`attenzione focalizzata su ciò che ha funzionato di meno ieri, dalle 11 palle break su 15 non sfruttate agli errori insoliti nel tie-break del secondo set fino alla seconda di servizio troppo morbida dei primi due parziali su cui Marozsan ha pasteggiato con troppa facilità: «Lui però è un giocatore pazzesco, era la prima volta che lo affrontavo – il commento sul campo di Jannik – ha già battuto giocatori molto forti quindi sapevo che avrei dovuto giocare davvero bene. Nel terzo set ho cercato di essere un po` più aggressivo, le prime partite sull`erba non sono mai facili, è una superficie un po` diversa dalle altre. Sono contento della mia prestazione, la prima palla funziona piuttosto bene, ma sulla seconda devo cambiare qualcosa, essere un pochino più aggressivo e cercare più variazioni». Avrà almeno un`altra partita per sistemare i dettagli, mentre Alcaraz è già costretto a pensare solo a Wimbledon. L`inglese Draper, d`altronde, era probabilmente l`avversario peggiore da affrontare adesso, e non solo perché ha appena vinto a Stoccarda: in questo momento, il suo servizio mancino è un`arma non convenzionale e poi nei pressi della rete Jack sa come muoversi. Inoltre, ha giocato meglio di Carlos i punti decisivi. […]
Sinner in fuga da Alcaraz (Lorenzo Ercoli, Corriere dello Sport)
Sinner avanza, Alcaraz no. Più o meno in contemporanea i numeri 1 e 2 del mondo sono scesi in campo, separati da poco meno di 1000 km di distanza. In Germania, seppur con una certa fatica, Jannik Sinner ha superato l`esame Fabian Marozsan (6-4 6-7(4) 6-3); nel Regno Unito, Carlos Alcaraz ha fallito il tentativo di difesa del titolo sull`erba del Queen`s, cedendo al pupillo britannico Jack Draper (7-6(3) 6-3). Questo l`epilogo del primo avvicendamento post Roland Garros, anche se all`orizzonte incombe Wimbledon, vero ago della bilancia che ridimensionerà quanto accaduto prima. I campioni lo sanno: non si dispera Carlos e non festeggia Jannik, per niente interessato da ciò che accade al di là della Manica, ma più concentrato sulle considerazioni da trarre dal suo match di secondo turno. Un duello di alti e bassi contro un rivale che si differenzia dalle masse ed è stato capace di affrontare la sfida senza esitazioni. Sia chiaro, il coraggio non manca neanche all`azzurro. Due giorni dopo aver vinto uno dei punti più belli dell`anno giocando un colpo in tuffo contro Griekspoo4 Jannik si è ripetuto: allungo su una palla corta, tuffo ad evitare il passante e poi passante di rovescio in corsa. Braccio al cielo e, giustamente, pioggia di applausi del pubblico di Halle. Il tutto nel primo punto del secondo game del set decisivo, dove è subito maturato il break Su questo Sinner fa la differenza ormai dallo scorso ottobre: i punti belli li vince, ma soprattutto lo fa quando contano. «Se i tuffi stanno diventando la mia specialità? Speriamo di no – si augura Sinner commentando il punto a fine match -. Era un punto importante per aprire il game in cui ho brekkato. Sull`erba quando la palla è bassa e non troppo lontana devo dire è abbastanza facile tuffarsi e non c`è il rischio di farsi male. Questa è la cosa più importante, non voglio farmi male così. Ricordo la caduta sul cemento di Indian Wells e quella l`ho sentita». Nel secondo set c`è un piccolo rammarico per le due palle break non concretizzate nell`undicesimo gioco e per un tie-break non brillantissimo, ma è stato poi immediato il cambio di marcia nel set finale. […] Oggi è invece giornata di quarti di finale contro Jan-Lennard Struff, che ieri ha avuto la meglio su Stefanos Tsitsipas per 6-4 6-4. La volontà di avanzare non manca, ma tutto ciò che viene fatto in Germania ha l`obbligo di essere propedeutico ai Championships: «In vista di Wimbledon devo fare meglio in primis il servizio: devo essere più aggressivo con la seconda e in caso ci può stare qualche doppio fallo in più. In alcuni momenti del match ho sbagliato ma penso di aver fatto scelte giuste con l`obiettivo di alzare il livello di aggressività. Adesso è una settimana esatta che gioco sull`erba e sono contento di poter disputare un match in più».
Carlos, penso subito allo Slam. E bravo Draper (Alessandro Nizegorodcew, Corriere dello Sport)
Carlos a casa, Jannik in fuga. Sfuma la difesa del titolo, al Queen`s, per Alcaraz. Lo spagnolo, che nel 2023 aveva trionfato sia nel prestigioso “500” londinese che a Wimbledon, è stato battuto al secondo turno da uno scatenato Jack Draper in fiducia clamorosa dopo il successo della settimana scorsa a Stoccarda (in finale su Berrettini). Alcaraz non in giornata di grazia, Draper sugli scudi. Risultato 7-6(3) 6-3 per il britannico, all`ennesima grande prova sui verdi prati di casa. «Non è il risultato che avrei voluto – ha scritto lo spagnolo sui propri canali social -. Ora è tempo di pensare a Wimbledon. Congratulazioni a Jack per la vittoria e buona fortuna per il resto del torneo». Sin dai primi minuti è chiaro che Jack Draper sia nella stessa condizione psico-fisica di Stoccarda: ingiocabile, o quasi. Sul proprio servizio non concede nulla, ma anche Alcaraz lascia le briciole all`avversario. Si arriva al tie-break, nel quale Draper non sbaglia nulla. Nel secondo parziale il britannico sale di rendimento, soprattutto in risposta, e realizza il break sul 3-2 con una risposta vincente di rovescio che ricorda nitidamente la finale di Stoccarda contro Berrettini. Alcaraz reagisce, si procura un`unica chance per rientrare, su cui però Draper regala al pubblico una demi-volée di rara bellezza (e difficoltà). Settima vittoria consecutiva per Jack, prima sconfitta in carriera al Queen`s per Alcaraz, che scende in terza posizione del ranking Atp. Rabbia per la sconfitta e vis polemica contro i vertici del tennis mondiale. In questa settimana, durante i “500” di Halle e Queen`s, l`ATP sta sperimentando una nuova regola che ad Alcaraz non è piaciuta affatto. Solitamente i giocatori hanno 25 secondi tra la fine di un punto e l`inizio di quello successivo. Il cronometro partiva, sino alla settimana scorsa, dal momento in cui l`arbitro chiamava il punteggio. La sperimentazione prevede che il countdown inizi invece esattamente al termine di un “15”. «È un male per i giocatori – ha spiegato Alcaraz -. Non dico di non avere tempo per andare a prendere l`asciugamano, bensì di non avere secondi a sufficienza proprio per farmi dare le palle. Non ho ancora parlato con l`ATP di questa norma ma lo farò presto». […]
Musetti, il rovescio della medaglia (Roberto Bertellino, Tuttosport)
Lorenzo Musetti ha infiammato il centrale del Queen`s alzando il livello nei momenti delicati del match di ottavi di finale contro l`americano Brandon Nakashima. E l’ha fatto nel set iniziale, dal 4-4 15-40, e nel terzo, decisivo. Nel primo ha annullato due palle break, tenuto il servizio con autorità e si è portato 5-4. È stato lui a questo punto a operare lo scatto in avanti, mettendo a segno alcuni rovesci di classe ed eleganza sopraffina. Alcuni lungo linea, altri ad uscire che hanno lasciato fermo il rivale di giornata. Così il carrarino ha chiuso la prima frazione in proprio favore al decimo gioco. Meritato il successo parziale. In avvio di secondo set un piccolo calo di concentrazione di Musetti ha permesso all`americano, nel cui box siede l`azzurro Davide Sanguinetti, di portarsi in vantaggio di un break. L’azzurro ha immediatamente reagito e dallo 0-2 ha pareggiato i conti (2-2) mettendo ancora una volta in mostra il rovescio sopraffino di cui dispone, nella circostanza giocato in back e sulle “stringhe” delle scarpe di Nakashima, presentatosi a rete per sorprendere. Effetto opposto e Musetti bravo a tenere la battuta per il 3-2, con un ace che ha alzato il gesso dell`incrocio delle linee. Sul 4-4 però la svolta nel set è arrivata in casa Nakashima. Break e servizio vincente nel game successivo. Musetti ha iniziato la frazione decisiva con la battuta a disposizione. E` sempre stato avanti di un game e nel nono gioco ha annullato alcune pericolose opportunità all`americano. Nel decimo ha stretto i denti e concentrato i colpi migliori. Salito 30-0 ha incassato un errore di misura del suo avversario e nel 15 successivo
ha chiuso attaccando a dovere e mettendo quasi con la mano la palla dalla parte opposta della rete. Evidente la sua soddisfazione per i quarti di finale raggiunti nel nobile scenario e conferma che l`operazione di comprensione dei segreti della superficie sta dando i frutti desiderati. Oggi Lorenzo tornerà in campo per un posto in semifinale contro la wild carri britannica Billy Harris. […]