Mentre anche Jannik Sinner fa il suo per arrivare all’appuntamento con Matteo Berrettini che avremmo preferito quattro o cinque turni più avanti, il potenziale avversario di terzo turno non è da meno: come da copione, il n. 27 del seeding Tallon Griekspoor batte in tre set il lucky loser Daniel Elahi Galan. 7-6(3) 6-3 6-4 in due ore senza concedere l’ombra di una palla break, facendosene viceversa bastare una per set (su nove complessive) per archiviare la pratica contro il colombiano. Per trovare un azzurro, Griekspoor dovrà ora vedersela con Miomir Kecmanovic, vincitore di Nagal.
Sarà Roberto Bautista Agut lo sfidante di secondo round di un Lorenzo Sonego in gran spolvero contro la tds n. 31 Mariano Navone. A dispetto delle attuali posizioni del ranking dei due avversari, l’asticella si alza per Lorenzo contro il n. 112 Bautista, a proposito del quale dire che si trova più a suo agio sull’erba rispetto all’argentino va oltre l’understatement. In ogni caso, RBA ha inflitto un perentorio 6-3 6-1 6-4 al mancino tedesco Maximilian Marterer.
Ben più tosta è stata la vittoria del qualificato Lloyd Harris sul diciannovenne statunitense Alex Michelsen, al quale ha dovuto recuperare due set e annullare un match point nel super-tiebreak del quinto con la seconda battuta. Troppo timido Michelsen nell’occasione e alla fine il punteggio recitava 3-6 4-6 7-6(5) 6-2 7-6(9) in tre ore e mezzo per il sudafricano ex n. 31 ATP. Fantastico il match point con Alex che, come si dice, ha dovuto fare il punto tre volte, solo che le volte erano almeno cinque e alla fine l’ha fatto Harris, quasi per terra in un paio di occasioni. Dovrà aspettare martedì per conoscere l’avversario che uscirà dal match sospeso per oscurità con Mattia Bellucci avanti due set a 1 su Ben Shelton.
Che dire allora della sfida vinta dal francese Arthur Cazaux contro il qualificato Zizou Bergs? Beh, che il belga avrà forse qualche rimpianto in meno rispetto ad Alex – nessun match point –, ma perdere dopo aver recuperato due set di svantaggio e agguantato l’8 pari nel tiebrekkone dopo essere stato sotto 7-0 e 8-2 è un gran peccato. 6-1 6-4 6-7(2) 6-7(4) 7-6(8) in quattro ore e mezzo per Cazaux che al secondo turno sfiderà Alexander Bublik, 23^ tds. Reduce da due incontri vinti in tre tornei sull’erba, sembrava che Bublik fosse destinato ad abbandonare anzitempo Wimbledon dopo che Jakub Mensik aveva incamerato i primi due parziali. E invece è stata rimonta senza particolari emozioni: 4-6 6-7(2) 6-4 6-4 6-2 per il kazako.
Vittoriose altre due teste di serie. La n. 12 Tommy Paul si impone su Pedro Martinez 6-2 6-1 4-6 6-3 fissando la sfida con il qualificato Otto Virtanen, che a sorpresa ha battuto nettamente l’australiano Max Purcell, 6-3 6-2 6-2. Il n. 16 Ugo Humbert è invece stato costretto al quinto (peraltro dominato) da Alexander Shevchenko, 6-1 4-6 7-6(2) 6-7(3) 6-1. Ora gli tocca Botic van de Zandschulp, vincitore di Broady in quattro set.
Cade invece il 18° del seeding Sebastian Baez, superato 6-2 6-3 6-4 da Brandon Nakashima. Lo statunitense se la vedrà con Jordan Thompson, vittorioso in rimonta di Pavel Kotov: 5-7 57 6-4 6-4 6-4 in poco più di quattro ore.