[4] A. Tabilo b. S. Ofner 6-3 6-4
What a year it has been for Alejandro Tabilo! 👏
— ATP Tour (@atptour) June 29, 2024
Check out the moment the Chilean captured his second title of 2024 🏆@MallorcaChamps | #MallorcaChampionships pic.twitter.com/hN2rDzbG3Z
Record man Tabilo: alla presenza di Toni Nadal e Jurgen Klopp, vince il 250 di Maiorca imponendosi su Sebastian Ofner e conquista così il secondo titolo della sua carriera, secondo, inoltre, di questo straordinario 2024, iniziato col successo ad Auckland (ottenuto a partire dalle qualificazioni), proseguito con la finale a Santiago e impreziosito dalla semifinale di Roma: durante il percorso, aveva eliminato Novak Djokovic. Nonostante gli ottimi prodromi, non era per niente scontato però vederlo trionfare anche sull’erba, superficie sulla quale l’ultimo cileno a raggiungere una finale era stato nel 1970 Jaime Fillol, il nonno di Nicolas Jarry, che, peraltro, verrà superato come numero uno cileno proprio da Tabilo. Si tratta di un grande risultato anche per Sebastian Ofner, non esattamente uno specialista dell’erba, che sul percorso per raggiungere la sua prima finale ATP ha eliminato il nostro Darderi e si avvicina sempre di più al suo best ranking (il numero 37).
Primo set: troppi errori per Ofner
Tabilo, in svantaggio 1-0 nei precedenti, è rimasto in controllo della partita fin dal primo break, quello ottenuto al sesto gioco del primo set, alla terza palla break dell’incontro. Il cileno nel corso del match finirà per trovarsene di fronte tre, ma sarà bravo ad annullarle: una prestazione all’insegna del cinismo che fa da contraltare ai tanti errori di Ofner, certamente poco abituato alla superficie; l’austriaco commette ben 17 errori non forzati contro i tre del suo avversario, che tuttavia lo sopravanza di sette (9 a 16) nei vincenti.
Secondo set: Ofner spreca e poi Tabilo festeggia
La partita avrebbe forse potuto girare nel corso del sesto gioco del secondo set, in cui Ofner, che accelera notevolmente il suo gioco, si trova due volte ad un punto dal 4-2. Tabilo, però, si salva anche grazie al servizio (78 per cento di punti vinti con la prima e 57 con la seconda), trova il break al nono gioco e va a servire sul 5-4. Per concludere, sono necessari tre match point: nei primi due casi, la fine del match è ritardata dalle ottime risposte di Ofner, che si procura anche un’ultima palla break. Dopo un’ora e sedici minuti, però, l’incontro è finito e Tabilo si dirige emozionato ad abbracciare il suo box; poco dopo, solleva la coppa consegnatagli da Toni Nadal.