(Q) M. Purcell b. L. Sonego 6-4 6-4
Lorenzo Sonego si ferma al secondo turno del torneo ATP 250 di Eastbourne, arrivando a Wimbledon con una sconfitta in due set contro l’australiano Max Purcell. Sul Court 5 del torneo inglese il tennista torinese è troppo discontinuo al servizio e non trova le contromisure giuste per arginare il tennis offensivo di un giocatore sicuramente non reduce da un 2024 scintillante (oggi è n.94 dopo essere stato n.40 a ottobre) ma che arrivava a questa partita rodato dalle vittorie ottenute nelle qualificazioni contro Choinski e Searle (poi ripescato in tabellone e battuto da Sonego) e contro Djere nel main draw. Il tennis dell’australiano, che è anche un ottimo doppista, ben si adatta ai campi su erba.
Primo set: Sonego non è efficace al servizio
Il match di Lorenzo inizia con una prima palla vincente, episodio che però si verifica troppo poco. L’azzurro, infatti, permette all’avversari di arrivare a palla break in quattro dei suoi cinque game di servizio nel primo parziale. Merito sicuramente anche del rendimento in risposta di Purcell, che brekka l’avversario nel terzo e nel settimo gioco. A poco vale il provvisorio controbreak di Lorenzo. Sanguinoso soprattutto il secondo dei due break concessi, con in mezzo un doppio fallo e un attacco ingenuamente sbagliato.
Secondo set: basta un break per chiudere a Purcell
Nel secondo set Sonego diventa più efficace al servizio e arriva al 2-2 senza concedere palle break, ma al quinto gioco trema nuovamente. Un dritto sbagliato e un approccio in slice lungo portano l’australiano sullo 0-40. E’ buona la seconda palla break, che Max concretizza con un’ottima risposta. Lorenzo a questo punto non dà la sensazione di poter credere nella rimonta e non arriva mai a palla break. Purcell va dritto per la sua strada e senza problemi chiude 6-4 con una spettacolare volèe in tuffo vincente. Per lui è la prima volta ai quarti di un torneo ATP: sfiderà Kecmanovic. Passo indietro invece per Sonego, che spreca una buona chance per mettere punti in cascina dopo le buone sensazioni di Halle. Per il torinese ora c’è alle porte Wimbledon.
Gli altri match (di Michele Larosa)
Nelle restanti partite Billy Harris approfitta del ritiro di Tommy Paul, finalista della scorsa edizione, per sfidare il lucky loser Charles Broom, numero 245 del ranking, battendolo in rimonta dopo aver perso il primo set. Passa il favoritissimo Fritz che si libera di Seyboyh Wild in poco più di un’ora mentre è costretto a fermarsi il due volte vincitore ad Halle Bublik, sconfitto in due set dall’austaliano Vukic nella più classica delle sconfitte di Bublik: 12 ace, 19 vincenti e tanti, troppi doppi falli e errori non forzati. Sconfitta anche per la testa di serie numero 4 Baez, di certo non un erbivoro, contro il serbo Kecmanovic; mentre Marcos Giron, reduce dalla vittoria contro il campione in carica Cerundolo e dai quarti di finale ad Halle, perde in tre set contro Nishioka dopo aver strappato un primo set sudatissimo. Sconfitta infine anche per il finlandese Ruusuvuori contro il cinese Shang proveniente dalle qualificazioni.